“La Fiorentina ha accettato la sfida della Roma. Ci divertiremo”. Carlo Mazzone, ai microfoni di Violanews.com, parla del match di sabato sera all'Olimpico.
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Mazzone: “Roma-Fiorentina, mi aspetto un grande spettacolo”
“La Fiorentina ha accettato la sfida della Roma. Ci divertiremo”. Carlo Mazzone, ai microfoni di Violanews.com, parla del match di sabato sera all’Olimpico.
Sfida lanciata, che partita si aspetta?
“Ci saranno tanti gol e vedremo spettacolo. Tutte e due le squadre giocheranno in modo offensivo, senza paura. È questa la grande novità della Fiorentina di Montella”.
Qualunque campo, qualunque avversario, l’approccio alla partita è lo stesso...
“Sì, è eccezionale questo aspetto. Di certo i tifosi si divertono perché vedono la squadra non mollare mai, poi ci può stare che qualche partita vada storta”.
Si aspettava di vedere un Montella così determinato come allenatore?
“Montella ha preso i segreti di tanti maestri del calcio, poi ha frequentato Coverciano e quella è una grande scuola: in Italia abbiamo i tecnici migliori, non dobbiamo dimenticarlo. C’è però un aspetto che ha nel dna”.
Quale?
“Saper gestire i propri calciatori, quella è una parte di carattere che devi avere e non la puoi prendere da nessuna parte. Montella ne è in possesso, gestire un gruppo di atleti ricchi e fortunati non è facile, si rischia di concedere a loro di tutto, in quel caso sono poi i giocatori che comandano l’allenatore”.
Roma-Fiorentina è anche Zeman contro Montella
“Il nuovo che avanza, ma Zeman è un maestro ed ha ancora qualcosa in più anche per la grande esperienza. Ne ha viste di tutti i colori, non ha mai perso la calma: all’inizio della carriera un tecnico magari ha molto entusiasmo – vale anche per me – poi però bisogna imparare a ragionare a mente fredda, senza essere condizionati e non sempre questo passaggio è scontato e automatico. Con Zeman questo succede sempre, Montella è già distaccato, si vede che non è un giocatore, mentre qualcuno magari va in panchina appena terminata la carriera e fa confusione tra i ruoli di giocatore e tecnico, sono due cose che non hanno niente in comune”.
La Fiorentina è da Champions?
“Sì, poi se non ci arriva è perché magari ci sono intoppi lungo il percorso. Ma le potenzialità della squadra sono enormi, così come è enorme il margine di miglioramento: con il passare dei mesi certi meccanismi diventano più chiari, Montella poi ha già fatto il miracolo di farsi capire subito dai suoi ragazzi. È vero che c’è stata una rivoluzione, ma in campo se sai a giocare a calcio, hai un’ottima guida e una società intelligente riesci comunque ad ottenere grandi risultati”.
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