“Ranieri fa le sue scelte e i giocatori devono accettarle, sono le regole primarie". Questo il pensiero di Carlo Mazzone riguardo la questione che si sta creando all'interno dello spogliatoio giallorosso. Ai microfoni di Centro Suono Sport durante la trasmissione Febbre a 90, l'ex tecnico si vari temi che toccano la squadra.
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Mazzone: “I giocatori devono accettare le scelte di Ranieri”
“Ranieri fa le sue scelte e i giocatori devono accettarle, sono le regole primarie”. Questo il pensiero di Carlo Mazzone riguardo la questione che si sta creando all’interno dello spogliatoio giallorosso. Ai microfoni di Centro...
"L’allenatore deve tener conto di quello che fa, eventualmente sarà la società a prendere eventuali decisioni. La stampa sicuramente non lo aiuta, si sta amplificando tutto,sta diventando una barzelletta".
Su Totti poi ha il suo pensiero: ”Francesco ha una certa età, in questo momento può garantire delle giocate,ma non può farle dal primo al novantesimo,questo compromesso va accettato. Se il ragazzo dimostra che ha dei problemi fisici sarà compito dell’allenatore intervenire e dosarlo .Personalmente non l’avrei messo dentro in Sampdoria-Roma al 91, ma anche Ranieri può anche sbagliare, gli servirà da esperienza".
Mentre sul doppio cambio Vucinic-Menez per Borriello e Adriano a Cesena: ”Noi allenatori dobbiamo decidere sempre in pochi secondi. Quando andavo a casa e rivedevo la partita pensavo” ammazza che casino che ho fatto oggi. Magari erano stanchi, il mister voleva fisicità,uomini d’area di rigore,voleva saltare il centrocampo con lanci lunghi".
Poi parla della sua carriera e di quel suo essere romano che forse lo ha penalizzato: “Penso di si. La nazionale, è un mio rimpianto più grande. Non volevo tanto esser scelto come CT della nazionale, ma quantomeno far parte dei 4/5 nominativi in ballottaggio. Con Donadoni non c’era partita, evidentemente sono entrati in campo valori esterni . Il calcio è fatto di amicizie. Perché Gentile non allena più? Perché Mazzone no? Lo vorrei sapere". Proprio lui che ne ha date tante di dritte ai suoi colleghi: "Ancelotti è stato molto corretto nel riconoscere che il primo a cambiare ruolo a Pirlo sono stato io a Brescia .Gli ho detto che se voleva fare una grande carriera, doveva giocare 30 metri più dietro. Lo ha fatto e poi con Carlo ha proseguito la sua carriera da campione".
Baggio e Guardiola lo vedono come un maestro:“Con Pep ho un rapporto bellissimo. A Brescia lui faceva il regista basso con Baggio. avevamo giocatori che il calcio italiano aveva bruciato e io li ho rilanciati. Baggio ha fatto 4 anni benissimo, sono arrivato addirittura ad avere una piccola polemica con Trapattoni perché mi sono permesso di criticare la sua non convocazione in nazionale".
E su Baggio e Totti: "Sono due grandi campioni, ma non escluderei anche i vari Antonioni,Pirlo, la lista è lunga. Sono ragazzi che ho avuto il piacere di far crescere, di vederli cambiare come uomini, alcuni sono diventati papà altri addirittura nonni( ride,ndr)".
Infine su un suo possibile alter ego oggi: "Mi auguro di no, perché come ho fatto io l’allenatore ce ne so pochi a livello di sofferenza. Io ho fatto il pendolare:lasciavo la famiglia e andavo in giro per l’Italia, mi sono sacrificato. Ho fatto tanta la gavetta … mo se rinasco voglio vede che succede.."
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