«Sono molto mortificato e dispiaciuto per i comportamenti che la Roma ha messo in campo a Donetsk. Senza fare nomi, sono cose che non devono assolutamente capitare». Dopo la strigliata a caldo del tecnico Vincenzo Montella, è Carlo Mazzone
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Mazzone amaro: “I giocatori stanno perdendo la testa”
«Sono molto mortificato e dispiaciuto per i comportamenti che la Roma ha messo in campo a Donetsk. Senza fare nomi, sono cose che non devono assolutamente capitare». Dopo la strigliata a caldo del tecnico Vincenzo Montella, è Carlo Mazzone
ha riprendere i giocatori giallorossi per i nervi tesi e la tensione dimostrata in Ucraina nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League. La Roma, infatti, oltre a perdere la partita con lo Shakhtar Donetsk ha fatto l'ennesima pessima figura a livello internazionale con l'espulsione di Mexes, la gomitata di De Rossi a Srna, i brutti falli di Borriello e Riise, le reazioni di Pizarro. «Anche se alla base di tutto c'è sempre la voglia di far bene, è evidente che la squadra vive un momento di grande tensione e nervosismo - le parole di Mazzone - Non si possono vedere gesti così eclatanti, clamorosi, anche se questa è una stagione delicata, sia internamente col cambio di allenatore, che esternamente con il passaggio di proprietà».
Secondo l'ex allenatore della Roma, il dato più grave, è che «si è avuta l'impressione che i giocatori stanno perdendo la testa. Montella adesso deve alzare i toni nello spogliatoio, farsi sentire. E i ragazzi lo devono ascoltare in silenzio perchè sono pagati per giocare». A far storcere il naso a Mazzone sono stati soprattutto i comportamenti di Mexes e Borriello. Il difensore francese ha arricchito la sua collezione di cartellini rossi: «È il suo limite, non riesce a rispettare certe regole». L'attaccante invece è al centro della critica per il rigore scippato a Pizarro e poi fallito. «È l'allenatore che sceglie chi tira, le gerarchie devono essere chiare - l'analisi del decano degli allenatori italiani - Adesso nella Roma sembra invece che si fanno le votazioni per decidere il rigorista e non va bene». Certo, ci fosse stato Totti si sarebbero evitate certe scene: «Ma Francesco non ha giocato per scelta tecnica. Montella gli ha preferito Borriello, poi è il campo a dargli torto o meno».
Per Totti, come per la Roma, c'è adesso l'immediata occasione di riscatto col derby di domenica pomeriggio: «Il capitano sente tantissimo questa partita e pagherebbe di tasca propria per giocare, essere determinante e aiutare la squadra ad uscire da questo delicato momento - l'ammissione di Mazzone - Ma è evidente che è la Roma a giocarsi di più: un ko con la Lazio pregiudicherebbe la qualificazione alla prossima Champions e agiterebbe ulteriormente l'ambiente. Tecnicamente però la Roma è più forte, mentre la Lazio ha il vantaggio di essere più tranquilla. Di certo, se i giocatori giocheranno con la stessa testa di Donetsk è meglio che non scendano in campo...».
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