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Matic: “Un onore essere scelto da Mourinho. Con lui rapporto che non si può spiegare”

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Le parole del centrocampista serbo. "Siamo entrati in sintonia perché gli piaceva la mia dedizione e il mio carattere, ma lui pretende sempre di più, vuole che si continui a crescere"
Redazione

Intervistato da Uefa Tv prima del match tra Roma e Feyenoord, il centrocampista giallorosso Nemanja Matic ha parlato a cuore aperto del suo rapporto con Josè Mourinho. Ecco le sue parole: "Ciò che contraddistingue Mourinho dagli altri allenatori è la sua fame di vittorie e trofei. È per lui che sono tornato al Chelsea. Abbiamo avuto un ottimo rapporto fin dall'inizio. Siamo entrati in sintonia perché gli piaceva la mia dedizione e il mio carattere, ma lui pretende sempre di più, vuole che si continui a crescere. È stato un onore che mi abbia voluto nella sue squadre. In Premier League giocano soltanto i migliori. Quando un allenatore sa motivare i suoi giocatori, questi riescono a dare il loro meglio".

Continua Matic: "Da Mourinho sono stato allenato per otto anni e mezzo e ciò mi rende felice perché in questo periodo ho raggiunto il mio livello massimo. È un onore aver lavorato con lui per così tanto tempo. I rapporti che crea con i calciatori non si possono spiegare a parole. Josè non mostra molte emozioni, ma lo conosco molto bene. So esattamente cosa pensa. Tutto funziona perfettamente tra noi. Non cambierei nulla del nostro splendido rapporto".

Sul modo di approcciarsi alle partite:“Io sono focalizzato solo sulla partita, così come la squadra, e studiamo gli avversari. Alle persone piace dire che un giocatore è bravo solo per l’ultima partita fatta, io dico che un giocatore è bravo per la prossima partita. Quando ero molto giovane, non dovevo motivarmi molti prima di giocare una partita. Non appena entravo in campo e vedevo i miei avversari, immediatamente immagino che loro fossero i miei nemici. Poi li guardavo negli occhi e mi dicevo che ero pronto per mostrare loro ciò che ero”.

Riguardo la sua preparazione alla gara:“Ogni momento conta. Il riposino, l’allenamento, lo studio degli avversari, l’analisi tattica. Mi rilasso, giusto poco prima dell’inizio sento che inizia a salire un po’ di tensione ma, non appena inizia la partita e io tocco il mio primo pallone la tensione sparisce. Sono concentrato solo sul campo, sui miei compagni e i miei avversari”.

MATIC A LIVE SPORT ACADEMY

Quale è l'importanza di questo tipo di manifestazioni nel processo di crescita dei giovani? "Penso che è molto importante competere, ma è anche molto importante incontrarsi con altri bambini, altre squadre e altre nazionalità. Quindi è importante per loro crescere in questo modo per imparare a rispettare gli altri che è la cosa più importante in questo stage. Sono felice di essere qui a vedere questi bambini. Quando li vedo mi ricordo di quando ero Under 12, il periodo più bello della mia vita"

Hai giocato in molte squadre, in varie nazioni e vari campionati. Quale è la tua opinione riguardo il calcio giovanile in Italia? "Credo sia di buon livello, non lo seguo sempre, ma quando ho tempo vedo che in particolare ha Roma ha una buona Academy con buoni allenatori. Sono felice di come stanno crescendo e penso abbiamo un bel futuro.

Hai qualche consiglio per i giovani ragazzi che si avvicinano al calcio professionistico? "La cosa più importante è che amino i calcio e che non si arrendano mai. Importante è divertirsi e imparare dagli allenatori. La cosa fondamentale è non arrendersi e rispettare gli altri.