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Massucci (Osservatorio Viminale): “Tra i 2700 romanisti che vanno a Rotterdam ce ne sono 300 da tenere sott’occhio”

"A Manchester e a Monaco, però, si sono comportati bene. Quello che è successo a Roma è al di fuori delle pur importanti iniziative che organizza l'Uefa ogni anno e ci auguriamo che l'Uefa faccia qualcosa"

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"Forse il Feyenoord potrebbe un po' riflettere su che tipo di comportamenti esporta, gli strumenti per farlo ci sono": così Roberto Massucci, vice presidente operativo dell'Osservatorio Nazionale per le Manifestazioni Sportive, ospite del Processo del Lunedì (Rai Sport), commenta i gravi incidenti che hanno fatto fa sfondo alla partita di Europa League giovedì scorso. Un precedente che trasforma il ritorno a Rotterdam giovedì prossimo in una trasferta a rischio di ordine pubblico.

A questo proposito, Massucci ha fatto sapere di aver inviato questa mattina un "rapporto di tre pagine alla polizia olandese per cercare di organizzare al meglio la trasferta. Ci saranno 2.700 tifosi giallorossi al seguito della squadra - spiega il dirigente - di cui 300 da tenere sotto controllo. Però devo dire che dall'analisi delle precedenti trasferte europee (Manchester e Monaco di Baviera, ndr) non abbiamo ravvisato da parte loro comportamenti negativi. Diciamo che è un gruppo di 300 tifosi da tenere sotto controllo. Comunque, siamo in contatto con la polizia olandese per far sì che i tifosi giallorossi siano convogliati adeguatamente e per offrire loro un servizio migliore. Noi manderemo una delegazione di 5 persone che sarà a disposizione della polizia olandese".

Quanto ai fatti di giovedì, "la situazione dell'ordine pubblico è stata oggettivamente difficile - rimarca Massucci - perche' abbiamo ospitato una tifoserie numerosa e che in Europa si è era già distinta in maniera negativa. E il Feyenoord avrebbe potuto lavorare diversamente con questi tifosi". Per Massucci "pensare di parlare di sicurezza stadi solo gli strumenti di polizia è un errore perché si crea attrito con le tifoserie e invece noi pensiamo che sia meglio un approccio integrato con istituzioni, compresa Uefa. Quello che è successo a Roma - ha spiegato il dirigente - è al di fuori delle pur importanti iniziative che organizza l'Uefa ogni anno e ci auguriamo che l'Uefa faccia qualcosa".