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Massimo Agostini: “Totti può sempre fare mezz'ora ad altissimi livelli”

Nella trasmissione radiofonica “Bar Forza Lupi” in onda su Centro Suono Sport 101.5 e condotta da Massimo D’Adamo, Gabriele Ziantoni e Cindy Simonacci a poche ore dalla sfida del Dino Manuzzi, è intervenuto l’ex calciatore di Roma...

Redazione

"Nella trasmissione radiofonica “Bar Forza Lupi” in onda su Centro Suono Sport 101.5 e condotta da Massimo D'Adamo, Gabriele Ziantoni e Cindy Simonacci a poche ore dalla sfida del Dino Manuzzi, è intervenuto l'ex calciatore di Roma e Cesena Massimo Agostini, ora allenatore della Primavera romagnola.

 

"“Condor”, nonostante siano passati tantissimi anni, a Roma ancora tutti ricordano con grande affetto...

"La capitale mi è rimasta nel cuore. A Roma mi sono sposato e a Roma è nata anche mia figlia. Il più grande rammarico della mia carriera, infatti, è che la parentesi giallorossa sia durata solo due anni. Dopo una stagione da titolare con Eriksson, conclusa con 22 presenze e 4 reti e frenata solo da un grave infortunio alla caviglia, il campionato seguente tornò Liedholm, che non mi valorizzò per nulla. Scelsi di andarmene a fine torneo, ma una piazza come quella romana è impossibile da dimenticare. Il tifo, poi, è straordinario: la Curva Sud non ha rivali in Europa, figurarsi in Italia.

"Eppure qualche dispiacere lo hai regalato alla squadra giallorossa: contro la Roma, infatti, hai segnato ben 3 gol, tra i quali rimane memorabile la doppietta in Coppa Italia nell'agosto del '96.

"E' vero, ma qualcuno mi ringraziò per quei due gol: misero subito a nudo i limiti della squadra di Carlos Bianchi e lo avvicinarono all'esonero.

"Tornando alla sfida di domenica pomeriggio, che tipo di Cesena si deve attendere la Roma?

"Una squadra aggressiva, ricca di calciatori giovani, che corrono e non lasciano spazi. Certo la qualità è differente, anche perché il Cesena davanti ha grosse difficoltà a trovare la porta, ma farei attenzione a Giaccherini e Jimenez. Sulla carta, comunque, il pronostico è dalla parte dei giallorossi.

"Delle cinque punte che possiede la Roma, basandoti soprattutto sulla tua carriera da attaccante, quale metteresti in campo?

"Facendo differenza tra le sfide in casa e quelle fuori, lontano dall'Olimpico inserirei Vucinic, Borriello e Menez. L'ex Milan è un punto di riferimento, il montenegrino un talento incredibile, mentre il francese, con le sue accelerazioni, può decidere qualsiasi sfida. Poi c'è sempre Totti, che una mezz'ora ad alti livelli la può sempre fare.