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Marino: “Mancini prontissimo per una big, per la Roma sarebbe un grande colpo”

L'ex dg dell'Atalanta: "Zaniolo una grande promessa ma sta stupendo tutti, Inter e Fiorentina hanno sbagliato valutazione"

Redazione

È Gianluca Mancini il difensore che in questa prima metà di stagione sta strappando consensi grazie a gol e prestazioni positive. La Roma ci ha messo gli occhi da tempo per costruire la nuova retroguardia, con un affare che va avanti in ottica estiva: "Mancini è un giocatore non pronto, ma prontissimo per il grande salto: ha grande personalità, grandissima fisicità, discreta tecnica e velocità, è un difensore moderno e sta segnando, che non guasta. Se la Roma lo dovesse prendere sarebbe un grandissimo colpo, andando a rinforzare un reparto che va perfezionato". L'investitura arriva da Pierpaolo Marino, ex dirigente dell'Atalanta che, a Centro Suono Sport, ha parlato anche di Zaniolo: "Sapevamo tutti che fosse una grande promessa, ma tutti siamo meravigliati dell’esplosione così rapida tra i grandi. La Fiorentina e l’Inter hanno dirigenti capaci, ma su questo ragazzo hanno evidentemente sbagliato valutazione".

Poi sulla lotta Champions: Roma e Atalanta sono due squadre frizzanti, che esprimono un ottimo calcio e che hanno già attraversato il momento più delicato della stagione. A mio giudizio in questo momento della stagione i nerazzurri sono la squadra favorita per il 4° posto. Gasperini è un allenatore straordinario, credo che sia lui il vero segreto di questa squadra, che gioca un calcio d’insieme di livello elevatissimo, valorizza calciatori e realizza risultati straordinari. Due anni fa l’Atalanta arrivò quarta e se ci fosse stata l’attuale impostazione delle qualificate in Champions, avrebbe già centrato quell’obiettivo due anni fa. E’ una squadra abituata a stare a questi livelli, c’è una proprietà importante, con un’organizzazione straordinaria, capillare, sui giovani e non solo. Percassi potrebbe detenere la proprietà di club importanti come Milan, Inter e Roma, ha scelto Bergamo per ragioni di cuore, perché fu calciatore delle giovanili atalantine".

Marino ricorda infine i tempi in cui faceva parte dei quadri dirigenziali della Roma: "Devo tanto al presidente Viola, una persona straordinaria e un grande intenditore di calcio. Ricordo quando Peppe Gianninirifiutò i soldi della Juve per restare a Roma, fu una trattativa per il rinnovo complicata, perché i bianconeri offrivano molto più di noi, ma con un paio di clausole, una legata alla titolarità al Mondiale di Italia '90, riuscimmo a convincere Peppe a restare nella Capitale, nonostante ci rimettesse tanto a livello economico, il capitano fece una scelta di cuore perché amava la Roma".