Maresca, arbitro che lo scorso anno fece infuriare Mourinho e Pinto a causa di un rigore inesistente concesso ai rossoneri durante Roma-Milan che gli costò la squalifica, è intervenuto ai margini dell'assegnazione del Premio Bearzot. Presente alla premiazione per ritirare il premio Stefano Farina vinto da Daniele Doveri, il fischietto di Napoli ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla VAR e riguardo la quesitone del tempo di gioco effettivo. Queste le sue parole: "Il VAR ha cambiato la figura dell'arbitro. Siamo nati per difendere fino all'ultima la nostra decisione. Oggi sappiamo che c'è un margine in pochi secondi in cui quella decisione potrebbe essere cambiata ma non credo che questo abbia depotenziato la figura carismatica dell'arbitro che resta sempre centrale. Certo il VAR è un grande aiuto tecnologico. Chiedo ai calciatori: perché protestare mentre si guardano le immagini? Basta aspettare.
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Maresca: “Il tempo effettivo è il nostro obiettivo e quello dei club”
L'arbitro napoletano dice la sua sul Var e sulle reazioni dei calciatori: "Inutile protestare mentre si guardano le immagini. Basta aspettare"
Come gestite i rapporti coi club? "Le relazioni si esauriscono quando lasciamo lo stadio. Il rapporto che si crea, arbitrando gli stessi calciatori dopo dieci anni di carriera, è diverso rispetto alle prime partite. Ma la stima e il rispetto è enorme".
Gioco effettivo? "Si tratta di uno dei nostri obiettivi ma anche dei club. Ci sono tanti strumenti per riuscirci e stiamo lavorando su questo. Un cambiamento culturale di tutto il sistema calcio".
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