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Maran: “Una grande Roma, abbiamo sbagliato l’approccio”

LaPresse

Le parole del tecnico rossoblù: "Prestazione in salita dopo i due gol ma dobbiamo fare cose diverse"

Redazione

Il Cagliari torna a casa dopo una partita da dimenticare. La Roma domina dall'inizio alla fine e porta a casa i tre punti. Al termine del match ha detto la sua sulla partita.

MARAN A SKY

Venivate da un filotto importante, essere arrivati con la pancia piena può avervi giocato un cattivo scherzo nell'approccio?

Approccio negativo ma la settimana aveva fatto vedere altro. Sotto di due gol dopo 7 minuti diventa difficile, ma quei 7 minuti non vanno bene. Ma in settimana avevo visto una squadra con voglia di continuare a correre. Prestazione in salita dopo i due gol ma dobbiamo fare cose diverse, abbiamo fatto un buon percorso e vogliamo chiudere bene. La partenza non è stata delle nostre, anche se abbiamo avuto di fronte una grande Roma. Dobbiamo circoscrivere questa partita a un episodio.

Può ingolosirvi lottare per il decimo posto, sareste l'unica squadra nuova ad entrare tra le prime 10 rispetto all'anno scorso.

Abbiamo l'obiettivo fondamentale della salvezza, oggi virtualmente ottenuto. Ma abbiamo qualcosa da consolidare, un sogno da raggiungere, essere gli unici ad aver cambiato rotta. Deve essere un motivo d'orgoglio. E' stata una battuta d'arresto, magari abbiamo pagato questa spinta emotiva. Dobbiamo ricaricarci, magari per lottare per qualcosa di importante.

MARAN IN CONFERENZA STAMPA

Differenza solo di motivazioni?

Le motivazioni non devono fare la differenza, dobbiamo andare in campo e averle sempre. È il nostro dovere. Oggi non siamo stati i soliti, abbiamo avuto una partenza sciagurata che mai mi sarei immaginato. Ci siamo allenati a grandi ritmi, con grande voglia. L’inizio ha condizionato. Dal punto di vista nervoso oggi abbiamo pagato qualcosa, dobbiamo circoscrivere questa parentesi e dare forza a quanto di buono abbiamo fatto. Non esiste che possiamo avere meno motivazioni degli altri, dobbiamo andare più forte.

Nelle ultime due trasferte avevate fatto passi in avanti…

La squadra deve andare forte, la gara l’abbiamo fatta con noi stessi, sempre con l’acceleratore schiacciato se siamo arrivati dove siamo arrivati. Deve allenarsi a mille e dobbiamo far sì che questa partita e questo inizio di partita si circoscriva ad un episodio. La salvezza non dev’essere un alibi.

Ranieri ha detto di aver lavorato sui cross, ha la sensazione che le altre squadre stiano prendendo le misure su questo?

Dopo 7’ perdevamo due a zero, non è un aspetto che ha fatto la differenza oggi. Sul 2-0 dopo sette minuti cadono tutti i ragionamenti, ma mi fa piacere ci riconoscano un marchio di fabbrica.

Si aspettava Pastore? Come l’ha trovato?

Mi aspettavo Schick, ma questo non ha cambiato tanto, sono giocatori di grande qualità. Faccio fatica a dare un giudizio sugli avversari, sono concentrato sui miei. La Roma ha fatto bene e non abbiamo fatto altrettanto bene noi.

La classifica.

Il presidente ha dato uno stimolo importante, ci mancherebbe che giochiamo per perdere posizioni. Noi ci teniamo a stupire, però non si deve perdere di vista che abbiamo corso tanto per essere in questa situazione a cinque partite dalla fine. La partita con la Roma non deve farci cambiare i giudizi, abbiamo sbagliato ma qualche attenuante ce l’abbiamo perché abbiamo speso molto e in maniera incoscia l’abbiamo pagato. C’è la volontà di riaccelerare e dobbiamo arrivare a domenica prossima nel migliore dei modi. Siamo consci del nostro dna e di cosa abbiamo bisogno per dare filo da torcere agli avversari. La voglia di scalare posizioni c’è, non è una sconfitta che deve cambiare le cose.