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Manolas, spallata alla Juve: “Noi i più forti”. Gomez apre: “Io alla Roma? Mai dire mai”

El Shaarawy lancia la sfida ai campioni d'Italia: "Con la continuità possiamo giocarcela contro di loro". A Trigoria doppia seduta, Mario Rui con la Primavera

Luca Benincasa Stagni

Manolas non ci va leggero. Il centrale giallorosso, rimasto a Trigoria a causa della frattura del setto nasale rimediata contro il Bologna, ha parlato della corsa scudetto e ha lanciato la sfida alla Juventus: "Siamo più forti di tutti. La Juve è la favorita, ma come abbiamo visto in campo noi giochiamo meglio di tutti". Il divario è di 4 punti, ma tra poco più di un mese, il 17 dicembre, si giocherà lo scontro diretto allo Stadium. Prima di affrontare i bianconeri, però, la Roma dovrà battere l'Atalanta, il Pescara, la Lazio ed il Milan. Manolas, allora, sa già qual è la formula magica per giocarsi lo scudetto fino in fondo: "Ci serve continuità. Nel calcio puoi vincere le partite che giochi peggio e puoi perdere quando giochi meglio degli avversari, come dimostrato a Firenze e Empoli, dove abbiamo perso cinque punti troppo importanti". Dello stesso parere è anche Stephan El Shaarawy: "Come potenziale penso che la nostra squadra possa giocarsela con tutti e soprattutto anche con la Juventus. Credo che con la continuità possiamo arrivare molto lontano".

GOMEZ - Tra 9 giorni, alla ripresa della serie A, la Roma dovrà subito convertire le parole in fatti contro l'Atalanta del Papu Gomez. L'argentino potrebbe, tuttavia, essere arruolato nelle fila giallorosse a gennaio, per sostituire Salah, che partirà per la Coppa d'Africa. L'esterno nerazzuro ha aperto uno spiraglio: "La Roma? Non lo so, nel calcio non si sa mai. Non dipenderà da me se dovesse arrivare un'offerta". Nella trattativa la società capitolina potrebbe anche decidere di inserire Iturbe e il riscatto di Zukanovic per abbassare le pretese dell'Atalanta, ferma a 15 milioni di euro.

TRIGORIA - Proprio in vista dei bergamaschi i giallorossi sono tornati a lavoro dopo due giorni di riposo. Spalletti ha indetto una doppia seduta, che ha visto la squadra svolgere l'allenamento tra palestra e campo in mattinata. Nel pomeriggio, invece, dopo una serie di allunghi, si è lavorato sulla tattica. Differenziato per Manolas, Totti, Palmieri, Vermaelen e Paredes.

STADIO - Continua, infine, il botta e risposta politico sul tema stadio. Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, ha garantito: "Tutto sarà trasparente e chiaro nei tempi prestabiliti. Dalla Regione nessuna obiezione". L'ex assessore all'Urbanistica, Giovanni Caudo, ha invece sollevato alcune riserve sull'operato di Paolo Berdini, suo successore: "Berdini non può dire di non essere d’accordo sul nuovo stadio della Roma e poi mandare il progetto in commissione deiservizi".