Gianluca Mancini è tornato a parlare della Nazionale e del futuro della Roma a margine dell'evento "Matti di Te", in onore di Mattia Giani, ragazzo di 26 anni scomparso per un malore in campo, a cui il calciatore giallorosso era molto legato perché fratello del compagno di sua sorella. L'obiettivo dell'evento è quello raccogliere fondi a sostegno del progetto 'Italia Cardioprotetta – Cuore Batticuore' per la donazione di defibrillatori nelle strutture pubbliche. Queste le parole del difensore intervistato da Sky Sport:


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Mancini: “Sono felice di ritrovare Gasperini. La presenza di Ranieri ci tranquillizza”
Che ricordo hai di Mattia Giani? "Ho un ricordo di lui in spiaggia con la mia e la sua famiglia. Si è trattato di un lutto tosto, ma vedere qui tutta questa gente e i suoi amici è bello. Mattia era un ragazzo eccezionale, sarà fiero di noi. La cosa più importante è sensibilizzare le persone su questo tema, ci devono essere più soccorsi nei campionati inferiori con l'obiettivo di salvare le vite".
Che effetto ti ha fatto la partita con la Norvegia? "Brutto, la Nazionale è qualcosa di unico per tutti. Una brutta serata, dispiace per i miei compagni ma il gruppo è unito, sono giocatori forti. Una partita andata male non fa sì che si complichi la corsa al Mondiale"
Sulla tua non convocazione. "In Nazionale se vieni chiamato devi prendere il treno di corsa, se non vieni chiamato devi essere il primo tifoso. Non sono stato chiamato e il mister avrà fatto le sue considerazioni. Giochi per il tuo club anche per giocare in Nazionale, poi l'allenatore fa le sue scelte".
Niente di personale? "No, penso sia una scelta tecnica, con Spalletti non c'è mai stato niente. L'ho ringraziato di avermi portato all'Europeo".
Su Gasperini. Cosa ti aspetti da lui? "In questi anni ha dimostrato il suo valore. Siamo felici di averlo come allenatore. Con lui ho iniziato in Serie A e mi ha insegnato molto a livello calcistico e professionale. Sono sempre grato perché mi ha aiutato a diventare calciatore. Sono felice di ritrovarlo, sarà una bella sfida per capire quello che porterà alla squadra"
Con lui si lavora di più? "Si lavora con tutti, sappiamo benissimo com'è il suo calcio fatto di intensità e aggressività. Sarà un bel ritiro tosto ma siamo pronti per costruire la stagione".
Si 'difende in avanti' con Gasperini. Cosa significa rispetto alle abitudini di un difensore? "Significa portare tanta pressione, dagli attaccanti ai difensori. Se c'è pressione anche i difensori possono salire col pressing per far sì che gli avversari abbiano poco tempo per giocare".
È un luogo comune che i giocatori con qualità vengono pesati se si sacrificano per la squadra o è la verità? Lui chiede tanto anche ai giocatori di qualità? "Lui ha allenato tantissimi calciatori, alla Roma ce ne sono tantissimi forti. Il suo motto è dare il fritto. Lui alza il livello dei giocatori di qualità, è forte il mister, sono curioso e felice di lavorare con lui".
I calciatori seguono il calciomercato? "Magari ogni tanto, di estate si cerca di staccare. Magari leggiamo su qualche sito qualche notizia. Ci sono persone all'interno della Roma che faranno il mercato, dopo un anno faticoso è giusto staccare e pensare alla famiglia".
Hai vissuto momenti di tensione alla Roma, ora sembra che Ranieri e Gasperini siano sulla stessa lunghezza d'onda. C'è la consapevolezza che si sta costruendo la struttura giusta per tornare in Champions? "Quello deve essere un obiettivo, a fatti e non a chiacchiere. Ranieri farà il direttore, da quando è arrivato ha fatto qualcosa di unico. Per noi sapere che è dentro la società ci fa stare tranquilli, speriamo che tutto vada per il meglio e per il bene della Roma".
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