Mancini, il capitan futuro pronto al rinnovo. E i numeri sono da top

Gianluca Mancini torna dalla Nazionale con qualcosa in più. Rientra a Trigoria come un giocatore ormai pienamente consapevole del proprio ruolo: un leader, un punto di riferimento tecnico ed emotivo. Le sue 289 presenze con la Roma, che lo collocano al fianco di Vincent Candela e lo avvicinano alle 308 gare di Agostino Di Bartolomei, raccontano meglio di qualsiasi etichetta la sua dimensione. E già domenica, contro la Cremonese, potrà superare definitivamente il terzino francese nella classifica all–time. La Roma è pronta a blindarlo con un rinnovo “a vita”, un prolungamento che somiglia più a una dichiarazione d’amore che a un semplice contratto. Il club vuole estendere il legame fino al 2030 (o eventualmente al 2031), scelta che testimonia quanto il difensore sia ormai percepito come un giocatore identitario. Dalla gestione Mourinho al nuovo corso di De Rossi, passando per Ranieri e fino all’attuale guida di Gasperini, ha rappresentato costantemente un riferimento, un punto fermo in grado di dare equilibrio, carattere e continuità.

I numeri, d’altronde, sono dalla sua parte.

Mancini è primo in assoluto per palloni intercettati: ben 23, un dato che lo pone nettamente in testa, con 7 lunghezze di vantaggio sui primi inseguitori, Marì e Coco. Non solo: il centrale giallorosso è anche quarto per palle rubate, dietro Locatelli, Masini e Gabriel. A completare il quadro c’è la costante nei duelli: il difensore figura infatti nella top ten dei contrasti vinti, ulteriore prova della sua solidità. Statistiche che, unite al peso emotivo che ha dentro lo spogliatoio e tra i tifosi, rendono naturale l’idea del rinnovo. La società lo vede come un punto di riferimento, uno di quei giocatori che incarnano lo spirito del club. Il nuovo contratto è pronto. Roma e Mancini sono pronte a legarsi ancora, forse per sempre. Non è solo un rinnovo: è la conferma definitiva di un uomo chiave e di una squadra che vuole ripartire dalle sue certezze.