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Mancini e l’incubo tenuto nascosto, la moglie: “Nostra figlia prematura, morti dentro per due settimane”

LaPresse

Oggi la piccola Ginevra è tornata finalmente a casa, dopo 14 giorni di cure. Il difensore si è sempre allenato ed è sceso in campo da vero professionista

Redazione

Ci sono partite più grandi e più importanti di quelle che si giocano in un campo di calcio. Gianluca Mancini ne ha appena vinta una incredibile, dopo 14 giorni di paura e ansia che ha tenuto dentro. Con un post su Instagram la moglie Elisa ha raccontato il retroscena delle ultime due settimane da incubo. La piccola Ginevra, primogenita della coppia, è nata prematura lo scorso 18 luglio ed è rimasta in ospedale lontano da mamma e papà fino a oggi. "Sei nata e subito ti hanno portata via da noi - racconta la moglie del difensore della Roma -, e solo dopo 14 giorni infiniti di ansie e paure, di mille viaggi all'ospedale, di speranza, di dolore e di domande senza risposta, sei arrivata nella tua nuova casa".

Un fardello davvero pesante da portare per chiunque. Mancini, da grande professionista, ha continuato ad allenarsi ogni giorno, è sceso in campo in tutte le partite ed è stato fondamentale per la conquista del quinto posto della Roma. Un atteggiamento che in squadra hanno apprezzato tutti. La moglie Elisa gli ha dedicato una parte del lungo post: "Sei corso subito da noi e sei stato così forte da tenermi sempre a galla. Sei stato un grande marito, un grande papà e un grande professionista. Ti sei allenato sempre anche se morivamo dentro e nessuno può sapere quanto". Contro la Juve non ci sarà per squalifica, così Mancini è tornato a Roma prima in permesso, per stare vicino a Elisa e la piccola. Dopo due settimane così, finalmente può ritrovare il sorriso.