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Mancini da 30 e lode. Presenze, passaggi riusciti e gol: è ancora lui il punto fermo

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Il difensore match-winner del derby è sesto nella classifica delle presenze dal 1’ in serie A. Inoltre per DDR è un giocatore chiave anche in fase di costruzione per 1498 passaggi riusciti
Redazione

La gloria eterna del derby, una ciliegina sulla torta di rispetto e passione che Gianluca Mancini si è costruito in questi anni a Roma. Quello del Mancio contro la Lazio (con relativa esultanza sotto la Sud) è un gol che corona un’altra stagione da protagonista, da colonna difensiva e da leader della Roma. Un punto fermo insomma al quale sia Mourinho prima, che De Rossi poi, non hanno intenzione di rinunciare. Non è un caso che il 23 sia diventato uno dei giocatori più utilizzati in Serie A da titolare: è stato scelto per 30 volte nell’undici iniziale, come Cristante, ed è dietro solo ad altri 2 giocatori di movimento in campionato: Lobotka, Luperto e Pinamonti. Quest’ultimi due senza il peso delle gare europee. Delle 31 giornate di Serie A fin qui disputate, l’unica assenza risale al battesimo di De Rossi, quel Roma-Verona che ha aperto la nuova era romanista e nel quale lui era squalificato.La seconda potrebbe arrivare a Udine, non tanto per la squalifica ma perché la pubalgia chiede una tregua. Che non sarà a San Siro né nella gara di ritorno di giovedì o contro il Bologna. Udine sembra la tappa ideale. A fare di Mancini un difensore completo, al quale è difficile pensare di poter rinunciare, sono anche alcune statistiche offensive: negli ultimi due anni di Mourinho la sua percentuale realizzativa sotto porta si era abbassata e i 5 gol realizzati tra campionato e coppe nel 2019/20 sembravano un picco difficilmente raggiungibile una seconda volta, invece proprio con il gol al derby l’ex Atalanta ha eguagliato questo record personale con la maglia della Roma (quello assoluto è di sei reti nel 2018/19 con Dea). Non è un caso che il romanista si trovi nella top 10 della Serie A tra i difensori che hanno tirato di più in porta (7 volte).

Mancini, 1498 passaggi riusciti. Solo Paredes ha fatto meglio

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Certezza in campo, minaccia per gli avversari in zona gol, ma non solo: Mancini è ormai diventato anche un elemento fondamentale per la costruzione del gioco. Non tanto per l’impostazione dalla difesa (anche se uno dei suoi lanci lunghi in stile quarterback di NFL ha lasciato nel 2022 il bellissimo ricordo della Conference servendo l’assist per il gol di Zaniolo in finale), quanto per il suo ruolo in fase di costruzione. Gianluca è il nono giocatore della Serie A per passaggi riusciti (1498), davanti a lui c’è Paredes (1499), ma tra i difensori è al quarto posto. “In partite così esco solo se ho una gamba rotta”, sono le sue stesse parole a dimostrare la tenacia e la grinta di un difensore che ha costruito queste statistiche con il suo atteggiamento, mai rinunciatario e sempre al servizio della squadra. Adesso stringerà i denti ancora una volta; tra i romanisti è il terzo giocatore per falli subiti, i tanti colpi che gli avversari gli hanno inflitto in ogni caso non lo hanno scalfito e ora ha chiaramente in testa la partita contro il Milan, una tappa verso quella che sarebbe la sua terza finale europea consecutiva.

 

Ascanio Antolini Ossi

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