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Mancini: “Contro Genoa, Juve e Lazio ci giochiamo tanto. La difesa a tre ha funzionato bene”

LaPresse

Le parole del difensore romanista: "Le partite contano di più in questa seconda parte di campionato"

Redazione

Gianluca Mancini è tra i migliori in campo di Parma-Roma. Il difensore ha commentato la vittoria nei quarti di Coppa Italia contro gli emiliani.

MANCINI ALLA RAI

Quando avete provato questa novità tattica?

Sì l’avevamo preparata dopo la partita con la Juventus. E’ andata molto bene.

Nessuno sapeva nulla.

Sì quando proviamo le cose in settimana devono rimanere nostre per non aiutare l’avversario.

Quanto vi giocate nel trittico Genoa, Juventus e Lazio?

Sicuramente ci giochiamo tanto. Dobbiamo pensare a domenica che sarà importante. Venivamo da due sconfitte consecutive e volevamo riscattarci in Coppa Italia. Adesso le partite contano di più in questa seconda parte di campionato.

MANCINI A ROMA TV

Sulla porta inviolata.

Si diciamo che nel 2020 non abbiamo iniziato bene. Noi eravamo tranquilli perché sappiamo quello che facciamo. Con Juve e Torino abbiamo fatto cose giuste, ma ci è mancato il gol. Noi ce la mettiamo tutta per far terminare le gare senza subire gol. Abbiamo provato con Cristante in settimana questa soluzione ed è andata bene.

Sull'inizio di 2020.

Le sconfitte vanno analizzate e c'è dispiacere. Una vittoria non cambia le cose. Il mister ci ha detto di continuare così e che il gol sarebbe arrivato.

Il risultato dipende più da voi che dagli avversari?

Se andiamo ad analizzare le partite perse o pareggiate molto dipende da noi. Dobbiamo fare uno step in più per competere le posizioni top. In questi mesi abbiamo raccolto tanto e seguiamo un allenatore ottimo. Poi le sconfitte vanno analizzate. Con il Torino abbiamo fatto 30 e passa tiri e con la Juventus abbiamo chiuso bene. C'è lo spirito per migliorare.

La scelta di Cristante è stata provata in settimana?

Sicuramente quando proviamo queste cose il mister e il suo staff guardano anche alla squadra avversaria. L'abbiamo provato prima. Loro erano forti nelle ripartenze e con Smalling andavamo ad aggredire alti. Quando giocavamo la palla ci alzavamo a centrocampo. Io ero più avvantaggiato quando scalavo indietro, ma l'importante è stato esprimere i concetti bene. Ci teniamo a questa competizione.