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Maldera: “Se Totti sta bene deve giocare sempre. Con lo Shakhtar la Roma può farcela”

Uno dei protagonisti del secondo scudetto giallorosso, Aldo Maldera ha voluto dire la sua sul delicato momento giallorosso.

Redazione

Uno dei protagonisti del secondo scudetto giallorosso, Aldo Maldera ha voluto dire la sua sul delicato momento giallorosso.

 

Ecco le sue parole all’interno della trasmissione “A tutto campo” in onda su Radio Ies

Sulla stagione deludente: “Ogni tanto sento il mio amico Conti per informarmi meglio di cosa succede alla Roma. È una squadra che non dico dovesse vincere lo scudetto, ma almeno ai primi tre posti. Poi le cose sono andate male, forse per il nervosismo, forse per una società che non è riuscita a mantenere salda la situazione. Il potenziale è di grande livello. ”

Sull’arrivo di Montella:“Quel poco che sta facendo Montella, lo sta facendo bene. La squadra appare più organizzata, giocano più corti, e ieri è stata una vittoria decisiva. Questa Roma sta crescendo e penso possa andare bene fino alla fine del campionato.”

Sul suo passato giallorosso: “Quando abbiamo vinto lo scudetto nell’82, perdemmo con la Juve per colpa di un gol di Brio. La domenica successiva si giocava a Pisa che lottava per la retrocessione e non era un ambiente facile. Ma in squadra eravamo mentalmente dei campioni, di grande personalità, ci siamo guardati negli occhi e abbiamo deciso di vincere. E così è stato: la personalità in situazioni delicate è tutto. Dal capitano, a Falcao, a Bruno Conti, avevamo uomini con le palle. ”

Su Totti:“Totti io l’ho allenato da bambino. E’ un campione unico nel suo genere negli ultimi 20 anni di calcio, uno dei più bravi se non il più bravo giocatore italiano. Quando ci si vede nei master tra allenatori, tutti concordano con questa mia convinzione. Nelle ultime due gare ha dimostrato di star bene, che quando fisicamente sta bene deve giocare sempre perchè Dio gli ha dato qualcosa più degli altri. ”

Sulla difesa giallorossa: “Quest’anno ho visto errori incredibili, sia individuali che tattici. Ho visto giocatori non rispettare la diagonale difensiva. Nel gol preso di testa con il Brescia, Riise non salta di testa su Eder. Sono errori grossolani che in serie A non puoi permetterti. Reputo Mexes e Juan due grandi difensori, Burdisso un grande marcatore, e non capisco proprio come si faccia a subire così tanti gol.”

Sul ritorno di Champions:“L’andata è stata una partita sciagurata, incredibile, con una Roma mezza addormentata. Però il calcio non è una scienza e la Roma è una squadra che ha le caratteristiche per farcela. Devono giocare come possono, rischiare il tutto per tutto, ormai la frittata è stata fatta.”