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Malagò: “Il ricorso sulle curve chiuse? La Roma ha fatto benissimo”

(Corsera-G. Piacentini) Per i tifosi della Roma è il giorno del giudizio.

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(Corsera-G. Piacentini) Per i tifosi della Roma è il giorno del giudizio. È atteso per oggi il pronunciamento della Corte di giustizia federale che, esaminato il ricorso presentato dal club, dovrà decidere se confermare la decisione del giudice sportivo di chiudere per due turni la curva Sud e per uno (il 12 gennaio contro il Genoa) la Nord. Una decisione destinata a far discutere ancora per molto tempo. La memoria difensiva della Roma sostiene che circa 800 dei 1700 tifosi presenti a San Siro sono residenti in Lombardia, possessori delle tessere per andare in trasferta ma non abbonati in curva Sud. Un fatto che stride con la chiusura del settore.

Sul caso si è espresso anche Giovanni Malagò, tifoso romanista dichiarato ma soprattutto presidente del Coni, che ha parlato a margine della cerimonia di consegna dei Collari d'oro: «Il ricorso della Roma contro le curve chiuse? Secondo me la società giallorossa ha fatto benissimo. E chiaro che tutto si fonda sulla base di un referto e bisogna capire bene cosa è stato sentito e cosa è stato detto. Mi sembra che non ci sia proprio univocità di giudizio. Le sentenze vanno rispettate: su due piedi mi sembra ci sia stato un rigore, che io ho sempre molto apprezzato, ma che però deve essere confermato dai referti». L'ex Prefetto di Roma, Achille Serra, ha parlato a Radio Radio: «Io aprirei le curve e poi rivedrei la norma, che c'è e deve essere rispettata, ma non è giusta. Perché devono pagare tutti per sette imbecilli? Abbiamo fatto i biglietti nominali e poi non si riescono ad individuare? Ci vogliono telecamere in tutto Io stadio che devono inquadrare chi delinque e si comporta in maniera sbagliata. Il Daspo serve a poco, va rivisto l'aspetto penale. La persona individuata deve pagare col carcere».