Il terzino giallorosso Maicon è il protagonista della rubrica Slide Show di Roma TV. Ecco le dichiarazioni del giocatore brasiliano sulla propria vita e carriera attraverso una serie di foto nell'intervista rilasciata al canale tematico romanista:
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Maicon: “Totti non si discute. Spalletti? Abbiamo capito al volo cosa voleva”
"La Roma club importante. Spero di aver ringraziato i tifosi facendo il mio lavoro in campo con questa maglia. Ringrazio Sabatini e Garcia, mi hanno dato la possibilità di tornare a giocare"
Primi anni al Cruzeiro
“Mi sembra una partita della Coppa Libertadores, bella foto. Vedo tanti amici, sono stati momenti importanti"
Al Monaco
“La divisa era un po’ lunga… (ride, ndg). Una bella esperienza nel calcio europeo, che mi ha fatto crescere tanto a livello internazionale. Era quello che sognavo”
Roberto Mancini
“Un grande allenatore mi ha fatto imparare tanto nel calcio italiano che non è facile, un personaggio importante nella mia carriera”
Contro la Roma nel 2007
"Stavano festeggiando un gol contro di me, però è una grandissima foto, sto davanti a Totti e Vucinic. Di Francesco non bisogna neanche parlare per quello che ha fatto, sono di fianco a lui e ogni giorno mi fa piacere allenarmi insieme a lui. Non si discutono le sue qualità. Era la partita più difficile del campionato, Spalletti studiava bene la nostra squadra, sapeva delle nostre capacità, gestiva i nostri punti deboli e ogni tanto li sfruttava. Siamo stati tanti anni a lottare, menomale che a quel tempo vincevo sempre. Contro la Roma era per me la partita più difficile, lunga lotta per lo scudetto, per fortuna che vincevo sempre io”
Champions League
“Emozione grande, abbracciarla, baciarla e vedere tutte quelle squadre incise sopra. Un momento indimenticabile che ho vissuto con i miei familiari, quelli che mi hanno sempre aiutato. Un trofeo difficilissimo da vincere, che tutti vorrebbero. Un giorno indimenticabile per me e per la società e il presidente Moratti che se lo meritava più di tutti”
Mourinho
"Lui è un personaggio importante nella storia del calcio ed io ho avuto la fortuna di lavorarci insieme a lungo. Lo ringrazio per quello che mi ha insegnato e quello che mi ha fatto vincere. E’ un allenatore vincente uno che sa lavorare bene con i giocatori. Un uomo in gamba che dove va fa la storia. Sono contento di averla scritta insieme a lui”
Premio Top 11 Uefa
“E’ un momento topico della mia carriera. Far parte dei migliori undici del mondo è una bela soddisfazione. Questo trofeo è a casa mia in un posto importante dove faccio vedere a tutti”
Manchester City
”Una scelta non facile perché all’Inter dovevo molto, ma ho scelto di cambiare per un progetto che stava crescendo molto. Purtroppo non è andata bene, per colpa anche di un infortunio. Sono stati mesi di difficoltà che però mi sono serviti molto per vedere la mia forza di reazione”
Vittoria in Coppa America
“Questa in Perù nel 2004 è stata la mia prima Coppa America vinta. Una dimostrazione di forza per quanto mi riguardo perché nella mia posizione avevo Amantino Mancini come titolare che in Italia stava facendo benissimo con la Roma. Poi sono riuscito a giocare. E’ stato un torneo importante e vincere in finale contro l’Argentina ai rigori è stato ancora più bello”
Mondiale in Brasile
“Non siamo arrivati a raggiungere il nostro obiettivo, ma per un giocatore disputare un Mondiale in casa è il massimo. Soprattutto per me che due anni prima mi davano per finito”
Batosta con la Germania
”Non è un bel ricordo, non è una bella foto, perché vedi un giocatore che sta piangendo perché non riesce a fare quello per cui ha lavorato per tanti mesi, e arrivare ad una fase finale in casa e deludere la tua gente... Ma in questo momento ho dimostrato la forza di aiutare un compagno, perché avevo già avuto l’esperienza del Mondiale in Sud Africa dove anche lì siamo usciti male. La vita però non finisce lì, c’è tanto da lavorare e vivere, ma è una ferita che ti porti dietro per tutta la vita, la carriera e anche dopo, perché nella testa della gente resta il fatto che hai perso una semifinale in casa”
I figli
“Che belli vederli così. Avere figli è la cosa più importante per una persona. Sono la mia vita, faccio tutto per loro perché quando non fai un buon allenamento o litighi con qualcuno nel tuo lavoro, arrivi a casa e vedi il sorriso dei tuoi figli, dimentichi tutto e sei una persona viva che puoi fare domani meglio di quello fatto oggi. Loro due sono un grande regalo che mi ha fatto Dio. Anche per la più piccolina che adesso ha 4 anni”
Cafu e la Coppa del Mondo
“Foto bellissima, per il trofeo e la persona che lo tiene. Una persona fantastica che ti dà stimoli in una squadra. Quando Cafu ha lasciato la nazionale avevano il dubbio su chi avrebbe preso il posto. Lui ha fatto la storia nella nazionale e nei club nei quali ha giocato. Alzare la Coppa del Mondo da capitano è il top per un calciatore. Conoscendo poi la storia di Cafu, per il quale non è stato facile per giocare a calcio, sta a dimostrare che i sacrifici poi vengono spesso ripagati. Avrei voluto anche io avere una foto così a casa, ho provato e ho fatto di tutto, ci sono andato vicino ma non ci sono riuscito”
Presentazione con la maglia della Roma
“Foto importante, perché arrivo a giocare in una squadra con il nome della Capitale. La Roma mi ha dato la possibilità di dimostrare che ero ancora vivo nel mondo del calcio. Ringrazio chi mi ha portato qui, in primis l’allenatore Rudi Garcia che credeva in me. Spero di aver ripagato la fiducia dei tifosi. Quando mi hanno chiesto se volevo venire qui la risposta è stata immediata. Sono tre anni che sono qui e sono contento di quello che ho fatto e che potrò fare con questa maglia”
Sabatini
"Lo ringrazio perché mi ha voluto qui, poi quando ci siamo conosciuti abbiamo visto che abbiamo la stessa voglia, gli stessi obiettivi. E poi lo ringrazio per le parole belle che ha sempre per me. Lo ringrazio per l’opportunità che mi ha dato di giocare ancora a grandi livelli con questa maglia”
Foto in palestra a Trigoria
"E’ un momento di lavoro, in un periodo in cui non stavo bene. E’ un macchinario con il quale ho lavorato mattina e pomeriggio”
Esultanza al primo gol allo stadio Olimpico
“Bellissima, è stata la mia prima partita e ho segnato, anche se c’è stata una deviazione, ma il gol è mio. Ho sbloccato il risultato e poi ero felice perché Scolari mi aveva appena richiamato in nazionale. Una foto bella per tanti motivi e che non dimenticherò mai”
Il primo derby
"Mi parlavano tanto di questa partita perchè un anno prima non andò bene. Nella settimana precedente mi hanno chiamato mille persone, il telefono squillava ogni minuto, tutti mi dcevano che era la partita più importante della stagione. Io l’ho capito ed ho cercato di aiutare i compagni perché sapevo che avevamo tanta qualità. Ed è andata benissimo! I giocatori e i tifosi avevano capito la frase di Garcia 'Il derby non si gioca, si vince'".
I compagni di squadra, tra cui Totti e De Rossi
”Ho capito subito che era un gruppo fantastico, mi hanno aiutato e accolto benissimo. Li devo solo ringraziare. Averli affrontati e poi abbracciarli in modo così affettuoso non mi lascia parole. Devo solo ringraziare per come mi hanno accolto"
In posa 'a testa alta'
“Un calciatore non deve mai abbassare la guardia altrimenti un avversario ne può approfittare. In questa partita Florenzi fece un bel gol, ma poi fece un errore, abbassò la testa. Così feci questo gesto per far capire che c’erano ancora altri minuti per rimediare. Niente di particolare, sto in campo e cerco di dare il meglio per la squadra, era solo un gesto per dire che la partita non era finita. Florenzi? Non abbiamo lo stesso fisico ma si impara in ogni partita. Può fare benissimo in questo ruolo e sta imparando giorno dopo giorno”
Garcia
"Mi ha dato l’opportunità di fare quello che mi piace. Mi dispiace per quello che è successo alla fine quando mi ha messo in panchina, ma per il tempo trascorso insieme posso solo ringraziarlo”
Rinnovo del contratto
“Un giorno importante, felice per la fiducia che mi hanno dato per giocare altri due anni con questa maglia. Ora in campo cercherò di ripagarli di questa fiducia”
Traversa con il City
”Bella foto, peccato che la palla non è andata dentro. Poi avevo anche causato un rigore un minuto prima. Dopo il rigore dimostrai la mia forza di rigiocare ancora, era solo l'inizio della partita. Non è facile giocare contro la tua ex squadra”
Juventus-Roma, 5 ottobre 2014
"La foto del campionato. È successo di tutto. Però abbiamo capito tante cose della nostra forza, che ognuno deve fare meglio il suo lavoro e che sicuramente potevamo fare meglio. Tanti giocatori importanti, sono tutti campioni che fanno vedere ogni settimana la loro importanza, che stanno sul pezzo. Una grandissima foto, abbiamo capito tante cose"
Uno scatto in allenamento a Pinzolo
“E’ il lavoro che ti piace, che hai scelto, e in settimana è quello che ti fa rendere al massimo poi la domenica. Hanno portato dei metodi nuovi di allenamento e tutti noi abbiamo capito che ci serviva per migliorare”
Maicon che zittisce verso la tribuna
”Non era per i tifosi né per altri ma per il mio procuratore che mi chiamava sempre. Io ho fatto assist e gol e allora ho voluto scherza con lui”
Castan
“Questo è un grandissimo giocatore oltre che una bravissima persona. Lo avevo già seguito in Brasile. Passare questi periodi brutti e dimostrare la forza di reazione, mi piace. Non è facile vedere i compagni allenarsi e giocare mentre tu non puoi, è difficile. Di Castan mi piace soprattutto questo, ha dimostrato carattere e forza in un momento che nessuno vuole passare”
Barcellona-Roma 6-1
“Affrontare giocatori così non è mai facile. Giocare lì non è semplice, affronti la migliore squadra del mondo. Sicuramente ho bei ricordi di questo stadio, lì facemmo una semifinale importante e la superammo, pur perdendo la partita. Ma porta anche brutti ricordi, prendi bastonate, è una squadra fortissima e se non sei al 120% è difficile fare risultato. Tornare lì è sempre bello, tutto il mondo vede queste partite”
Eliminazione contro Lo Spezia
“Brutta foto, perché non riesci a conquistare quello per il quale hai lavorato in settimana. Giocare poi in mezzo alla settimana nel primo pomeriggio non è bello, e peggio ancora senza tifosi. È andato tutto storto, non è una foto bella, ma ti dimostra che nel calcio non è mai facile nemmeno contro squadre così inferiori sulla carta. Puoi fare 120′ senza tirare mai, è stata una giornata bruttissima, alla fine non abbiamo fatto quello che era l’obiettivo, passare il turno”
Stretta di mano con Spalletti
“Bella questa foto, ne hanno fatti tanti fotomessaggi. Sguardo importante, questa stretta di mano significava aiutarsi a vicenda. Ho fatto un ingrandimento per mettermela in casa. Ritrovare un allenatore che temevo da avversario e adesso averlo insieme in un nuovo progetto è fantastico. Sono contento che è venuto, lui conosce bene l’ambiente e ogni giorno i giocatori stanno capendo bene la sua filosofia di lavoro e stiamo crescendo partita dopo partita. Il lavoro in campo è cambiato tantissimo. Garcia ha fatto il suo e lo abbiamo visto a lungo. Ora c’è quello di Spalletti che con le sue parole è entrato nella mente dei giocatori. Lui conosce il calcio italiano meglio di chiunque. E’ cambiato tutto per questo. I giocatori hanno capito al volo quello che vuole”
Pallotta
”Il presidente è vicino alla squadra e a noi giocatori. E’ una foto che mi piace, sono contento che lui è venuto ed è stato vicino alla squadra. C’è bisogno in questi momenti di avere vicino la persona che comanda. Lui è una grande persona, si vede dall’occhio e dalle parole che ci dice”
Selfie con i compagni
“Momenti belli, sei sempre al lavoro, sempre teso per fare il meglio. Mi dispiace non avere più quattro compagni di queste foto: Cholevas, Ljajic, Paredes… ce l’ho ancora sul mio telefono. Una foto bellissima, un momento divertente”.
Ingresso in campo all’Olimpico
“La presentazione era una cosa nuova per me, avere 30-40mila tifosi a una presentazione normale è una cosa nuova, fa vedere che i tifosi ci sono. Vedere la Curva che festeggia… senti un rumore impressionante, senti che sono tutti vicino a te, un momento bellissimo, non sono tutti così i tifosi. La Curva manca, ti dà la spinta nel momento di difficoltà. Nei 90 minuti non hanno mai fischiato, è il dodicesimo in campo, dà la spinta, sembra che sono dentro al campo”.
FINE
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