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Maicon: “Chi indossa questa maglia deve sempre dare il massimo. Stiamo capendo il messaggio di Spalletti”

Le parole del terzino brasiliano al termine del match tra Sassuolo e Roma

Redazione

Al termine del match tra Sassuolo e Roma, è intervenuto ai microfoni dei giornalisti il terzino giallorosso, Maicon.

MAICON A PREMIUM

Che partita è stata?

Come ha detto il mister ogni partita è una finale per noi, abbiamo tanti giocatori non ancora al meglio. Dobbiamo soffrire tutti insieme.

Gli acquisti si stanno inserendo molto bene…

In questo momento tutto quello che viene a dare una mano è colto di buon grado, stiamo mettendo in pratica la filosofia di Spalletti e miglioriamo ogni partita.

Dove può arrivare la Roma?

Non sappiamo dove si può arrivare, dobbiamo pensare come quelle squadre che prima era in fondo alla classifica e raccogliere punti per lottare per qualcosa di importante.

Cosa è successo nella ripresa?

Nella ripresa abbiamo concesso di più e lavorare su quello, nel primo tempo li abbiamo sempre aggrediti e speriamo di fare meglio la prossima partita.

Foglietto della formazione?

E’ stata una cosa buona per tutti. Mi fa impressione che lo sanno tutti, doveva essere una cosa interna. Il mio nome c’era comunque (ride, ndg)

MAICON A SKY

Oggi grande dispendio di energie, però avete fatto un primo tempo incredibile. Ti sei ripreso da quella fuga di 80 metri nel primo tempo?

Manca ancora un po’. Sono stato due settimane fermo con questo problema che mi sto portando dietro da un po’, l’importante è che abbiamo preparato così, sapendo che il Sassuolo è veloce. Abbiamo aggredito da subito, abbiamo trovato un gran gol di Salah. Abbiamo gestito bene il primo tempo, secondo tempo un po’ meno.

Partita della svolta?

Chi indossa questa maglia deve dare sempre il massimo. Spalletti, che ha già vissuto tanto in questa città, lo sta mettendo nella testa dei giocatori. Ognuno deve fare il suo meglio, in questo momento stiamo capendo bene il suo messaggio.

La fuga di 80 metri… vedendo questa corsa rivedi il Maicon di una volta, quello dei tempi migliori dell’Inter?

Prende la parola Ambrosini: “La sera prima del derby il pensiero di Maicon era il mio incubo, non avevo tanta voglia di corrergli dietro dopo un po’. Infatti molte volte è andato”.

Maicon: “Devo ringraziare Ambrosini, abbiamo fatto tante sfide importanti. Ogni derby era una partita speciale, giocavo contro dei campioni, dei giocatori che hanno fatto la storia del calcio mondiale. Per me era un grande piacere affrontare quei grandi giocatori”.

Dove può arrivare questa Roma?

Sappiamo che siamo in un momento difficile, di cambio di allenatore, non è qua da tanto tempo, stiamo cercando di capire il messaggio di Spalletti. Come ha detto lui dobbiamo pensare che ogni partita sia una finale di Champions per portare qualcosa di importante alla fine.

MAICON A ROMA TV

Torna il sorriso e una bella vittoria. Tanti segnali che certificano un cambio di rotta. Anche il rigore sbagliato dal Sassuolo…

Siamo contenti di questa vittoria, non è facile giocare contro il Sassuolo. Meglio il primo tempo che il secondo ma era importante vincerla.

Mi racconti quella galoppata?

Una bella azione, peccato che alla fine non ho fatto gol.

Questo risultato può cambiare la stagione per puntare al terzo posto?

Io sono dalla parte del mister, ogni partita deve essere una finale. Non è che abbiamo raggiunto niente. Ora dobbiamo lavorare tanto a Trigoria per preparare bene la partita della domenica perché non troveremo mai un avversario semplice.

MAICON IN ZONA MISTA

Una Roma eccellente nel primo tempo, un po’ meno nel secondo. Però la strada è quella giusta.

Ma sì, penso che abbiamo preparato bene la partita. Nel primo tempo non abbiamo lasciato il Sassuolo a fare il suo gioco, che è quello di girare palla velocemente e partire in contropiede, quindi abbiamo gestito bene. Poi nel secondo abbiamo abbassato un po’ il ritmo, abbiamo sofferto un po’ ma l’importante alla fine è stato trovare il risultato.

Un risultato arrivato anche grazie alla tua prestazione. Hai giocato quasi tutta la partita nonostante si pensava che avessi meno minuti nelle gambe. È la cura Spalletti?

Il mister me lo ha chiesto prima, io quando vado in campo voglio fare 90 minuti ma alla fine non ce la facevo più perché sono due settimane che stavo fermo, mi sono allenato 3 o 4 giorni prima di questa partita. Con quello che ho potuto dare ho fatto il mio meglio per aiutare la squadra.

Cosa c’è da correggere per evitare che la Roma vada sotto? È stata anche fortunata quando il Sassuolo ha sbagliato il rigore.

Quello che stiamo cercando di fare ogni giorno a Trigoria. Lavoriamo, guardiamo video, chiacchieriamo tra di noi per non sbagliare più quello che abbiamo sbagliato in passato. È quello che dobbiamo fare. Stiamo facendo bene, queste due ultime partite le abbiamo preparate bene e abbiamo vinto.

Che idea ti sei fatto dei nuovi arrivi El Shaarawy e Perotti?

Sono grandi giocatori, hanno voglia di dimostrare la loro qualità. Aspettiamo che possano fare bene insieme a noi.

L’azione del primo tempo con 80 metri di corsa è una risposta a chi dice che fisicamente stai un po’ giù?

Io non devo dare spiegazioni a nessuno. Quello che dicono non lo ascolto, non leggo, non faccio niente. Io lavoro ogni giorni a Trigoria per fare il meglio in partita, per me, per la mia squadra e per le persone che mi vogliono bene. Gli altri per me non contano niente.