Come starà la Roma dopo la lunga sosta? E i giocatori si saranno allenati? Dario Maggesi (Sporting Club Alessandrino e Francesca Gianni) preparatore atletico tra gli altri di Pellegrini e Zalewski ha rilasciato un'intervista a Forzaroma.info proprio sulle condizioni fisiche dei calciatori e del lavoro che svolgeranno in questi giorni prima della partenza per il Portogallo. Queste le sue dichiarazioni:
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Maggesi (prep.atletico): “La pausa darà energia alla Roma. Pellegrini esemplare”
Come si riprende la gestione di un gruppo dopo uno stop così lungo?"Come al solito perché ogni calciatore ha avuto un suo programma di allenamento, proprio perché l'atleta di oggi è impossibile che si possa fermare. Come avrete visto anche dai loro social sono sempre stati in movimento. Sicuramente cala un po' la tensione e l'adrenalina però lo stato di forma non viene mai perso".
Ci sono maggiori difficoltà visto che i singoli durante le vacanze hanno fatto differenti percorsi e allenamenti? "Secondo me no. Parliamo di professionisti. Cala il ritmo gara, il possesso palla cose che non allenano quando non sono in gruppo. Ma dopo qualche giorno o qualche settimana ritornano al ritmo che avevano prima. Anche se ultimamente il ritmo della Roma si era abbassato. Ma sono sicuro che questa pausa gli abbia fatto bene per recuperare energie. La squadra giallorossa è quella che ha giocato di più tra campionato e coppa".
La Roma ha avuto più infortuni rispetto all'anno scorso: è cambiato qualcosa a livello di preparazione in vista del Mondiale? "I tanti impegni e ravvicinati hanno influito molto. Loro hanno lavorato molto sulla 'brillantezza', infatti, sono partiti molto bene e poi man mano la cosa è andata a scemare. È calata un po' l'intensità, sono mancate la panchina e le risorse. Il Mondiale non credo abbia cambiato qualcosa a livello di preparazione".
Che tipo di programma ha seguito Pellegrini insieme a Mancini e Spinazzola a Dubai? "Conoscendo Lorenzo credo che si sia allenato anche alle 6 del mattino. Ne sono sicuro al 100%. Ha avuto un programma specifico dalla Roma. Pellegrini non lascia mai nulla al caso. Avrà cercato una struttura con tutti i confort così da permettergli sempre l'allenamento".
Invece Zalewski? "Nicola ha partecipato al Mondiale e per un 2002 è un banco di prova importante. È una grande soddisfazione personale. È un grande lavoratore. Può ancora migliorare come tutti, il turnover nel suo ruolo gli ha levato un po' di continuità in campo. Maggiore intensità e corsa arrivano e si migliorano solo giocando. Quello che si è notato è che verso la fine della prima parte di stagione ha perso un po', ma è una situazione che è degenerata per tutti. Ha avuto meno spinta e meno forza. Credo che quando ci sia anche un Mondiale di mezzo inconsciamente tutti tirino un po' il freno".
Spinazzola può essere a disposizione per la ripresa del campionato? "Credo proprio di sì. A meno che, ma speriamo di no, non ci siano altri problemi muscolari. Partendo per il Portogallo credo una settimana e tornerà in gruppo. Anche lui si è allenato con Pellegrini. E con Lorenzo devi spingere sull'acceleratore".
Che idea si è fatto dell'infortunio di Wijnaldum? È stato giusto optare per la terapia conservativa? "Più esperti avranno considerato la situazione. Il discorso è tutto ciò che viene dopo la riabilitazione, come reagisce la muscolatura al trauma. Io forse questo percorso però non l'avrei fatto all'estero, però avrà avuto i suoi specialisti".
Quale percorso ha seguito Gini fino a questo momento? "Generalmente dopo un primo periodo di immobilità, avrà lavorato sicuramente in acqua e poi successivamente alla cyclette fino poi agli scatti sul campo di qualche giorno fa. Un percorso lento, ora la paura che rimane è solo quella psicologica di tornare in campo e rifarsi male".
Martina Stella
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