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Luis Enrique: “Ringrazio Totti ma non voglio parlare del mio futuro”

Ecco le parole di Luis Enrique ai microfoni di Sky,Mediaset,Rai, Conferenza stampa al termine di Roma-Catania 2-2.

Redazione

Ecco le parole di Luis Enrique ai microfoni di Sky,Mediaset,Rai, Conferenza stampa al termine di Roma-Catania 2-2.

LUIS ENRIQUE A SKY

Un commento sulle dichiarazioni di Totti?Si commentano da sole.

Fragilità difensiva.E' la fotografia del campionato. Complimenti a Montella, hanno giocato a viso aperto. Noi anche bravi, con tante palle gol. difficoltà su qualche palla inattiva.

Cinque gare, tre punti. Lontani dalla Uefa. Questo la condizionerà?Non mi va di parlarne, l'importante è concentrarsi sui risultati di domani e sulla prossima settimana. Solo questo. Il resto arriverà quando dovrà arrivare.

Manca la continuità all'interno della gara. Sì ma l'avversario esiste, difende con 10 dietro al pallone quando non ce l'ha. E poi attaccano, fanno possesso palla eludendo il pressing. Il Catania è una delle migliori capitate qui a Roma.

Bojan ha rivitalizzato la squadra. Sì, lui e Lamela sono entrati bene e hanno dato grinta alla squadra, sono stati bravi. Alle punte noi chiediamo equilibrio, muoversi sì ma mai occupare lo spazio altrui. Non è stato così nel primo tempo, è un peccato.

Potevamo vincere.Luis, culturalmente cos'è ciò che non ti è piaciuto dell'Italia?Non c'è nulla che non mi piace, sono contentissimo di questo Paese per il calcio e per come vive la mia famiglia. Anno difficile per tutto, ma la fortuna si cambia lavorando.Su Guardiola che dà l'addio al Barcellona.

Anche lei così tra 4 anni?Magari. Quel girotondo è una sardana, un ballo tipico catalano. Sono sicuro che Guardiola tornerà al Barcellona. Ora riposerà un po' ma tornerà perché lì è come Dio e ha fatto un lavoro incredibile.

 

LUIS ENRIQUE A MEDIASET

Totti oggi una doppietta nella sua 500esima presenza in campionato con la maglia giallorossa. Dopo la partita ha detto di essere dalla sua parte… “5oo partite sono tante, faccio fatica anche a dirlo, i complimenti li ha fatti perché se no sa che non gioca (ride)”

Come mai la difesa continua traballare? “S,i ma penso che oggi Kjaer e Marquinho sono stati i più bravi in difesa, abbiamo parlato tanto di essere più attenti. Faccio i complimenti a Montella e alla sua squadra, bella partita con i tifosi che non si sono arresi e purtroppo dobbiamo vedere i  risultati di domani per pensare all’Europa”

Cosa manca per il salto di qualità? “Manca di tutto, si può migliorare tutto, dall’allenatore all’aspetto tecnico dei giocatori, alla fine della stagione si può giudicare anche se già si incomincia a vedere che siamo in difficoltà. Comunque manca una settimana per parlare, non è tanto”

Lei ha deciso di rimanere o no? “No, non ancora, non è una decisione facile, voglio essere giusto con me stesso, con la squadra con i tifosi, devo parlare tranquillamente, riflettere, essere sincero e lo farò, al momento giusto, manca una partita”

Devi tenere in considerazione della stima dei giocatori e della società verso di te. Come giudichi la tua esperienza nel campionato italiano? “Molto positiva, anche se non ho avuto molta fortuna ma uno la deve guadagnare lavorando sempre di più. E’ più facile parlare bene ma ho un buon rapporto con la società, mi fa piacere sapere che mi apprezzano ma il discorso è un altro”

Se lo dicono è perché lo pensano se no non risponderebbero. Il dover interrompere questo progetto nuovo, che ha portato idee diverso nel campionato italiano è una considerazione che devi fare… “La faccio ogni giorno per questo non dormo”

Stasera non è stato fischiato un rigore netto su Bojan… “No non voglio parlare dell’arbitro, è molto difficile il loro lavoro, massimo rispetto e continuiamo così”

 

LUIS ENRIQUE ALLA RAI

Totti ha detto che si prende la responsabilità per il rigore e del risultato e che lei deve rimanere perché il primo anno tutti sbagliano “Ci mancherebbe che chi tira un rigore e non possa sbagliarlo. A lui e alla squadra faccio i complimenti per la grinta e lo sforzo. A Francesco gli auguro altre 500 partite così con una doppietta”.

Ma rimane lei? “Aspetto il suo record che batta la prossima settimana. Io? Il protagonista è Francesco”

Non ha salutato la curva alla fine “Non è il mio lavoro, è quello di fare bene e gestire la squadra”

Ha detto che sarà determinante il colloquio con al società Ha deciso? “No, una settimana fa si ma ora no. Devo continuare a pensare a come migliorare la squadra. Dopo Cesena parleremo e vedremo”.

Punto che non serve a nulla “Dipende da domani .pareggiando le ultime partite non è servito a nulla. Vedremo gli avversari. Pareggiando non si va in Europa”.

Totti si è aggiunto a suo padre con le persone che stanno con lei “Mio padre mi ha chiamato e ha detto che non sta con me (ride, ndr)”

Nella sua esperienze le è mai capitato di essere confermato da un capitano piuttosto che da un presidente. Totti ha dedicato la partita a lei, l’ha giocata per lei “Non giocava per me ma per ciò per cui ama, la Roma. 500 partite, mamma mia, al solo pensiero… si merita la doppietta e ancora tanti altri gol. Non ha giocato per me. La squadra ha fatto tutto il possibile, non siamo riusciti, ma la grinta che vogliono i tifosi s’è vista. Complimenti a Montella e al Catania”

Guardando la partita, la Roma crea tanto ma lascia troppe occasioni all’avversario. Come migliorare fase difensiva? O bisogna cambiare uomini? “Dopo una stagione come questa c’è sempre bisogno di cambi. Come si migliora? C’è ancora grande spazio per fargli capire che è meglio difendere in 10 che in 7. La fase difensive si può migliorare, non sono abituati ancora. Devo migliorare il gruppo, casi singoli possono capitare. Oggi credo che la difesa, la linea, ha fatto una bella partita, Kjaer è stato immenso, anche Marquinho da esterno è stato interessante. Deve comunque difendere tutta la squadra, non solo i 4 dietro”

Qualcuno l’aveva preparata a quanto conta la tifoseria in Italia? “Si sapevo, perché ho visto altri casi. Ma ho avuto la grandissima fortuna di arrivare in un posto come Roma, con società ottima e rispetto i tifosi, come deve essere. Senza tifo non si va da nessuna parte, ma la decisione spetta ai professionisti”.

Ha avuto tentazione di prendersela con qualche suo giocatore, vedi il caso di Delio Rossi? “E’ sempre spiacevole di vedere cose del genere, ma questa in particolare mi da fastidio per il tecnico e il giocatore perché nessuno dei due se lo merita”

 

CONFERENZA STAMPA DI LUIS ENRIQUE

Francesco Totti ha detto "Spero che Luis rimanga, siamo tutti con lui". "Già me l'hanno detto 4 o 5 volte, Mediaset, Sky, Rai, Radio Rai, manca Roma Channel. Oggi è un giorno importante per Francesco, ha fatto 500 partite in Serie A facendo una doppietta e dimostrando la sua personalità. E' sempre un piacere vederlo segnare con la maglia della sua Roma. E' difficile che un giocatore parli male del suo allenatore".

Ha detto che quest'anno tutti hanno sbagliato. "Oggi siamo stati in difficoltà nel primo tempo con un gran Catania. Alla fine abbiamo pareggiato e non serve a nulla per voi. Vediamo che succede domani".

In questi minuti Sabatini ha affermato che stanno attendendo la sua decisione. Oggi la Roma potrebbe essere fuori dall'Europa, pesa più questo discorso o sono questioni umane? La Roma attende la sua risposta per muoversi in vista del futuro. "Tutti i discorsi sono importanti. E' normale che la società cerchi altri allenatori per vedere che succede. Io non decido nulla finché non finisce la stagione, devo sapere al 100% che sono in grado di aiutare la squadra. Ora non lo so con sicurezza. Meglio essere in Europa, alla fine non è la cosa più importante. Voglio essere giusto con tutti, se non so di essere importante per la squadra non ha senso restare. E' stato un piacere allenare alla Roma e continuerà ad essere un piacere se rimarrò".

Le parole di Baldini sono state importanti, lui ti sprona. Non pensi di esserti troppo colpevolizzato? Probabilmente ti sono mancati degli uomini. "Ognuno è com'è, io sono cosi. Cerco sempre di perfezionare tutto, penso sempre che si possa migliorare. Quasi non godo quando vinco, mentre quando perdo soffro tantissimo. La società ha fatto di tutto per accontentarmi, conoscevano il modello che avrei proposto. Non ho niente da rimproverare a nessuno".

Lei ha detto di essere un allenatore diverso. Lei ritiene di essere stato trattato con pazienza o cattiveria? "Con pazienza. Il tifo in questo senso, per la maggior parte, ha avuto una pazienza incredibile. Forse non siete abituati a vedere così tanta fiducia in un allenatore giovane, nell'unico straniero della Serie A".

Un allenatore che ha l'appoggio di squadra e società, perché dovrebbe andare via? : "Perché è stato un anno difficile e duro, devo valutare tutto. Mai rimarrò in un posto dove non sento di poter aiutare tutti. Quest'anno siamo stati troppo imprecisi, si sono ripetute delle situazioni di gioco che io ho cercato di cambiare. Anche a livello personale questa è una situazione di pressione che non è facile da sostenere".

Molti allenatori al primo anno hanno fallito. "Due mesi fa mi volevano mandare tutti via, ora che forse vado via che succede? La Roma è ancora viva".

In alcune circostanze, oggi, si è visto il suo gioco. E' mancata la continuità. Secondo lei il calcio italiano è più difficile del calcio spagnolo? Lei che difficoltà ha trovato? "Le difficoltà ci saranno sempre per squadre che cercano di proporre calcio, perché gli altri si chiudono e si difendono. Non penso sia diverso l'italiano dallo spagnolo, non c'è una gran differenza. Certo, la cultura è diversa ma non troppo".

31 punti all'andata, 22 al ritorno. Non è che gli altri hanno trovato le contromisure al suo gioco? "No, anche al girone d'andata in molti si erano adattati. Il nostro modello di gioco vuole proporre qualcosa. Se vediamo le statistiche, siamo in tutte le statistiche importanti, solo dietro al Milan e la Juventus. Purtroppo siamo lontani da loro in classifica, non sono soddisfatto di certo, ma ho cercato di fare il mio lavoro. I ragazzi quasi sempre si sono messi a disposizione. Anche se a volte non è sembrato così".

In che percentuale vede applicata la sua teoria di calcio e la sua linea etica? "Si è potuto vedere qualcosa, non so. So come giocava la Roma un anno fa o due anni fa. I risultati contano, gli allenatori vanno giudicati per questo. A volte i calciatori hanno sbagliato, sono sotto pressione ed è normale. Quando si sbaglia non succede nulla, si paga e si continua a lavorare".