Ecco le parole di Luis Enrique ai microfoni di Sky,Mediaset,Rai, conferenza stampa, Roma Channel al termine di Lecce-Roma 4-2.
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Luis Enrique: “Mai stati in partita. Ho preferito vedere la partita da seduto. Dimissioni? Mai passate per la mia testa”
Ecco le parole di Luis Enrique ai microfoni di Sky,Mediaset,Rai, conferenza stampa, Roma Channel al termine di Lecce-Roma 4-2.
LUIS ENRIQUE A SKY
Pomeriggio disastroso, qual è la cosa più grave, l'atteggiamento?No, la cosa peggiore è senza dubbio il risultato. Non siamo entrati in partita, preso il primo gol è stato molto difficile.
Farà discutere che lei è rimasto sempre seduto. C'è distacco? È casuale?No, era un modo in cui preferivo vedere la gara, non c'è stranezza.
Tam tam sulle sue dimissioni, la società smentisce. Lei che ne pensa?Succede sempre così. Io non penso minimamente di presentare le dimissioni.
La delusione era la cosa più chiara nel suo volto. È possibile che la sua squadra prenda sempre gli stessi gol o su palla inattiva o in contropiede?Sono deluso come tutta la squadra. Io non parlo mai dei singoli, mi prendo tutta la responsabilità. È normale. Anche i tifosi giustamente lo sono. Prendere gol sui calci piazzati lo vedremo sempre in tutte le squadre, noi ci lavoriamo sempre ma oggi credo che dopo il primo gol per noi era quasi impossibile, è stato pesante. Solo negli ultimi cinque minuti abbiamo giocato.
Se cominciate bene la fate in un certo modo, se male non riuscite a cambiare la gara in corso. L'atteggiamento dei ragazzi risente dell'approccio.E' un limite, difficile da spiegare. Credo che l'equilibrio che c'è nel campionato è chiaro, nonostante le tante sconfitte ancora siamo lì. Ma per essere più cattivi e precisi dobbiamo migliorare in trasferta. Si ripetono degli errori, mi assumo le responsabilità. Troppo imprecisi nel primo tempo, così è difficile mettere in pensiero gli altri.
LUIS ENRIQUE A MEDIASET
Bruttissima sconfitta…Nessuno si aspettava una partita cosi dopo la gara contro il Novara.
Per la prima volta abbiamo visto in lei un atteggiamento molto sconsolato. Era per dare un segnale ai calciatori?Mi prendo tutta la responsabilità. Non è giusto dare la colpa solo ai giocatori. Questa era una gara importante dove volevamo dimostrare di meritare piazzamenti migliori. Siamo ancora lontanissimi da quello che vogliamo essere
Come si spiega questa lontananza?Una settimana la squadra sembra pronta, l'altra facciamo passi indietro. Non c’e stata profondità e non c’è stato possesso palla. Abbiamo fatto errori gravissimi. Quando non siamo contundenti soffriamo tantissimo
Ancora tanti gol subiti. Perché?Sono situazioni che ancora stentiamo a controllare. Si ripetono sempre le stesse situazioni, ma questo non vuol dire che non stiamo lavorando
Mercoledì Udinese. Ultima chiamata?I ragazzi sanno bene l’importanza di quello che ci stiamo giocando. Nello spogliatoio ho visto giocatori consapevoli. Siamo delusi proprio per questo. Abbiamo preparato tutto al meglio. Contro l’Udinese sarà difficilissimo. C’è un grande equilibrio e sono convinto che fino all’ultimo ci saranno possibilità
Sabatini ha fatto il mea culpa sul mercato di gennaio.Ho il dovere di fare molto di più. E’ troppo facile scaricare tutto ai calciatori. Vogliamo migliorare, ma le nostre difficoltà sono ormai palesi. Dopo il primo gol non siamo stati più in partita. Quest’anno abbiamo alternato buone partite a grandi disfatte
Muriel come Ronaldo?Ha grande qualità e grande fisico, ma prima di avvicinarlo a Ronaldo deve ancora lavorare molto.
Futuro legato a risultati finali?Sicuramente sapere il nostro piazzamento sarà importante. Nel calcio non si sa mai. Soprattutto in quello italiano.
LUIS ENRIQUE RAI
Non pensa alle dimissioni?"No, non si sa mai quello che può succedere. Ma adesso no".
Ora c'è l'Udinese."E' uno scontro diretto, contro un avversario difficilissimo. Spero in una buona prestazione, per noi è una bella opportunità".
Cosa bisogna fare?"Bisogna lavorare di più".
LUIS ENRIQUE IN CONFERENZA STAMPA
E' un peso quello che avverte da parte della società?Ci sono delle interpretazioni di tutti, questo non né il mio progetto né il progetto di niente. Mi trovo benissimo, mi danno fiducia e io ho un gruppo di calciatori. Sono felice di essere in questa società e sapevo già da prima di venire che non sarebbe stato facile. Noi continuiamo.
Crede che nne sua squadra ci siano tanti giocatori che peccano di carattere?Per me sarebbe ingiusto parlare dei calciatori in una sconfitta del genere. Mi prendo io la responsabilità perchè sono l'allenatore e così farò sempre
LUIS ENRIQUE A ROMA CHANNEL
Prova deludente della squadra e sotto ritmoE' difficile dopo una sconfitta come questa parlare di qualcosa di buono, non c'è nulla di buono. E' stata una partita deludente e per le nostre aspirazioni, al primo gol era finita per noi
Perchè la squadra non ha la cattiveria giusta?Ognuno interpreta il calcio con la sua personalità, la grinta non si compra la supermercato. L'atteggiamento prima della partita era giusto poi siamo risultati lontanissimi. Peccato perchè penso che tutti avevano voglia di farlo.
Vi siete parlati dopo la partita?Non eravamo nervosi, tutti eravamo arrabbiati. Si parla di solito 24 ore dopo la partita.
Si deve ancora migliorare tantissimo, non solo con il lavoro però. Quando arrivano le ultime dieci partite del campionato arrivano partite come questa quando la squadra debole batte la forte, ed oggi eravamo i deboli.
E' una questione di fiducia nei propri mezzi?Non lo so, significa lavorare sugli errori, dare fiducia ai ragazzi. Questo mercoledì sarà decisivo e vedremo.
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