Nel corso della trasmissione radiofonica "La Città nel Pallone" in onda su Radio Ies è intervenuto l'attuale allenatore dello Shakthar Donetsk Mircea Lucescu
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Lucescu: “Luis Enrique può riuscire a dare alla Roma un'impronta di gioco come il Barcellona”
Nel corso della trasmissione radiofonica “La Città nel Pallone” in onda su Radio Ies è intervenuto l’attuale allenatore dello Shakthar Donetsk Mircea Lucescu
Incidente di Burdisso.
"Un grande giocatore, lo veleva lo Shaktar"
Su Luis Enrique
"Roma sta cambiando, Luis farà di tutto per dare alla Roma un impronta di gioco come il Barcellona. Ci vorrà molto ma credo ci potrà riuscire. Propone un tipo di gioco innovativo e difficile, tutti devono sacrificarsi".
Ha le conoscenze per imporsi in Italia?
"La medicina è il riusltato, se si vince tutti sono in armonia e seguono l'allenatore. E' comunque stato un buon allenatore a Barcellona. E' un tipo di gioco totale, gli attaccanti in fase di non possesso devono rientrare".
Duglas Costa?
"E' giovane, la Roma lo cercava lo scorso anno. Ha grande velocità ed è bravo nel dribling. Vede molto la porta. Tra qualche anno farà il definitivo salto di qualità. Ribadisco è giovane e gli manca continuità. Ha bisogno di giocatori esperti anche che possano aiutarlo a crescere. Il calcio italiano è molto difficile. Lo Shaktar ha anche William e Fernandinho poi anche Adriano, abbiamo molti giocatori brasiliani interessanti. Dopo che si sono adattati in Ucraini sono pronti per il grande salto in Europa".
Campionato italiano, Chivu, Lobont e Radu?
"Anche Torje dell'udinese è un giovane interessantwe, sono contento per loro che danno un'immagine importante diverso dalla nazionale romena che nn ottiene grandi risultati. Campionato equilibrato, Juventus Napolie Milan. Bisogna vedere il Milan in Champions, poi bisogna vedere Inter e Roma".
Francesco Totti?
"Lui deve prepararsi per il futuro, per il dopo, non so se accetterà questo cambio di modulo, non è facile adattarsi. E' molto più facile lavorare con i giovani perchè accettano i cambiamenti più velocemente. Lui è uno intelligente e deve capire quando smettere come vincitore, da protagonista. Lui è il primo a poter aiutare la Roma a crescere e compiere questo nuovo cammino. Deve usare la sua intelligenza e le sue qualità".
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