Lo stadio della Roma, un sogno per i tifosi giallorossi, è senza dubbio uno dei dossier più caldi degli ultimi anni ma a quanto pare, intorno al maxi investimento che il club ha presentato per Pietralata, stanno iniziando a muoversi anche dinamiche nuove che pian piano montano all'ombra del Campidoglio, scrive Il Tempo. Sembra infatti che nel partito di Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia, e in particolare nella sua articolazione romana, in parecchi stiano mettendo in dubbio quello che fino a qualche giorno fa sembrava un fatto scontato, ossia che debba essere Roberto Gualtieri a dare il via all'iter dello stadio come sub-commissario di governo, figura prevista nel decreto legge di giugno scorso che riguarda anche gli stadi da preparare per gli Europei di calcio 2032. Una medaglia non da poco da appuntarsi al petto davanti agli elettori - ragionano nel partito della premier - per un sindaco, oltretutto del Pd, che ha già detto di volersi ricandidare nel 2027. Un sindaco che - prosegue il ragionamento - ha già avuto dall'Esecutivo poteri commissariali sui rifiuti e sui cantieri giublla-ri grazie ai quali ha potuto tagliare decine di nastri e gestire centinaia di milioni di euro di investimenti. Quindi, in camera caritatis arrivano conferme su interlocuzioni che sarebbero già in corso tra i diversi livelli di FdI per capire se sia o meno possibile evitare di «regalare» a Gualtieri pure la carta stadio.
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