Pantaleo Corvino, di professione direttore sportivo, quel 4 dicembre dell’anno scorso, riemergendo da un oblio forse per lui insopportabile, se ne uscì con una frase alquanto incauta che lasciò tutti di stucco: “Ljajic? –sentenziò il nostro ai microfoni dell’emittente Radio Radio- Non diventerà mai un campione. Infatti, nel calcio ci sono giocatori che non diventeranno mai grandi a causa del loro comportamento dentro e fuori del campo. E questo è proprio il caso di Ljajic “ .
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Ljajic e le strampalate previsioni del signor Corvino
Il diamante grezzo ha preso forma e in molti devono rassegnarsi. Compreso l'ex DS viola
Quoque tu, Pantaleo, verrebbe da esclamare! Proprio tu, che hai scoperto Ljajic e che lo hai portato in Italia? Misteri del calcio, misteri di un personaggio che, evidentemente, ama contraddirsi spesso.
Perché, esattamente sette mesi prima di quella incauta sparata radiofonica, presso un’altra emittente (Centro Suono Sport), aveva dichiarato l’esatto contrario: di quanto cioè Ljajic fosse forte e avesse la possibilità di crescere. Si direbbe che Corvino parla bene della sua ex creatura Ljajic a giorni alterni. Magari dice bene di lui quando parla alle radio “romaniste”, salvo poi farsi più duro quando oltrepassa le sponde radiofoniche del..Tevere. Gran brutto vizio per un direttore sportivo cui la Fiorentina non ha rinnovato il contratto e che ora, dopo anni tribolati, ha trovato una seconda possibilità in serie B, nel Bologna di Tacopina.
Siamo felici per lui. Ma siamo felici soprattutto per Ljajic. Che già da mesi sta dimostrando a noi (e al signor Corvino) di quanto sia forte, maturo e indispensabile per questa Roma. Miglior realizzatore giallorosso in campionato e, ieri, decisivo nella battaglia di Rotterdam. Il diamante grezzo ha preso forma. Il signor Corvino dovrà rassegnarsi.
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