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Livorno, Spinelli cambia Nicola con Perotti ma la Curva non gradisce

L’ esonero di Davide Nicola, allenatore filosofo del Livorno, considerato, uno dei tecnici emergenti più interessanti del panorama calcistico italiano era nell’aria.

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L' esonero di Davide Nicola, allenatore filosofo del Livorno, considerato, uno dei tecnici emergenti più interessanti del panorama calcistico italiano era nell'aria. La decisione è stata presa stamani, dopo un incontro a Genova con gli alti dirigenti della società, dal presidente Spinelli che per la successione ha designato l'attuale direttore dell'area tecnica Attilio Perotti, già richiamato alle armi due anni fa in serie B, quando riuscì a salvare la squadra nel finale di campionato sostituendo allora l'esonerato Madonna. Nicola, amato dai tifosi e grande artefice della promozione in A, paga dunque per tutti e il suo «cerchio magico», quello che andava in scena con i suoi giocatori a fine di ogni partita indipendentemente dal risultato si interrompe così a metà del cammino, dopo appena 19 partite, con la squadra all'ultimo posto seppur in coabitazione con il Catania, e il magro bilancio di 13 punti, che consente comunque al Livorno di continuare a sperare nella salvezza. Fatale per lui è stata la sconfitta per 3-0, subita nell'anticipo di sabato contro il Parma. La tifoseria amaranto non ha gradito la scelta di Spinelli e si è fatta sentire direttamente alla conferenza stampa del nuovo allenatore. «Se Spinelli non ha più voglia passi la mano, ma non lasci la società in bancarotta. A noi interessa solo la maglia», ha detto una delegazione della curva intervenuta alla conferenza stampa di presentazione del nuovo mister.

Un intervento che ha spinto lo stesso Perotti ad annunciare una riflessione sulla decisione già presa. «Non è semplice, perchè uno come me ha accettato, ma qui non si smobilita anzi si dà continuità al lavoro che si è fatto fino ad ora. Il Livorno calcio non finisce a giugno: è per questo che ho accettato», sono state le sue parole all'esordio di un avvicendamento, ha detto, «che io non ho voluto». «Se Nicola non è più qui ed è una sconfitta di tutti, mia e di tutti quelli che hanno lavorato con me. Nicola ha ancora due anni di contratto e noi abbiamo fatto di tutto per evitare l'esonero». «Se mi devo prendere questo incarico solo per 5 mesi me ne vado a casa, ma se c'è il modo di dare respiro alla società allora mi prendo questo impegno. Il presidente Spinelli ha garantito questa continuità».

Perotti ha già parlato con la squadra, che non avrebbe gradito l'esonero di Nicola, ma «si è messa a disposizione per dare il migliore contributo». Infine i progetti: «È fuori di dubbio che ci siano giocatori che vogliono andare via, un pò per carriera, un pò per la situazione che si è verificata e per la classifica. Chi vuole andare via vada via. Io non metterò veti, ma chi va via chiederò che sia sostituito con chi mi va bene. Ad esempio Schiattarella, appena ha saputo dell'esonero ha deciso di andare a Spezia e io ho chiesto alla società un sostituto di mio gradimento. Se non riusciamo a mantenere la categoria deve essere chiaro che noi lotteremo il prossimo anno in B per provare a risalire con una squadra competitiva». (ANSA)