Mancano pochi giorni all'andata della semifinale di Champions League tra Roma e Liverpool. Una sfida affascinante per diversi incroci, tra cui quello tra Mohamed Salah e il suo passato. L'esterno egiziano in estate è tornato in Premier League e una delle motivazioni principali di questo suo desiderio è stato il fallimento Bues con Mourinho: "Sapevo dal primo giorno di voler fare qualcosa di diverso, di speciale. Sono stato al Chelsea, non ho avuto la mia possibilità e poi sono tornato. Volevo dimostrare a tutti il mio calcio", ha raccontato a Sky Sports. Salah continua: "Non ho giocato, lo potete vedere dai numeri, ma quando ho avuto la mia possibilità ho dimostrato alla gente che si sbagliava. Nella mia testa dovevo avere successo qui, quando sono andato via dalla Premier mi sono detto che sarei tornato. Quando ne ho avuto l'occasione, l'ho fatto".
news as roma
Liverpool, Salah: “Volevo tornare in Premier a tutti i costi. Ora sono cambiato”
L'esterno egiziano: "Appena ho avuto la possibilità di tornare l'ho colta. Sono più forte"
L'esterno dei Reds si sente totalmente cambiato rispetto alle altre sue esperienze: "Potete vedere la differenza in me tra ora e un anno o due anni fa. Ogni anno, ogni giorno e ogni mese ho provato a migliorarmi. Ho sempre cercato di vedere i miei punti deboli e lavorarci per essere migliore come persone e giocatore, tutto. Potete vedere anche come sia diverso il mio fisico, la mia capacità realizzativa, mi sono più a mio agio sul campo e voglio migliorare ogni giorno".
L'ex Roma si concentra sull'annata che sta vivendo: "Sto facendo una grande stagione, con la squadra, lottando per stare in cima. Non posso dimenticare quello che mi dà la squadra, come giochiamo, come mi aiutano dentro e fuori dal campo.Scarpa d'oro? Nelle ultime partite i giocatori mi stanno aiutando molto a segnare, perché sanno che sono in corsa per questo premio. Alla fine è un riconoscimento individuale, ma aiuta anche la squadra a fare punti. Il modo in cui giochiamo è molto bello e lo si può vedere dalla felicità dei tifosi. Questo mi fa sentire bene, loro vogliono che io vinca qualcosa. Sto giocando per questo. All'inizio era la stessa cosa, ma era qualcosa che facevo per la squadra. Prima però ero dietro Kane e magari, quando avevo un'occasione, la passavo anche a Firmino. Gioco a calcio non solo per me stesso. Fornisco assist, creo occasioni, non posso dimenticare la mia posizione. Gioco ancora esterno, non da numero 9. Gioco per la squadra e tutti lo possono vedere. Sto facendo una grande stagione e ci sono ancora della partite. Per tutti la cosa più importante è giocare bene e segnare per la squadra. Sono felice in questa città, per la squadra ma anche per me. Significa molto".
© RIPRODUZIONE RISERVATA