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Litigi e incomprensioni. Buffon-Juve, è rottura

Contrordine: Buffon non ha nessun tipo di problema alla schiena. E la febbre che lo ha messo fuori uso domenica a Roma è passata 24 ore dopo, lunedì.

Redazione

Contrordine: Buffon non ha nessun tipo di problema alla schiena. E la febbre che lo ha messo fuori uso domenica a Roma è passata 24 ore dopo, lunedì.

Ma allora perché ancora oggi, per il quarto giorno consecutivo, il portiere ha lavorato a parte, in palestra, per poi fare una rapida comparsata in campo a fine seduta? Perché durante il weekend romano ha litigato con la società, e nella fattispecie con il presidente Andrea Agnelli. Situazione aggravata dalle poco amichevoli dichiarazioni a caldo rilasciate da Storari ("Solo un cieco non vedrebbe cosa sto facendo"), con mancata censura del club e successivo travaso di bile per SuperGigi. Vicenda comprensibilmente insabbiata dalla società che ha diffuso comunicati piuttosto stringati, per non dire ermetici, e quasi fuorvianti. L'esclusione di Buffon non è dovuta a motivi tecnici assoluti, perché Delneri, nell'immediato postpartita di Roma, ha ribadito la titolarità del numero 1 bianconero: "Vedo tutto, non sono cieco, ma Storari ha davanti un campione del mondo". SuperGigi, di fatto, è fuori rosa dall'inizio della settimana per motivi che si potrebbero anche definire disciplinari. IERI MAROTTA, OGGI MARTINA - Un suo incontro ieri con il dg Marotta è servito a rompere il gelo che per certi versi ha riportato tutti ai primi mesi della stagione, quando il portierone girava alla larga del mondo-Juve, disertava l'Olimpico e Vinovo, anche nel giorno della foto di squadra. Con il dg bianconero è stato inoltre fissato per martedì prossimo il suo ritorno in gruppo. Rientro che, per evitare che la vicenda si gonfi ulteriormente, potrebbe essere anticipato a domani, come ha rivelato il procuratore di Buffon, Silvano Martina, presente stamani allo Juve Center per affrontare la situazione spinosa. L'agente ha spiegato che Buffon avrebbe preso una botta al costato sinistro giocando in Nazionale - tesi comunque mai suffragata dal club -, senza però smentire il malumore del suo assistito: "Gigi è incavolato? Sì e no, sapete come è fatto, a lui tutto passa in fretta". Insomma, la trama del thriller è piuttosto contorta, tra tesi e antitesi, acciacchi e bisticci. Di certo, però, il finale pare già scritto: dopo dieci anni il film in bianconero di Buffon sembra davvero ai titoli di coda.

FONTE repubblica.it