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L’Inter anti-Roma: col dubbio Lukaku, Conte punta su Sanchez e Lautaro

Getty Images

Il punto sui prossimi avversari della squadra giallorossa

Redazione

Dopo aver fatto bottino pieno con Parma, Brescia e Verona, la Roma è attesa dall'impegno casalingo contro l'Inter. I nerazzurri, grazie agli ultimi due successi e al rendimento balbettante della Juventus, vedono la capolista lontana sei punti e sperano in una rimonta che avrebbe dell'incredibile. Per credere nel sorpasso gli uomini di Conte dovranno vincere all'Olimpico, ma di fronte avranno una Roma ancora in lotta per un posto in Europa League. L'incontro non sarà facile per nessuna delle due squadre, entrambe hanno ancora motivazioni per lottare e guadagnare ogni punto a disposizione. Occhio però ai numeri dell'Inter: 21 vittorie in campionato, 72 gol fatti (secondo miglior attacco dietro all'irraggiungibile Atalanta) e 34 gol subiti (da mercoledì è la miglior difesa del campionato). Quattordici lunghezze separano le due formazioni: la Roma spera che da domenica notte diventino undici.

La probabile formazione dell'Inter

Sensi e Vecino sono gli indisponibili di Conte, che spera invece di recuperare Lukaku e Barella almeno per la panchina. L'attaccante belga e l'ex centrocampista del Cagliari, entrambi ai box per problemi muscolari, dovrebbero far parte della lista dei convocati per la partita dell'Olimpico. La loro presenza in campo è in dubbio: più probabile l'impiego di Sanchez ed Eriksen, come accaduto nello 0-4 rifilato alla Spal. Rispetto all'incontro di Ferrara, de Vrij tornerà al centro della difesa al posto di Ranocchia, mentre Ashley Young sostituirà Biraghi. Sulla fascia destra resta favorito Candreva, ma Moses scalpita.

Probabile formazione Inter (3-4-1-2): Handanovic; Skriniar, de Vrij, Bastoni; Candreva, Gagliardini, Brozovic, Young; Eriksen; Sanchez, Lautaro.

Come gioca l'Inter

Nell'arco di questa stagione si è parlato tantissimo del gioco dell'Inter. Vuoi per il ritorno in Serie A di Conte dopo cinque anni d'assenza, vuoi per la querelle riguardo al contropiede tra il tecnico salentino e Fabio Capello che a inizio 2020 aveva acceso il salotto di Sky. A cinque giornate dal termine del campionato, possiamo dire che quello interista è un gioco molto verticale, che punta sì su ripartenze e inserimenti negli spazi, ma pure su pressing alto e impostazione da dietro. Non proprio il classico catenaccio: i nerazzurri hanno il 53% medio di possesso palla e l'85,1% di passaggi riusciti (dati poco superiori alla Roma: 52,3% e 84,4%). L'impronta di Conte è ormai ampiamente riconoscibile, e a farne le spese è stato anche Eriksen. Il talento danese, abituato a un ritmo di gioco più basso, non ha brillato nei suoi primi mesi italiani, complici pure le diverse esclusioni dall'undici titolare. Per inserire l'ex Tottenham nel suo contesto tattico, l'allenatore ha deciso di alternare il 3-5-2 al 3-4-1-2 che probabilmente vedremo contro la Roma: con l'inversione del triangolo di centrocampo, a Brozovic viene chiesto un maggior lavoro in fase di copertura, mentre Eriksen è messo nelle condizioni di lanciare le punte. A proposito della coppia d'attacco, se con Lautaro Martinez giocherà Sanchez, e non Lukaku, si alzerà il tasso tecnico del reparto offensivo. L'ex Udinese è in grande spolvero, avendo realizzato 2 reti e 6 assist dalla ripresa del campionato. Viceversa, un po' sottotono sembra essere Lautaro, che contro il Torino è tornato a esultare dopo cinque partite. Attenzione, infine, anche ai calci piazzati, grazie ai quali l'Inter ha segnato ben 14 gol.