L'elenco dei convocati di Gian Piero Gasperini per Juventus-Roma presenta una piacevole sorpresa: la prima chiamata ufficiale di Jacopo Mirra con i "grandi". Il difensore classe 2006, capitano della Primavera giallorossa, si appresta a vivere la sua prima esperienza in prima squadra nell'importante trasferta di domani sera allo Stadium. Ma è davvero la prima volta per il 19enne romano e romanista? In realtà no, visto che Mirra ha anche già esordito con la maglia della squadra della sua città e del suo cuore il 31 maggio 2024 a Perth, nell'amichevole di fine stagione contro il Milan: il difensore classe 2006 subentrò a Ndicka al 37' e oggi, proprio grazie all'assenza del centrale ivoriano causa Coppa d'Africa, si è guadagnato la chiamata da parte di Gasp.

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L’esordio a Perth e lo sviluppo tardivo, ora la chiamata di Gasp: ecco chi è Mirra
A Trigoria da quando ha 9 anni, l'anno scorso è stato spesso infortunato e ora indossa la fascia
—Jacopo Mirra, 19 anni compiuti lo scorso 10 luglio, varca i cancelli di Trigoria ormai da 10 anni. "Ho vissuto più della metà della mia vita qui dentro. Prima della Roma ricordo poco perché avevo 9 anni, è tutto", ha raccontato lui stesso nel podcast del club giallorosso "Dreaming Roma". E non è un caso che il suo sogno nel cassetto sia il seguente: "Vincere il Mondiale e lo scudetto con la Roma, come ogni bambino. Sono contentissimo, è bellissimo vestire la maglia della tua squadra del cuore. Spero di fare tutta la carriera qui a Roma. Sono felicissimo di essere arrivato all'ultimo anno di Primavera da capitano dopo 11 anni qui dentro". Già perché il 19enne, dopo l'amichevole a Perth nel 2024, ha vissuto un anno tra sfortune e guai fisici: "L'anno scorso è stato complicato. Ho avuto uno sviluppo tardivo e dei problemi al flessore. È stato un periodo buio, ma lì ho capito di essere un ragazzo che vede il bicchiere sempre mezzo pieno. Ora vengo molto prima agli allenamenti e lavoro su macchinari specifici che ha solo la prima squadra", ha confessato. Questo sarà il suo ultimo anno in Primavera e ha l'onore (e l'onere) di indossarne la fascia da capitano: "Un onore, la fascia porta responsabilità. Sono orgogliosissimo da romano e romanista di indossarla". Ma c'è anche un rimpianto nella sua decade a Trigoria: "La finale U18 col Genoa che abbiamo perso, eravamo un gruppo vincente".
Leadership, tecnica e qualità: ecco la prima chiamata di Gasperini e il desiderato salto tra i grandi
—E ora, finalmente, il tanto agognato salto tra i big per il giovane ma promettente difensore centrale giallorosso: "Mi sento impaziente, curioso di confrontarmi con il calcio dei grandi - aveva dichiarato pochi giorni fa-, penso di essere sempre stato maturo anche da piccolo. Mi sento maturo anche negli atteggiamenti extra campo come nell'andare a dormire presto la sera, il recupero a casa e altro". Le qualità e la leadership non sono in discussione, essendo uno dei pilastri della squadra di Guidi: "Mi reputo veloce e con buona tecnica. Devo migliorare però in tutti gli ambiti. Devo migliorare nell'uno contro uno e la marcatura sull’uomo. Devo mettere un po' più di cattiveria. Il difensore non deve solo saper difendere ma deve anche far partire l'azione in modo pulito. Deve saper far arrivare la palla agli attaccanti". E ora, dopo la prima chiamata in prima squadra, Mirra avrà la chance di continuare a mettersi in luce agli occhi di Gasp, che di giovani in carriera e soprattutto nel suo impero novennale all'Atalanta ne ha lanciati a iosa.
Marcello Spaziani
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