(repubblica.it - F.Bianchi) Lega di serie A fra cause per risarcimento danni mentre la diplomazia è al lavoro: venerdì un consiglio dopo l'assemblea che ha spaccato in due le società.
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Lega Serie A: anche Camiglieri e Rosella Sensi in lotta per il posto di comando
(repubblica.it – F.Bianchi) Lega di serie A fra cause per risarcimento danni mentre la diplomazia è al lavoro: venerdì un consiglio dopo l’assemblea che ha spaccato in due le società.
Da una parte le cinque grandi (le due milanesi, Roma, Juventus e Napoli). Dall'altra le altre 15, con Claudio Lotito leader della rivolta: oggi come oggi comandano le cosidette medio-piccole. Motivo del contendere, i soldi del bacino d'utenza. Si litiga sui tifosi-simpatizzanti: Lazio, Fiorentina e c. vogliono 4-6 milioni in più a testa, da togliere a Juve e c.
Le grandi replicano: noi produciamo il 75-80% delle risorse della serie A, noi abbiamo il 75% dei tifosi... Tutto fermo. Per ora. Manca un mediatore che abbia carisma: in tanti si aspettavano venerdì che il presidente Maurizio Beretta, passato a UniCredit (che ha il 40% della Roma), desse le dimissioni. Niente da fare, non ci pensa nemmeno. Anni fa si discuteva del conflitto di interessi di Adriano Galliani, presidente di Lega e a. d. del Milan. Robetta in confronto a quello di Beretta. Galliani in Lega ci andava e lavorava sodo per il calcio. Un comportamento molto strano, quello di Beretta: sino a quando può durare? Ricordiamo che se lasciasse, come logico, il timone sarebbe preso, in attesa di elezioni, dal vicepresidente vicario, Rosella Sensi, in corsa pure lei per la presidenza (insieme con Franco Carraro e Tullio Camiglieri).
Ma se si votasse adesso vincerebbe l'avvocato dell'Udinese, Stefano Campoccia. Vincerebbero i rivoltosi. La Lega, al momento, non è da commissariare: funziona. Male ma funziona.
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