No al calendario, sì a Lotito. La data di Lazio-Roma è stata ufficialmente posticipata: da domenica 24 alle 15, a lunedì 25 alle ore 18. La Lega acconsente alla richiesta del patron biancoceleste, che aveva trovato d'accordo anche il tecnico Pioli, e la stracittadina valida per la qualificazione diretta in Champions League si giocherà oltre 24 ore dopo quanto inizialmente previsto. Il tutto affinchè la Lazio abbia un giorno di più (quattro anziché tre) per preparare la fatidicagara, dopo aver disputato la finale di Coppa Italia contro la Juventus in programma mercoledì all'Olimpico. Ovvero nello stesso impianto dove si disputerà il derby. Non è dunque una motivazione legata alla logistica e ad eventuali trasferte che ha mosso la società biancoceleste a chiedere il posticipo. "Da oggi quando giochiamo le partite lo decide la Lega - il commento del dg giallorosso Mauro Baldissoni - credo di non aver letto una motivazione. Che vi devo dire, voi conoscete le regole del calcio. Potrei dire che ci sono anche gli interessi di un campionato di Serie A che deve essere venduto in maniera corretta soprattutto all’estero per attrarre interesse e spostare la partita più importante del prossimo turno di campionato non soddisfa questo interesse. Vorrei dire che esiste l’interesse di chi ha investito nel calcio e nei diritti televisivi, per voi dall’Italia e per altri all’estero che probabilmente non se la vedranno".
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La Lega dice sì a Lotito: derby rinviato a lunedì. La Juve tenta Nainggolan
Il posticipo della discordia. Previsto rimborso per chi non potrà andare allo stadio lunedì. Tifosi della Roma arrabbiati, ma non disperati: "Una vittoria sarà ancora più dolce". Nainggolan: tra la Roma e il Cagliari c'è la Juve. "Sto...
Oltre gli interessi di club, televisioni e mercati esteri però ci sono anche quelli di chi non potrà più assistere dal vivo al match. La reazione dei tifosi è infatti mossa da un forte disappunto a riguardo e consapevole del fatto che nell'ambito di queste decisioni non hanno alcuna voce in capitolo. "Potrebbe esistere l’interesse di chi ha comprato il biglietto e che, invece, non potrà partecipare alla partita il lunedì - ha dichiarato ancora Baldissoni - Esiste, magari, l’interesse di una città a non vivere più su un quadrante per tutta una serie di motivi. Il calcio si è sempre giocato di mercoledì le coppe e di domenica il campionato senza che nessuno si sia mai lamentato e la Juventus gioca mercoledì e rigioca sabato". In questa stagione la Roma in tre occasioni ha giocato il mercoledì (impegno di Champions League) e poi la domenica seguente (in campionato); e per due volte, invece, ha disputato una gara di Europa League il giovedì ed è riscesa in campo la domenica successiva. Inoltre, una delle due partite ravvicinate è sempre stata giocata in trasferta.
ORDINE PUBBLICO - Sullo spostamento di questa partita da massima allerta è intervenuto anche Franco Gabrielli, prefetto di Roma, che ha tenuto a specificare: "E' una decisione della Lega e non del prefetto di Roma. L'unica interlocuzione che c'è stata con il prefetto di Roma e le forze dell'ordine ha riguardato l'orario d'inizio della partita: è stata ribadita l'indicazione che i derby si giochino in orario diurno, come previsto fin dall'inizio del campionato dall'Osservatorio nazionale sulla sicurezza delle manifestazioni sportive". Il sindaco Ignazio Marino si è detto per nulla preoccupato dallo slittamento del derby al lunedì: "C’è un lavoro quotidiano su tutte le aree strategiche che coinvolgono la mobilità, la viabilità e le strategie per la sicurezza della città. Con il prefetto Gabrielli - ha dichiarato il primo cittadino - stiamo lavorando molto bene e non ho nessuna preoccupazione".
NAINGGOLAN: "VOGLIO RESTARE". MA LA JUVE NON MOLLA IL BELGA - “La mia volontà la sanno tutti, sto dando ancora al massimo, sto dimostrando di voler rimanere qua in giallorosso”. Parola di Radja Nainggolan,eletto migliore in campo di Roma-Udinese, nel post gara di ieri. Autore della rete che ha rimesso in pari la situazione, il Ninja ha ribadito la sua voglia di restare in giallorosso. La sua situazione contrattuale è nota: metà della Roma, metà del Cagliari (squadra finita in Serie B da questo turno di campionato). Il club sardo certamente ha bisogno di entrate per puntare alla promozione immediata, come ha reso noto il presidente Giulini. Dall'ultimo incontro tra il ds giallorosso Sabatini e Marroccu, il gap tra le due società sarebbe di tre milioni. Il Cagliari non scende al di sotto della richiesta di 15 milioni, dunque la trattativa si prolunga. E la situazione ancora non si è risolta anche a causa dell'interesse di diversi club sul centrocampista belga. Ora è entrata a gamba tesa la Juventus che avrebbe intenzione di offrire al giocatore un contratto da 3,7 milioni di euro a stagione, e al Cagliari i 15 milioni che chiede.
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