(repubblica.it - F.Bianchi) Lega di serie A, cercansi presidente. Il tempo di Maurizio Beretta ormai è scaduto.
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Lega di A: Rosella Sensi chiede di eleggere il presidente…
(repubblica.it – F.Bianchi) Lega di serie A, cercansi presidente. Il tempo di Maurizio Beretta ormai è scaduto.
Il manager romano da tempo ha assunto un importante incarico all'UniCredit, la banca che è proprietaria del 40% della Roma, almeno per ora. Una posizione in chiaro conflitto d'interesse, anche se finora tutto questo è passato in second'ordine. I venti club infatti sono spaccati in due, come noto, per la questione dei diritti tv, quell'accordo sul bacino d'utenza che è impossibile da trovare.
I cinque club più importanti, e che producono il 75% delle risorse (le due milanesi, la Juve, la Roma e il Napoli), sono in aperto conflitto con le quindici medio-piccole (e alcune tanto piccole non sono...) che, oggi come oggi, hanno la netta maggioranza.
Martedì prossimo il consiglio di Lega darà il via libera alla delibera che assegna a tre agenzie, scelte dalle 15 "ribelli", lo studio sui tifosi-simpatizzanti-sostenitori, eccetera. Le cinque grandi si ribelleranno e sono pronte, dopo la prima sconfitta, ad andare sino al Tar del Lazio. Ma intanto martedì verrà portato, per la prima volta, sul tavolo della Lega il caso-presidente, in attesa dell'assemblea straordinaria del 16 maggio.
E' stata Rosella Sensi, che della Lega è vicepresidente vicario, a fare mettere all'ordine del consiglio, spaccato in due (cinque contro cinque!), proprio l'elezione del futuro presidente. Il motivo è semplice: la figlia di Franco Sensi cerca di affrettare i tempi, visto che punta dritto alla poltrona di Beretta. Ha chiesto un sostegno politico a Gianni Letta e ha pronto un piano d'attacco, insieme al suo consulente, Enrico Bendoni.
Ultimamente, Rosella Sensi è stata molto presente a Milano, cosa che in passato non era sempre successa. Si sa inoltre che ha ottimi rapporti con Adriano Galliani, ma si sa anche che altri presidenti (fra questi Claudio Lotito e Andrea Agnelli ) preferiscono una diversa soluzione. Resta quindi in corsa come traghettatore anche Franco Carraro, l'ex presidente (di Lega Calcio, Figc, Coni, eccetera).
Che è stato molto chiaro: accetta solo se c'è pieno consenso di tutti i presidenti, quantomeno di una larghissima maggioranza. Massimo Moratti tempo fa era nettamente contrario, ricordando i tempi di Calciopoli: ma ora pare proprio si sia molto "ammorbidito".
Un altro candidato è il manager Tullio Camiglieri, ex Sky ed esperto quindi di diritti tv: ma essendo il portavoce di Thomas DiBedenetto, almeno per alcune materie, potrebbe restare a lavorare con la "nuova" Roma. Almeno per ora, fra un anno chissà.
I giochi in Lega sono molto aperti: per il presidente si dovrà aspettare la fine del campionato. Prima c'è da litigare sui duecento milioni dei diritti tv.
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