Lega di A: Carraro fa paura. In corsa anche Camiglieri. E se restasse Beretta?

(repubblica.it - F.Bianchi) Lega di serie A: ora che ritorna il campionato, si guarda al futuro. Lo sciopero dei calciatori (o dei presidenti?) ha lasciato non poche scorie.

Tempo fa, il n.1 Maurizio Beretta ci disse: "Quando andrò via? Quando la situazione sarà più tranquilla...". Ora lo è, almeno teoricamente: ma lui di andarsene non ha alcuna intenzione e nessuno (tranne Cellino, isolato per ora) chiede la sua testa. A difenderlo, ovviamente, il suo amico e primo "sponsor" Claudio Lotito, ma anche Galliani, De Laurentiis ed altri. C'è perplessità, è vero, per il doppio ruolo di Beretta (n1. della Lega di A e top manager di UniCredit): la Banca ha il 40 per cento della Roma. Lo stesso Gianni Petrucci è apparso più che dubbioso ultimamente. Ma in Italia, si sa, il conflitto d'interesse interessa poco o nulla (ci sono casi eclatanti, no?). In realtà, il vero problema è che Beretta è molto assorbito col lavoro con la Banca per potersi occupare, con continuità, della Lega Calcio. Che succederà allora? I venti presidenti di A dovranno mettersi d'accordo: possono puntare su un manager (in corsa Tullio Camiglieri, ex Sky), un traghettatore di lungo corso e di grande esperienza (Franco Carraro) oppure lasciare tutto com'è.

D'altronde, col nuovo regolamento di Lega, conta soprattutto l'assemblea: il consiglio si riunisce raramente e il presidente, beh, non ha più quel peso che hanno avuto in passato Antonio Matarrese e lo stesso Carraro. Ora i presidenti si scannano fra loro (a volte volano anche cazzotti...) senza un leader che possa guidarli e impedire loro eccessi sgradevoli. Franco Carraro però fa paura: timori in Figc sulla sua figura fortemente carismatica e sul suo attivismo degli ultimi tempi mentre c'è spaccatura in Lega anche fra i presidenti. Un manager (Camiglieri, appunto) potrebbe oscurare invece il protagonismo di qualche presidente (quelli che Gianni Petrucci definisce, con una immagine azzeccata, i "fenomeni..."). Si potrebbe anche scegliere un presidente-notaio (magari il commercialista Simonelli, già apprezzato in Lega) ma l'ipotesi più probabile al momento, è che Beretta resti al suo posto. Con due mega-stipendi. Complimenti.