(Redazione ForzaRoma.info) Una prestazione orribile, inguardabile, umiliante. La Roma esce a pezzi dopo la pesante sconfitta subita dal Lecce per 4-2. Tutti bocciati, non si salva nessuno.
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Lecce-Roma 4-2, le PAGELLE dei quotidiani: tutti bocciati!
(Redazione ForzaRoma.info) Una prestazione orribile, inguardabile, umiliante. La Roma esce a pezzi dopo la pesante sconfitta subita dal Lecce per 4-2. Tutti bocciati, non si salva nessuno.
IL MESSAGGERO a cura di M.FERRETTI
STEKELENBURG 4 Muriel-gol lo dribbla in velocità con facilità, Di Michele-gol non gli dà modo di intervenire, in ritardo su secondo gol di Muriel. Altri quattro gol sul groppone. E il Lecce, a guardar bene, ha tirato soltanto quattro volte... ROSI 4 C’è ma non si vede, lì a destra. In fase difensiva non dà nulla, in quella offensiva ancora di meno. Non presentabile. Continua a fallire sistematicamente tutte le opportunità che Luis gli offre. KJAER 4 Soffre tremendamente la velocità e gli inserimenti di Muriel, tiene tutti in gioco nell’azione del gol di Di Michele. La seconda parte della sua prestazione, meno disastrosa, conta poco. HEINZE 4 Lento e impacciato contro Muriel, non dà mai adeguata copertura centrale al reparto. E fa un rigore stupido sullo stesso Muriel. Il peggiore, lì dietro. JOSÈ ANGEL 4 Ammonito dopo meno di quattro minuti, fa tutte cose sbagliate al momento sbagliato. Impresentabile. Non si riesce a capire cosa gli passi per la testa quando si trova al limite dell’area avversaria. Un errore dietro l’altro. GAGO 4 Primo tempo disastroso, fatto di tanti piccoli errori in fila senza alcuno spunto decente per la fase offensiva. Secondo tempo in linea con tutte le cose brutte della prima frazione. Un netto passo indietro, rispetto al recente passato. DE ROSSI 4 Gago e Marquinho non gli danno uno straccio di aiuto, lui sembra predicare spesso nel deserto. E a non far argine, lì davanti alla linea difensiva. Finisce con l’affogare con tutta la squadra. MARQUINHO 4 Disastroso quando entra in possesso di palla, gioca più per il Lecce che per la Roma. Macchinoso, lento. Troppo prevedibile. Tutta un’altra persona rispetto alla partita contro il Novara. LAMELA 4,5 Un po’ troppa puzza sotto il naso e contributo nullo alla fase offensiva della Roma. Il gol su punizione è bellissimo, ma inutile. Mezzo voto in più, però. OSVALDO 4 Giostra da punta centrale, anche se spesso si scambia di posizione con i compagni di reparto: sembra pesantissimo, di sicuro è fuori dal gioco (gioco?). Ha due occasioni, tira sempre addosso a Benassi. Troppa, eccessiva sufficienza. BOJAN 4,5 Parte a sinistra, si trova spesso al centro o a destra. E’ suo l’unico tiro della Roma nel primo tempo. Il gol in prossimità dello scadere vale solo per le statistiche. Mezzo voto in più, però.
GAZZETTA DELLO SPORT a cura di G.CALVI
STEKELENBURG 5 Sorpreso soprattutto da Muriel, riesce a fare poco. ROSI 5 Spinge male. E non graffia in marcatura. KJAER 5 Barcolla in una difesa che va alla deriva. E perde tutti i duelli con Muriel. HEINZE 4,5 Fuori tempo nelle chiusure, spiana la strada agli avversari. JOSE' ANGEL 4,5 Perde il confronto con Cuadrado e non si propone. GAGO 5 Subisce la fisicità di Delvecchio. E, quando reagisce, ormai è troppo tardi. DE ROSSI 5 Andamento lento, mai un guizzo, mai un lancio importante. Sembra rassegnato a vivere una giornataccia. MARQUINHO 5 A parte due conclusioni, se la spassa quasi da anonima comparsa. LAMELA 5,5 Pur nel grigiore, almeno pennella una punizione perfetta. OSVALDO 5 Benassi è bravo ma su tre palle-gol dovrebbe essere più spietato e fare centro. BOJAN 5,5 Reattivo, impegna Oddo e segna con una precisa voleè. All. LUIS ENRIQUE 4,5 Sarebbe da «non pervenuto», stando al suo atteggiamento distaccato in panchina. Se lui ha carattere, non ha saputo trasmetterlo ai suoi giocatori...
CORRIERE DELLO SPORT a cura di A.GHIACCI
LAMELA 5,5 Primo tempo impalpabile. Qualcosa di più nella ripresa, con l’assist per il gol di Bojan e la punizione-gioiello che porta a tre i suoi gol in campionato. Comunque da trequartista combina assai poco.
BOJAN 5,5 Si danna l’anima ma è troppo leggero. Dribbling a volte fini a se stessi, poi un paio di buone conclusioni verso Benassi. Nel secondo tempo segna il primo gol della Roma facendosi trovare pronto. Tra lo squallore romanista, almeno emerge un po’.
ROSI 5 L’impegno non manca, ma non è mai incisivo. Troppo spesso è anche impreciso. Nel primo tempo inizia con due buone chiusure poi però è inghiottito dal nulla generale. Nella ripresa prova un paio di affondi ma si perde sempre all’ultimo.
JOSE’ ANGEL 5 Confusionario e poco attento. Non dà mai l’impressione di poter combinare qualcosa di buono. Sporca di testa il pallone su cui Muriel si invola per poi guadagnare il rigore. Un altro passo indietro dopo un paio di prove incoraggianti. Scarsa sicurezza. In fase offensiva spinge poco e male.
KJAER 5 la difesa è questa lui può fare poco. Non è il peggiore del reparto ma non è mai autoritario. Si spinge avanti sui calci piazzati ma non trova il tempo giusto per inserirsi.
STEKELENBURG 5 Tre tiri del Lecce e quattro gol incassati. Inizia con un’uscita in cui toglie la mano all’ultimo senza un perché e il pallone passa tutta l’area romanista. Chiude con il gol del 3-0 preso da trenta metri senza dare l’impressione di fare tutto il possibile. Infine è spiazzato da Di Michele sul rigore.
MARQUINHO 5 Non aggiunge nulla alla causa. Partecipa poco attivamente alla manovra e finisce risucchiato dal centrocampo leccese.<
DE ROSSI 4,5 Ci prova, ma non è lui. Lento e leggero come poche altre volte. Prova a dare geometrie alla squadra ma il passo non è quello di sempre. Alla fine perde il confronto con i dirimpettai di casa.
OSVALDO 4,5 Nel primo tempo non si vede praticamente mai e da un attaccante come lui ci si aspetta molto di più. Qualcosina nella ripresa, con un paio di conclusioni ma non incide come dovrebbe.
GAGO 4,5 Sbaglia tantissimo e non garantisce copertura. Sembra essere in confusione, non riuscendo a garantire un buon contributo. Una delle sue peggiori partite italiane.
LUIS ENRIQUE 4 Alla vigilia aveva chiesto una prova fatta di grinta e orgoglio ma la Roma affonda presto. Il gioco non c’è e la squadra non dà mai l’impressione di crederci. Perde nettamente il confronto con Cosmi incassando la quattordicesima sconfitta stagionale, una delle più pesanti.
HEINZE 4 Non azzecca né movimenti né tempi delle entrate. Quando il pallone è dalle sue parti c’è sempre da aver paura. Commette il fallo da rigore su Muriel. Per lui un pomeriggio da dimenticare. Mezzo voto in più per l’ammissione di responsabilità a fine partite, quando si prende la colpa.
IL ROMANISTA a cura di D.GIANNINI
STEKELENBURG 4 Quattro gol incassati, con qualche colpa sul pur bellissimo tiro del 3-0 di Muriel, una uscita a farfalle dopo una manciata di minuti sulla quale lo salva Rosi.Ma la cosa più brutta per i romanisti è stata la sensazione di essere tornati indietro alle passate stagioni e di avere di nuovo un portiere che non ti aggiunge nulla. Che non fa la differenza. Stek ha dimostrato di essere diverso, di essere un valore aggiunto. Ieri no.
ROSI 4 Una bella chiusura di testa su una mezza papera di Stekelenburg. Poi più nulla. Non uno spunto, non una discesa degna di tal nome. E dire che, dopo essere rimasto un po’ a riposo, ci si aspettava che volesse spaccare il mondo. E invece ha prolungato il riposo in quel di Lecce.
KJAER 4 Male, come tutta la difesa.Anche se, magra consolazione, non è stato neppure il peggiore. Ma così non si va in paradiso, non si va in Europa, non si va da nessuna parte. E la rabbia aumenta quando piazza l’unico intervento degno di tal nome della partita, a inizio secondo tempo, mettendo giù l’avversario con una spallata.Ma per i restanti 90 minuti quel fisico possente a che gli è servito?
HEINZE 4- Il primo gol ce l’ha sulla coscienza. Perché, se è vero che è tutta la difesa a sbagliare il fuorigioco, lui sbaglia doppiamente. Perché Muriel lo aveva davanti e più di tutti aveva chiaro che fare il fuorigioco lì era una follia, un suicidio. Un harakiri, come quell’intervento senza senso da rigore. Che sotterra una partita già chiusa.
JOSE’ ANGEL 4 Ammonito dopo una manciata di minuti per una entrata fuori tempo. Per un istante pensi che possa essere il preludio ad una partita per lo meno grintosa e invece ti rendi subito conto che non è così. Il giallo resta, la grinta finisce lì e torna il solito Cote, quello di quasi sempre: molle, insicuro e praticamente mai incisivo.
GAGO 4 Non pervenuto. Si arrabbia quando viene saltato per l’ennesima volta. Si arrabbia pure alla fine per un fallo laterale di importanza praticamente nulla.Ma la verità è che dovrebbe prendersela soprattutto con se stesso per una prestazione sbiadita, senza personalità, in cui non riesce a fare né una fase né l’altra. Palloni recuperati pochi, filtro dietro poco, iniziative offensive praticamente niente.
DE ROSSI 4 Se persino lui, ieri per giunta capitano, non dà mai la sensazione di essere vitale, reattivo, voglioso di recuperare la partita, c’è poco da stare allegri. E la imbarazzante facilità con cui Muriel lo salta prima del terzo gol è il simbolo di un pomeriggio da incubo per tutti. Anche per lui.
MARQUINHO 4.5 Dal Novara al Lecce, in mezzo meno di una settimana e un doppio passo indietro, un passo doble ma brutto, sgraziato. Anche se non era lui a dover trascinare la squadra. Anche se nel finale prova a metterci qualcosa. Ma sul 4-0 conta poco. Anzi nulla.
LAMELA 4 Un punto in più per la punizione bellissima e inutilissima che mette all’incrocio. Prima, cioè per 90 minuti, era stato semplicemente assente. Tanto da chiedersi di tanto in tanto se fosse ancora in campo. Con quella di ieri ha messo insieme la 27esima presenza consecutiva. Dall’esordio ad oggi le ha giocate tutte.Ma quella di ieri sarebbe stato meglio se non l’avesse giocata e forse non lo ha fatto.
BOJAN 5.5 Il più determinato (pensa un po’). E’ l’unico che sul finire del primo tempo prova a cambiare le sorti di una giornata nata male e che stava per finire peggio. Nel giro di un minuto piazza un quasi assist e un tiro su cui Benassi fa un miracolo. Nel finale pure il gol.Verrebbe da dire che è l’unica nota positiva della giornata. Ma nella giornata di ieri non c’è nessuna nota positiva.
OSVALDO 4 Altro che bis della rovesciata dell’andata. Stavolta l’arbitro e i guardalinee non gli tolgono nulla. Non ce ne era bisogno, perché si era già tolto tutto da solo con una prestazione insignificante finché c’era partita. E con una serie di occasioni sciupate quando ormai c’era ben poco da illudersi.
LUIS ENRIQUE 4 Più la Roma giocava male e più lui rimaneva lì immobile e più i tifosi romanisti si deprimevano. Uno, due, tre, quattro gol, nessuna reazione. Sempre fermo, quasi rassegnato. Come se non potesse farci nulla.Ma se non lui, allora chi?
IL TEMPO a cura di A.AUSTINI
Stekelenburg 5 Non fa una parata e becca altri quattro gol. Impossibile fermare Muriel e impedire a Di Michele di raddoppiare, ha parecchie responsabilità, invece, sul 3-0: si butta in ritardo, come se non si aspettasse il tiro di Muriel.
Rosi 5 Dalla sua parte il Lecce combina poco, avrebbe spazio per attaccare ma non lo sfrutta mai. Una presenza, la sua, sostanzialmente inutile.
Kjaer 5 Il meno peggio di una difesa alle corde, ma troppo molle anche lui, vedi l'azione del secondo gol: si fa tirare via da Delvecchio e neanche protesta. Non chiude su Muriel a inizio ripresa e arriva il 3-0.
Josè Angel 5 Ha di fronte l'indemoniato Cuadrado e riesce solo a limitare i danni senza mai provare a rispondere.
Marquinho 5 Aggiunge un briciolo di vitalità in un centrocampo spento e rassegnato a subire gli avversari. Sta in partita dall'inizio alla fine, ma non è preciso né fortunato nelle conclusioni e alla fine raccoglie pochissimo anche lui.
De Rossi 4 La sintesi del suo momento è nella facilità con cui Muriel lo lascia sul posto e va a segnare il 3-0. Non riesce mai a proteggere la difesa, sbaglia lancie e appoggi.
Gago 4 Presenza impalpabile a centrocampo. Gioca senza ritmo, precisione e anima.
Lamela 4.5 Largo a destra, non si vede mai. A tratti irritante per quanto si estranei dalla partita, ci entra solo con la bella ma inutile punizione del 4-2.
Osvaldo 4 Centravanti fantasma. Molle dall'inizio alla fine, per questo sbaglia anche due gol a tu per tu con Benassi.
Luis Enrique 5 Senza Totti prova a cambiare la Roma: Osvaldo va al centro, Lamela e Bojan giocano da ali. Ma i suoi progetti sono distrutti in partenza dall'atteggiamento della squadra: preso l'1-0 si arrende subito anche lui. Decide di non fare cambi per la prima volta nella stagione dando un segnale forte alla squadra, ma deve prendersi una parte di responsabilità per non essere riuscito a motivare la squadra in una gara così importante.
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