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ST ANDREWS, SCOTLAND - OCTOBER 04: CEO of The Friedkin Group, Dan Freidkin, tees off on the second hole during day two of the Alfred Dunhill Links Championship 2024 at Carnoustie Golf Links on October 04, 2024 in Carnoustie, Scotland. (Photo by Richard Heathcote/Getty Images)
Dan Friedkin un americano a Roma, il giorno della proclamazio ne del Papa americano. Conoscere il Santo Padre, è un obiettivo, una volontà del specifica proprietario della Roma e del figlio Ryan, ma chissà quando sarà possibile. Ci stanno lavorando. A Trigoria ci sono molte questioni da valutare, e questo blitz, che può durare due giorni o anche qualcosa di più (l'aereo è dato in partenza domani, ma non vi sono certezze), serve proprio a questo, scrivono Alessandro Angeloni e Gianluca Lengua su Il Messaggero. Ieri è stata una giornata trigoriana, Eriedkin ha potuto respirare un'atmosfera diversa rispetto a quando sono arrivati nella Capitale l'ultima volta. Era settembre, il momento giusto - secondo loro - di liberarsi di Daniele De Rossi e di affidare la panchina della Roma a Ivan Juric. Tempi magri, di contestazione, la squadra non decollava e da lì a poco è saltata anche Lina Souloukou, la Ceo che non è stata ancora nominalmente sostituita, al suo posto si sta occupando di questioni finanziarie l'avvocato Lorenzo Vitali, AD in pectore. Dan ha avuto modo di prendere un'altra, doppia, decisione drastica: ha rimosso dai loro incarichi due dipendenti, di cui uno legato al club da oltre 17 anni, è stato direttore di produzione al canale del club, l'altra una figura centrale delle risorse umane. L'idea è di affidarsi a un dirigente, che magari è stato in passato a Trigoria con un incarico di alto livello. Staremo a vedere. Per adesso un dirigente c'è, indossa ancora una tuta da campo, si chiama Claudio Ranieri. Friedkin ha potuto ringraziare personalmente l'uomo che gli ha salvato la stagione e che potrebbe regalargli qualcosa di inaspettato, la qualificazione in Champions. Dan vuole che Claudio sia vicino alla Roma, come consigliere personale. E Ranieri ha già detto che così sarà, che farà il bene della Roma e che starà vicino al nuovo allenatore, che lui stesso, con Ghisolfi, ha suggerito. Ora bisognerà capire se prevarranno le indicazioni fornite dall'allenatore o dal ds, o se convergeranno su un nome che sta bene alla proprietà. Ranieri, come ha già spiegato, non resta se non viene ascoltato. E in questi giorni capiremo.
Il casting per il successore di Ranieri è ancora apertissimo, scrive Gianluca Piacentini su Il Corriere della Sera. Allegri e Pioli, i nomi fino a qualche giorno fa considerati tra i più probabili candidati alla panchina, non figurerebbero nella lista presentata a Friedkin da Ranieri e Ghisolfi. In lizza resterebbero profili diversi tra loro: Farioli, che a 3 giornate dal termine del campionato olandese con l'Ajax ha 4 punti di vantaggio sul Psv ma anche, nonostante le smentite, Gasperini, lunedì sera avversario dei giallorossi, e Fabregas del Como, corteggiato anche dal Bayer Leverkusen che lo ha inserito tra i papabili per il dopo Xabi Alonso. Piacciono pure Vieira e Xavi: il primo sta facendo una buona stagione alla guida del Genoa, il secondo è libero dopo l'addio al Barcellona: è stato giovedì a Roma, in occasione di un evento Fendi, ma al momento non risultano contatti diretti con il club. L'altro punto all'ordine del giorno è la questione stadio, scrive Marco Juric su La Repubblica. In Campidoglio attendono la consegna del progetto definitivo del nuovo impianto a Pietralata. L'idea a Trigoria è quella di presentare un faldone da completare in corsa, dossier dopo dossier, in attesa degli ultimi sondaggi archeologici nell'area vicino all'ospedale Sandro Pertini. Scavi che dovrebbero riprendere da lunedì, con i comitati di quartiere pronti a dare battaglia fino all'ultimo.
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