Dan Friedkin un americano a Roma, il giorno della proclamazio ne del Papa americano. Conoscere il Santo Padre, è un obiettivo, una volontà del specifica proprietario della Roma e del figlio Ryan, ma chissà quando sarà possibile. Ci stanno lavorando. A Trigoria ci sono molte questioni da valutare, e questo blitz, che può durare due giorni o anche qualcosa di più (l'aereo è dato in partenza domani, ma non vi sono certezze), serve proprio a questo, scrivono Alessandro Angeloni e Gianluca Lengua su Il Messaggero. Ieri è stata una giornata trigoriana, Eriedkin ha potuto respirare un'atmosfera diversa rispetto a quando sono arrivati nella Capitale l'ultima volta. Era settembre, il momento giusto - secondo loro - di liberarsi di Daniele De Rossi e di affidare la panchina della Roma a Ivan Juric. Tempi magri, di contestazione, la squadra non decollava e da lì a poco è saltata anche Lina Souloukou, la Ceo che non è stata ancora nominalmente sostituita, al suo posto si sta occupando di questioni finanziarie l'avvocato Lorenzo Vitali, AD in pectore. Dan ha avuto modo di prendere un'altra, doppia, decisione drastica: ha rimosso dai loro incarichi due dipendenti, di cui uno legato al club da oltre 17 anni, è stato direttore di produzione al canale del club, l'altra una figura centrale delle risorse umane. L'idea è di affidarsi a un dirigente, che magari è stato in passato a Trigoria con un incarico di alto livello. Staremo a vedere. Per adesso un dirigente c'è, indossa ancora una tuta da campo, si chiama Claudio Ranieri. Friedkin ha potuto ringraziare personalmente l'uomo che gli ha salvato la stagione e che potrebbe regalargli qualcosa di inaspettato, la qualificazione in Champions. Dan vuole che Claudio sia vicino alla Roma, come consigliere personale. E Ranieri ha già detto che così sarà, che farà il bene della Roma e che starà vicino al nuovo allenatore, che lui stesso, con Ghisolfi, ha suggerito. Ora bisognerà capire se prevarranno le indicazioni fornite dall'allenatore o dal ds, o se convergeranno su un nome che sta bene alla proprietà. Ranieri, come ha già spiegato, non resta se non viene ascoltato. E in questi giorni capiremo.


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Le scelte di Dan
Il casting per il successore di Ranieri è ancora apertissimo, scrive Gianluca Piacentini su Il Corriere della Sera. Allegri e Pioli, i nomi fino a qualche giorno fa considerati tra i più probabili candidati alla panchina, non figurerebbero nella lista presentata a Friedkin da Ranieri e Ghisolfi. In lizza resterebbero profili diversi tra loro: Farioli, che a 3 giornate dal termine del campionato olandese con l'Ajax ha 4 punti di vantaggio sul Psv ma anche, nonostante le smentite, Gasperini, lunedì sera avversario dei giallorossi, e Fabregas del Como, corteggiato anche dal Bayer Leverkusen che lo ha inserito tra i papabili per il dopo Xabi Alonso. Piacciono pure Vieira e Xavi: il primo sta facendo una buona stagione alla guida del Genoa, il secondo è libero dopo l'addio al Barcellona: è stato giovedì a Roma, in occasione di un evento Fendi, ma al momento non risultano contatti diretti con il club. L'altro punto all'ordine del giorno è la questione stadio, scrive Marco Juric su La Repubblica. In Campidoglio attendono la consegna del progetto definitivo del nuovo impianto a Pietralata. L'idea a Trigoria è quella di presentare un faldone da completare in corsa, dossier dopo dossier, in attesa degli ultimi sondaggi archeologici nell'area vicino all'ospedale Sandro Pertini. Scavi che dovrebbero riprendere da lunedì, con i comitati di quartiere pronti a dare battaglia fino all'ultimo.
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