Totti dà corsa, qualità e sostanza, De Rossi gladiatorio, Menez classe cristallina. In affanno Cassetti e Taddei. Bene anche Perrotta sempre nel vivo del gioco.
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Roma-Cagliari 3-0: le pagelle dei quotidiani
Totti dà corsa, qualità e sostanza, De Rossi gladiatorio, Menez classe cristallina. In affanno Cassetti e Taddei. Bene anche Perrotta sempre nel vivo del gioco.
IL TEMPO (pagelle a cura di Alessandro Austini)
JULIO SERGIO 6 Vola per deviare il destro a giro di Cossu. Poi ne azzeca poche, come quando non trattiene un tiro di Agostini e per poco non ci scappa la «frittata».
CASSETTI 5.5 Non è al massimo ed è meno efficace del solito quando viene puntato in velocità.
MEXES 7 Un'altra, l'ennesima partita di grande sostanza nel cuore della difesa. Puntuale nelle chiusure di testa e a palla bassa.
JUAN 6 Rischia subito di causare un altro rigore. Lascia il lavoro sporco a Mexes, fa il minimo sindacale e «buca» un paio di interventi. Riscatto parziale da attaccante: è lui a propiziare il raddoppio.
RIISE 6 Dalla sua parte il Cagliari sfonda meno. Non sfrutta come potrebbe lo spazio che gli viene lasciato.
TADDEI 6 Con la Roma in vantaggio, la sua corsa diventa fondamentale per difendere il risultato. L'avversario diretto è Nainggolan e tutti e due non si scambiano i complimenti.
DE ROSSI 7 Tra i principali artefici del successo. Piazza un paio di interventi risolutori nell'area della Roma e svolge il compito di regista con intelligenza. Va pure vicino al gol con un tiro dei suoi. Segnali confortanti.
SIMPLICIO 6.5 L'eroe del derby sembra aver trovato la posizione ideale sul centrosinistra. Battaglia con Biondini e sa ripartire.
PERROTTA 6.5 Ritrova il ruolo spallettiano in uno spartito diverso. Totti lo invita a nozze due volte ma lo scatto non sembra quello di una volta. Finisce la gara sul centrodestra e trova il gol che chiude la partita.
TOTTI 7 Ritrova il gol (ma non ancora il sorriso) e si rimette al centro del gioco. Da lui partono le trame più interessanti. Cala un po' nella ripresa ma continua a lottare e difendere palloni.
BORRIELLO 6 Prima lo ferma Agazzi, poi una bandierina sventolata per sbaglio dall'assistente.
MENEZ 7 Si piazza sulla trequarti e prova qualche «sfondamento» in velocità. Mette la ciliegina sulla torta con una giocata da fuoriclasse.
VUCINIC 6 Si tiene dentro la rabbia per l'ennesima esclusione ma ha solo un'occasione per sfogarsi segnando: ci prova alla Totti e sbaglia.
RANIERI 7 Stessa tattica del derby, stesso risultato e secondo posto agganciato. Il doppio cambio Vucinic-Menez stavolta è addirittura un lusso. È una Roma sempre più a sua immagine e somiglianza: pochi fronzoli e tanta sostanza.
IL ROMANISTA ( pagelle a cura di Daniele Giannini)
JULIO SERGIO 6 Si parte e vede arrivare una sassata di Cossu. La toglie dall’incrocio, magari la lascia un po’ lì, ma intanto la toglie. Gli arriva un altro tiro da fuori, non irresistibile, non lo blocca ma lo respinge. E il gol non arriva. Forse non è un caso, no?!
CASSETTI 6 Tutti dicono: “Alla prossima riposa, lo fanno rifiatare”. E invece rieccolo lì al suo posto, sempre presente. A sbagliare poco o nulla, a spingere finché ce la fa. Indistruttibile. Mettetegli i capelli rossi e sembra il Riise dello scorso anno.
MEXES 7,5 Ma quanta prepotenza c’era in quel colpo di testa nel recupero che va a schizzare via sulla traversa? Un treno in corsa a cento all’ora. Eppure mai fuori controllo. Per i precedenti 92 minuti era stato imbarazzante. Per gli altri, per lo strapotere fisico e tecnico. Platini sta ancora lì in tribuna a chiedersi chi è il matto che in Francia ha lasciato Domenech in panchina e lui a casa. La sua casa, che è Roma, la Roma. Per la quale fa tutto alla perfezione: anticipi, recuperi, fuorigioco (Baresi chi?). Chapeau.
JUAN 6 Rischia di combinarla grossa mettendo una gamba davanti a Nenè, che va giù.Ma non è rigore.A inizio ripresa si perde Cossu, ma stavolta la fortuna è dalla sua. Passata la paura del tris dopo Genova e il derby, si sveglia.Anticipa, mura Acquafresca in area.Va di testa a procurare il gol che chiude la partita. Roba normale per quello vero, quello di qualche partita fa. Comunque un bel passo avanti.
RIISE 6,5 No, non è il caldo di Dubai dove è stato a Natale a fare la differenza. Sennò il Milan che c’ha fatto la preparazione ora starebbe molto più in alto. No, la differenza la fa se sei uno che si stanca solo a stare fermo. E se tra il mare e il deserto corri come un pazzo, alla fine si vede. Si sta vedendo, si è visto pure ieri. Bentornato roscio.
TADDEI 6 Giocargli contro deve essere un incubo, anche quando non è al massimo come ieri. Perché non ti molla mai, perché è rognoso e non tira mai indietro la gamba. Anzi, la mette anche quando non dovrebbe. Come quell’entrata da arancione nel primo tempo. L’arbitro tira fuori il giallo, che comunque spinge Ranieri a cambiarlo lasciandogli un po’ di chilometri di carburante per la Juve.
DE ROSSI 7+ Un gol lo fa fare prendendosi il rigore, due li toglie al Cagliari piombando a centro area con tutti chili di muscoli che ha. Poi, quando la squadra sembra addormentarsi, spara un missile da non si sa dove. E la Roma riparte da lì, dalla sua adrenalina senza fine. La solita, anzi un po’ di più. Quella avanzata dal derby
SIMPLICIO 6,5 Una partita attenta, di sacrificio, comunque preziosa. E poi ha segnato il gol vittoria contro la Lazio, e se pure non combinava niente andava bene lo stesso.
PERROTTA 7- Pare che Spike Lee lo voglia per il seguito di “Fa la cosa giusta”. Provate a ricordare l’ultima volta che ha fatto un movimento sbagliato, che non è andato a coprire dove doveva... Beep. Tempo scaduto. Lui è già oltre. Tap-in gol, e tutti a casa.
BORRIELLO 6+ Agonismo puro. Se la prende con tutti: con l’arbitro che lo ferma quando non deve, con gli avversari che non battono la punizione. Pure coi riflettori che gli tolgono un sinistro al volo da far venire l’acquolina in bocca. Non litiga, invece, con Ranieri quando viene sostituito. Stretta di mano e via. Ineccepibile. Con la voglia di gol che gli resta per la prossima volta. La Juve è avvisata.
TOTTI 7 Meno di due mesi alla settimana più lunga. Quella che va dal 13 al 20 marzo. Prima l’impegno più facile, il derby di ritorno, poi quello per cui sembra essere già pronto: la maratona di Roma.Ma quanto corre? Alla faccia di chi dice che gioca da fermo, che non ce la fa più. Quel rigore è quasi un peccato, perché una partita così meritava un gol al volo, una rovesciata. Lo tira, lo stra-tira. Spacca la rete con quel destro. E poi occhi al cielo. Daje France’, la nottata è passata.
MENEZ 7 Shhh. A chi lo dice di stare zitti? Facile, al calcio. Che si inginocchia a suoi piedi. Al talento puro, quello per cui dopo una giocata del genere è tremendamente volgare mettere la palla dentro. Lo fa quasi con noia, il bello era venuto prima. Il bello è lui.
VUCINIC 6,5 Sbarbato eppure quasi stropicciato. Entra e la partita si chiude subito col 2-0. Roba che potrebbe fargli passare la voglia. Lo fa, ma solo per un po’. Poi decide che c’è ancora tempo per dare spettacolo e si accende. Una, due, tre volte. E poteva finire tanto a poco
RANIERI 7 A un passo dalla capolista, in corsa in Coppa Italia e Champions. E che je voi di’? Ah sì, che tre giorni dopo il poker si toglie lo sfizio di sorpassare la Lazio (almeno per qualche ora) pure in classifica. Ah, pare che il Bologna lo voglia assumere oggi per una novantina di minuti.
LA GAZZETTA DELLO SPORT (pagelle a cura di Massimo Cecchini)
JULIO SERGIO 6,5 Più che la maglia della salute, lo scaldano i tiri di Cossu, Agostini e Conti su cui si fa trovare sempre pronto.
CASSETTI 6 Guarito in tutta fretta, denuncia qualche timidezza soprattutto quando dal suo lato si va a piazzare Cossu.
MEXES 7 Visto che i sardi sono a trazione anteriore c’è bisogno di lui e il francese risponde con una partita ottima.
JUAN 6 Parte impacciato procurando un rigore (non fischiato) su Acquafresca, poi cresce ed entra nell’azione del raddoppio.
RIISE 6,5 Il Vichingo ara la fascia come nei giorni belli. TADDEI 6 Torna titolare e produce guizzi utili.
MENEZ 7 Entra per Taddei e ricama calcio: il suo gol è una vetrina delle sue enormi potenzialità.
DE ROSSI 6,5 Frangiflutti e non solo: l’azzurro si va a prendere il rigore che sblocca il match ed è sempre nel vivo del gioco.
SIMPLICIO 5,5 Il piedino fatato è rimasto al derby; spesso non trova tempi e misure.
PERROTTA 6 Riscoperto trequartista, fatica a riscoprire l’accelerazione vincente, ma è astuto sul gol che chiude il match.
IL MIGLIORE TOTTI 7 Notte da numeri 10. Davanti a Platini il capitano ricomincia la caccia a Baggio (195 contro 205), ma soprattutto trova giocate degne dei suoi giorni migliori.
BORRIELLO 6 Si veste da prezioso scudiero d’attacco.
VUCINIC 6,5 Entra per Borriello e contribuisce al gran finale con buone giocate e l’assist per Menez.
All. RANIERI 6,5 Se le formazioni d’avvio stupiscono sempre, i suoi cambi hanno orma la tempistica del killer.
CORRIERE DELLO SPORT ( pagelle a cura di Guido D’Ubaldo)
MEXES 7,5 Prosegue la sua striscia positiva. Sta bene fisicamente e psicologicamente, non perde un duello con gli attaccanti del Cagliari. Salva su Cossu all’inizio della ripresa e risolve tante altre situazioni difficile. Sfiora di testa nel finale il gol che avrebbe meritato. Prestazione sontuosa.
MENEZ 7 Part-time come nel derby, prima ci mette del suo secondo gol, poi trova lo spunto nei minu¬ti di recupero quando dribbla anche il portiere e chiude la partita con il terzo gol. Gli basta meno di mezz’ora per lasciare il segno anche contro il Cagliari. I tifosi stravedono per lui.
DE ROSSI 7 Prezioso in fase difensiva, sbroglia diverse situazioni delicate. Efficace quando avanza. Vi-cino al gol con un tiro da trenta metri. E’ il collante della squadra, dà sicurezza a tutti i reparti.
RANIERI 7 Ripropone una Roma molto simile a quella del derby, con il centrocampo a rombo e lascia all’inizio in panchina Menez e Vucinic. Ma i cambi anche contro il Cagliari gli danno ragione e la legge dell’Olimpico è rispettata anche questa volta. Davanti ai suoi tifosi centra il nono successo in campionato e rinnova la sfida per lo scudetto alle milanesi.
JUAN 6,5 Non sempre puntuale nelle battute iniziali, poi si ritrova e finisce in crescendo. Dal suo col-po di testa nasce il raddoppio. Insieme a Mexes non concede un’occasione ai tre attaccanti schierati da Donadoni nel corso dei novanta minuti.
RIISE 6,5 Torna a spingere come nei giorni migliori, quando arriva sul fondo crea sempre situazioni di pericolo.
PERROTTA 6,5 Fa il trequartista, o il vertice alto del rombo, gioca dietro le punte, un ruolo che conosce a memoria. E’ il più veloce sulla difettosa parata di Agazzi e a realizzare il gol del raddoppio. Secondo in campionato, dopo quello alla Fiorentina.
TOTTI 6,5 E’ tornato. Ritrova il gol all’Olimpico dopo ot¬to mesi e mezzo, proprio contro il Cagliari, la sua ultima “vittima”. Sale a quota 195 in campionato, a dieci lunghezze da Baggio. Il totale è 250 reti in carriera. Collabora con Borriello e prova il primo tiro dal limite già dopo tre minuti. Da un suo calcio d’angolo arriva il rigore che realizza con freddezza, dopo l’errore contro il Bari. Corre molto, si mette al servizio della squadra, resta decentrato a destra, lasciando a Borriello i compiti di centravanti.
JULIO SERGIO 6 Attento su Cossu e Agostini. Sicuro nelle uscite nella ripresa. Sembra più sicuro rispetto a qualche settimana fa. Il posto da titolare è suo.
TADDEI 6 Molto dinamico, difende e attacca. Gioca in mezzo al campo, nel centrocampo a tre. Ra¬nieri gli risparmia il finale.
SIMPLICIO 6 Si inserisce bene in area, ma è meno brillante rispetto alle ultime partite.
BORRIELLO 6 E’ sempre incisivo, un diagonale nel finale del primo tempo trova Agazzi pronto. Si porta via due avversari in ogni azione, crea varchi per i compagni.
VUCINIC 6 Non è felice per l’ennesima panchina e quando entra riesce a incidere poco. Tenta senza fortuna un pallonetto. 6 Cassetti Sbaglia molto quando si propone in avanti, un po’ in affanno.
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