Enzo Le Fée, protagonista ieri con il Sunderland, ha parlato ai microfoni di Sunderlandecho, tornando anche sul suo breve periodo alla Roma. Il francese è in prestito al club inglese con l'obbligo di riscatto che scatterebbe in caso di promozione in Premier. Ieri il Sunderland ha trionfato nella semifinale d'andata dei playoff. Ecco le sue parole


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Le Fée: “Alla Roma De Rossi mi apprezzava. Dopo il suo esonero è stato difficile”
"Ho avuto tre allenatori a Roma. E sapete, quando si vuole cambiare il club, questa è la mia opinione, la cosa più importante è parlare con l'allenatore. Così, quando ho parlato con Daniele De Rossi, è stato incredibile, perché mi ha detto che gli piaceva come giocavo, che potevo essere un buon numero otto nel suo sistema. Quindi sì, la mia scelta è stata questa. Ma dopo il precampionato, abbiamo giocato quattro partite e abbiamo cambiato l'allenatore. Nello stesso periodo ho avuto un infortunio, quindi è stato un po' difficile. Con il nuovo allenatore è stato un po' più tattico, anche lo spazio un po' più chiuso. Quando non giochi molto devi trovare fiducia in te stesso, ma devi avere anche la fiducia dell'allenatore. A Roma non è stato così. Quindi so che se vengo qui, posso avere la fiducia dell'allenatore e poi posso trovare la mia. Non è stata una scelta difficile per me".
Sul calcio in Italia e sul suo stile di gioco:
"Il mio giocatore preferito era Iniesta. Non Messi o Neymar, ma Iniesta. Un genio. Era come se avesse gli occhi dietro la testa. Per me il piacere più grande nel calcio è trovare il passaggio per il mio attaccante. Quando giochi in Italia a volte è diverso perché puoi giocare contro una squadra bloccata e quindi è difficile trovare quei passaggi. Ma nel calcio di transizione può essere più facile".
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