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Lazio, Tudor: “Troppa Roma in questo momento. Avevano più gamba di noi”

Lazio, Tudor: “Troppa Roma in questo momento. Avevano più gamba di noi” - immagine 1
Le parole del tecnico biancoceleste: "Oggi non era facile prenderli alti perché dovevamo rompere la linea e abbiamo faticato"
Redazione

Igor Tudor ha parlato ai microfono di Dazn al termine del derby perso contro la Roma. Queste le sue parole:

TUDOR A DAZN

Derby che lascia tanto amaro in bocca. Con più lucidità potevate pareggiare. “Siamo mancati davanti. Ci è mancata lucidità, potevamo essere più pericolosi. Era troppo questa Roma in questo momento. E’ la terza gara in sette giorni. Complimenti a loro e ci ora mettiamo a lavorare”.

Il triplo cambio a fine primo tempo? “Immobile e Romagnoli hanno avuto problemi mentre Isaksen scelta tecnica".

Dove vuoi migliorare la tua squadra? “Devo conoscere meglio la squadra sia singolarmente che di collettivo. Abbiamo fatto due allenamenti, non li conosco bene. C’è da migliorare in tutto anche nell’interpretare questo tipo di calcio. Per reggere un calcio intenso devi fare un mesetto o due di lavoro per alzare il livello di intensità. Sono molto positivo e ottimista perché ho visto tante belle cose. C’è gente che lo metti in un ruolo ma lo interpreta per come era abituato prima. Ci vorrà tempo ma guardo avanti con positività”.

La Roma ha avuto un predominio dopo la metà del primo tempo. Avete avuto difficoltà ad azzardare le uscite. “In avanti è evidente che facciamo fatica. Sono loro che devono fare la differenza con l’aiuto dei quinti. Era difficile oggi perché era la terza partita in 7 giorni e la Roma è difficile da pressare perché sono bravi ad evitarlo. Se non vai forte e non la prepari bene è difficile rubargli palla. Oggi non era facile prenderli alti perché dovevamo rompere la linea e abbiamo faticato a farlo. Se ti abbassi loro vengono, mettono cross, hanno fisicità e l’abbiamo sofferta. Avevano più gamba di noi”.

Quali sono gli obiettivi? “Crescere e migliorare. Portare più gente davanti, avere più cattiveria ma anche mantenere equilibrio e compattezza. Non vedo l'ora di preparare la prossima gara”.

TUDOR IN CONFERENZA STAMPA

La Lazio non avrebbe forse segnato anche con altri due-tre tempi a disposizione. Si sente di bocciare l'attacco o deve ancora assimilare qualcosa? "Le sensazioni sono sempre brutte quando si perde, soprattutto il derby. Poi l'analisi è molto più profonda, l'attacco è uno dei problemi. In attacco facciamo abbastanza fatica, c'è da crescere in tutti i sensi, lavorando, poi ci sono sempre le cose che dobbiamo capire cosa è cambiato. Quel lavoro che sarà fatto in estate, ma ora c'è da fare il meglio possibile in queste partite rimaste. La terza gara in sette giorni l'abbiamo sentita, poi la Roma è ben allenata e ben organizzata, con la sua fisicità che ci ha dato dei problemini. Però è stata una partita equilibrata, hanno segnato da calcio d'angolo".

Le sue valutazioni per la formazione iniziale, visto che poi ha cambiato due terzi dell'attacco ma non è successo niente? "Ci vorrebbe troppo per spiegare, sono scelte tecniche, poi dopo la partita è più facile. Isaksen è uscito perché la sentiva troppo la partita e Immobile e Romagnoli si erano fatti male".

A centrocampo come mai quelle scelte? "Le scelte le baso su tutti i dettagli, non penso che abbiamo fatto una brutta gara, poi se si perde si mette tutto in bilico. La Roma è una squadra che gioca in un modo che è difficile pressarla bene, abbassano Paredes e alzano i due terzini, con Dybala anche fanno un po' di caos. Sapevamo che potevamo trovare difficoltà in quello. Sono aggressivi e compatti, nel primo tempo abbiamo sofferto così come le seconde palle, poi loro hanno gamba e fisicità più di noi, noi correvamo ma non la prendevamo. Poi c'è da migliorare in avanti, interpretando meglio

I giocatori sembrano avere la testa altrove. "Non sono d'accordo con la sua analisi".

Li vede i suoi giocatori del futuro? "De Rossi è qui da due-tre mesi, qualcuno ha più partite che allenamenti con me, c'è stato veramente poco tempo, con tre partite pazzesche in sette giorni. Non mi piacciono gli alibi, ma bisogna analizzare tutto. Bisogna migliorare in fretta già per venerdì. Poi quando incontri Roma e Juve tutto diventa un po' più difficile. Poi non c'è Zaccagni che è importante, tutte cose che vanno analizzate. Non c'è da dare scuse, ma prepararsi forte per venerdì".

Si sente di poter dare una spinta positiva? "Io sono a mille lunedì. Non esiste nient'altro, fare un grande allenamento lunedì. L'entusiasmo è sempre a 100 tutti i giorni, come deve essere la concentrazione. Non c'entra niente la vittoria, dobbiamo lavorare sulla mentalità, scegliere gente che ce l'abbia. Anche fisicamente ci vogliono due mesi di lavoro. Però non possiamo chiuderci in area, poi con la Roma non è bastato, poi se magari Immobile segna all'inizio poi può succedere di tutto".

I giocatori sembrano voler risolvere i problemi a livello individuale. "Nella collettività c'è sempre l'individuale, poi sono sempre i giocatori a decidere con un tiro, un cross, una difesa, una deviazione. È sempre quella roba lì".

Squadra troppo morbida? Si deve lavorare sul carattere? "È una caratteristica importante in un giocatore, a volte pensiamo solo alla velocità invece c'è anche il cuore e il cervello che sono ancora più importanti. La morbidezza può essere anche di non essere coraggiosi, ma anche dal punto di vista fisico. Sono aspetti importanti a cui pensare nella scelta dei giocatori. La Roma ha più fisicità di corpo e di gambe, per l'altra devo ancora capire".

 

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