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Lazio, Sarri: “Voglio bene a Mourinho. Ecco cosa ci siamo detti prima della partita”

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Le sue parole: "Dobbiamo pensare a stabilizzarci sul livello di queste prestazioni. I risultati saranno una conseguenza"
Redazione

Maurizio Sarri ha parlato ai microfoni di Dazn dopo la sfida contro la Roma. Queste le parole del tecnico toscano:

SARRI A DAZN

Sulla partita. "Sono soddisfatto perché la squadra è in crescita dal punto di vista tattico e caratteriale. Dobbiamo ritrovare la pericolosità offensiva dell’anno scorso. Questa è una partita particolare, il derby più sentito in Italia. Difficile da giocare e da gestire. Quando non puoi vincere non devi perdere. Le palle gol più nette sono state le nostre ma va bene così. Dispiace che il terreno di gioco sia in questo condizioni, non è all’altezza di queste due squadre. E’ difficile soprattutto per noi che vogliamo giocare dal basso. E’ un’impresa”.

Mourinho ci ha raccontato di quello che vi siete detti. “Ci eravamo già visti prima e gli ho detto “certo che sei un bel rompicoglioni”, e lui mi ha detto “anche te”. Lasciando perdere il personaggio, c’è il Mourinho persona che ha me piace. Quando fa il personaggio meno ma la persona è di alto livello”.

Su Guendouzi. “Il compito era di chiudere il sul centrocampista di riferimento e sul terzo difensore. Lo ha fatto bene. Questo ragazzo ha una personalità straripante, grandi doti caratteriali e se si pulisce tecnicamente diventa un centrocampista importantissimo”.

Per ritrovare la pericolosità offensiva cosa ti serve? “Dobbiamo riempire l’area con più continuità e qualità. Per caratteristiche non l’abbiamo, Felipe e Pedro non attaccano l’area. E’ migliorato in questo Zaccagni ma in questo siamo indietro. Abbiamo perso la capacità di saltare l’uomo che avevamo l’anno scorso. Speriamo di ritrovare certe cose. Caratterialmente ci siamo ritrovati”.

Come sta Immobile? “Sta bene. E’ in crescita palesemente e si vede anche in partita. Ora speriamo che in queste due settimane si possa allenare in tranquillità. Dopo il gol in Champions è più sereno. Parlando con me ieri non era deluso dalla mancata di convocazione anzi mi ha detto che era meglio così almeno si potrà allenare. Ci h parlato 5 minuti perché avevo paura potesse avere ripercussioni invece l’ho visto sereno”

Kamada alto, può essere il suo futuro? “L’ho messo lì per disperazione non per convinzione".

Che cambi volevi fare? “Volevo mettere Castellanos davanti perché Immobile aveva speso tanto. Poi contemporaneamente Felipe, Marusic e Vecino hanno chiesto tutti il cambio”.

La Champions è nel mirino? “Dobbiamo pensare a stabilizzarci sul livello di queste prestazioni. I risultati saranno una conseguenza. Se l’aspetto caratteriale è questo, siamo destinati a salire”.

SARRI IN CONFERENZA STAMPA

"Io sono soddisfatto. Dal punto di vista caratteriale abbiamo fatto un'altra prestazione di spessore come con Feyenoord e Fiorentina. Paura di perderla non l'ho mai avuta, poi ci sta che loro possano far male da palla ferma. Le occasioni nette sono le nostre. Se un derby non puoi vincerlo non lo devi perdere. Il derby non è una partita normale, è troppo particolare, più ne gioco peggio sto perché lo sento sempre di più. Per questi motivi sono soddisfatto. Abbiamo ritrovato la capacità di stare corti, una bella solidità difensiva. Una partita così con la pericolosità offensiva dell'anno scorso l'avremmo vinta".

Nei momenti di intensità manca quello strappo decisivo che fa vincere la partita? "L'anno scorso eravamo o primi o secondi nei dribbling riusciti, quest'annoi 17esimi. È la verità. Dovrei modificare geneticamente qualche giocatore, non so se è autorizzabile. Sono giocatori forti, c'è la speranza che riprendano a fare come l'anno scorso. Non è un discorso tattico, se non si salta l'uomo si può andare più in profondità. Ma se non si salta l'uomo non c'è tattica che tenga".

Come mai una squadra con questa tifoseria non riesce a stare nei primi posti? "La tifoseria è fantastica. Non saluto mai, stasera l'ho fatto. La tifoseria è stupenda, ma nel calcio moderno il rapporto forza tifoseria-forza squadra non esiste più. Il fatturato . Milan, Inter e Juve sono società che fatturano 500 milioni l'anno e in Europa non sono tra le prime quindici. Quando si alza il livello è dura anche per loro. Il calcio è andato in un'altra direzione, così come il mondo. È così. Poi abbiamo un altro problema, annoso, forse irrisolvibile. Stasera hanno giocato due squadre tra le più forti in Italia, su un campo amatoriale. Non è possibile andare avanti così. Se un giorno andrò via dalla Lazio sarà per questo motivo. Noi nel 95% delle azioni usciamo palla bassa, le altre il 70%. Se giochiamo 700 palloni a partita fa la differenza. Stadio bello per farci i concerti, brutto per vederci il calcio, impossibile per giocarci".

La Lazio è tornata una squadra che sa gestire bene? "Stavamo preparando dei cambi e ne abbiamo dovuti fare altri. Nel giro di 3-4 minuti hanno chiesto il cambio Anderson, Marusic, Vecino e anche Patric. Quindi abbiamo dovuto mettere delle toppe senza possibilità di rinvigorire davanti. Ciro dopo il 70' aveva speso tantissimo e da tanto tempo no nfaceva partite ravvicinate da 75 minuti, volevamo ravvivare lì. Era anche la sesta partita in 21 giorni. C'era anche stanchezza per andare a pressare dentro l'area avversaria, era meglio aspettarli a 7-8 metri dall'area. Queste squadre che utilizzano il portiere come il Feyenoord, se utilizzano il dischetto corri per 40 metri. Era molto più facile non farli giocare per vie centrali".

Come stanno gli infortunati? "Zaccagni non ha infortuni di grandissima intensità e speriamo di recuperarlo a fine sosta. Vecino è questione di oggi, o è un problema alla schiena o ai flessori ma è troppo presto. Marusic non sta appoggiando benissimo, aveva problemi di crampi allo stesso polpaccio. Per il resto mi sembra roba di stanchezza".

Ora viene un periodo di campionato con partite potenzialmente più abbordabili. "Io non so neanche in che posizione siamo ora. Se la Lazo gioca con questo spirito risale la classifca, se pensa di vincerle perché le squadre che affronta sono meno blasonate non risale".

La Lazio è a -4 dal Napoli, è soddisfatto di questa distanza o pensava di recuperare qualcosa in più? "Recuperare alle prime del cmapionato non è mai facile, puoi anche fare 4 vittorie di fila puoi non recuperare punti. Sarà una storia lunga recuperare punti, però ci siamo tolti tanti scontri diretti ma sarà ancora lunga. Dovevamo preoccuparci di giocare con questa intensità anche con squadre meno blasonate. In Serie A non ci sono più gli squadroni che vincono la Champions, ma il livello delle squadre di medio-bassa classifica è più alta rispetto all'estero".

Luis Alberto squalificato con la Salernitana, può giocare Kamada? Cosa gli manca? "A me piace. Faccio difficoltà a farlo giocare con Luis Alberto per tanti motivi, ma nel momento in cui si inserirà in pieno in Italia e alla Lazio potrà dare tanto. Si sta parlando un giocatore che in Champions ha giocato titolare, oggi è entrato. Non fa solo piccole apparizioni, per noi potrebbe diventare importante e speriamo possa diventarlo. Il brutto della situazione è che Luis Alberto sarà squalificato e Kamada rientrerà dalla nazionale tardissimo e noi giocheremo di sabato".

 

 

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