Ecco i voti dei principali quotidiani italiani sul derby Lazio-Roma 2-1. Osvaldo illude i giallorossi dopo appena sei minuti, Kjaer rovina la stracittadina con il rigore e l'espulsione da dove nasce poi la rimonta laziale.
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Lazio-Roma 2-1, le PAGELLE dei quotidiani: Osvaldo il migliore, harakiri Kjaer
Ecco i voti dei principali quotidiani italiani sul derby Lazio-Roma 2-1. Osvaldo illude i giallorossi dopo appena sei minuti, Kjaer rovina la stracittadina con il rigore e l’espulsione da dove nasce poi la rimonta laziale.
GAZZETTA DELLO SPORT a cura di M.CECCHINI
STEKELENBURG6.5 Al rientro dopo un mese, allarga braccia da mulino a vento per sentirsi a casa: para goffo su Hernanes e bene su Klose e Lulic. I legni gli sono amici due volte.
ROSI 5.5 L'inerzia del match lo porta più a coprire che ad assecondare le sue doti di spinta. Il fallo da «arancione» su Radu lo paga con l'acciacco del forfait.
KJAER 5 Martedì aveva anestetizzato Cristiano Ronaldo e la sua banda, stavolta la sua concentrazione dura solo un tempo. A inizio ripresa si perde Klose, affonda Brocchi e va sotto la doccia.
HEINZE 6.5 Dopo Manchester e Madrid scopre il derby di Roma e non trema. È attento e deciso in più di una occasione, ma sui titoli di coda rimane lontano.
JOSE ANGEL 6 Il puledro di fascia stavolta rimane nel recinto più del consueto, ma anche in inferiorità numerica non lesina affondi. Stavolta però aspettatevi un «twit» amaro.
GAGO 6 Prima da titolare in una notte non semplice. I piedi mostrano delicatezza da «casa blanca» madridista, l'inferiorità numerica però lo anestetizza.
DE ROSSI 6 Già a metà gara è l'unico romano rimasto in campo. L'onore è grande così come l'onere di doversela vedere spesso con Hernanes. Utile soprattutto in copertura.
PERROTTA 6 Veterano da derby, si piazza a destra e scala a sinistra quando serve. Sprinta con Brocchi, perde qualche palla ed esce per sopraggiunta inferiorità numerica.
PJANIC 6.5 Eredita da Totti il ruolo e non solo. La sapienza con cui lancia Osvaldo è degna del Grande Assente così come la gestione del primo tempo. Si appanna con la squadra in 10.
BOJAN 6 In attesa di materializzare la profezia di Guardiola («tornerà al Barcellona»), tira e frulla per un tempo. Poi si spegne.
PIZARRO 5,5 Entra e non gela la palla.
CASSETTI 6 Fa l'esordio in campionato dovendo sbrigare quasi solo lavoro difensivo. Ottima una sua chiusura su Klose in mezzo a tanta fatica contro Lulic ed Hernanes.
BURDISSO 6 Entra dopo il pareggio e gestisce l'uomo in meno con l'esperienza che gli compete. Certo, col senno di poi avrebbe fatto meglio di Kjaer.
OSVALDO IL MIGLIORE 7 L'italiano d'Argentina ormai ha una mitraglia che non si ferma più: segna il 4o gol consecutivo, combatte e protesta con la grinta di Bati: ne fa le spese anche Tagliavento.
LUIS ENRIQUE 6 Sorprende scegliendo 9 titolari che non hanno mai giocato il derby. A suo merito il fatto di non rinunciare mai al gioco neppure in 10, a sua colpa la scelta di Kjaer.
IL MESSAGGERO a cura di M.FERRETTI
Nove esordienti nel derby, al fischio d’avvio di Tagliavento: Osvaldo alla fine è il più bravo, e non solo dei debuttanti.
STEKELENBURG 6
Ha uno stile tutto suo di parare o di far sfilare il pallone, ma - nel primo tempo - si fa sfuggire, poi rimedia, un pallone che sembrava facile facile. Nella ripresa prima lo salva la traversa su Klose poi il palo su Cisse quindi devia bene su Lulic, ma nulla può sul piattone del tedesco.
ROSI ng
Parte esterno a destra, duella per una trentina di minuti con Brocchi quindi è costretto ad uscire dopo un contrasto con Radu.
KJAER 4
Si appiccica soprattutto a Cisse, cerca di domarlo sui palloni alti, usa più il fisico che la testa. Poi si fa espellere per il fallo da rigore su Brocchi e lascia la Roma in dieci.
HEINZE 6
Dà un’occhiata a Klose ma, di fatto, controlla tutto e tutti con grinta e personalità. Regge fin quando può, poi - con la Roma in dieci - i compagni di linea lo abbandonano e anche lui, esausto, sbanda.
JOSE’ ANGEL 4
In affanno per la pressione di Gonzalez (e non solo) e perchè, nello stretto, avendo solo il sinistro si trova in difficoltà. Quando può accelerare, mette Konko in grossa apprensione ma lo fa raramente. E male.
PERROTTA 5,5
Presenza più di quantità che di qualità, da intermedio a destra. Aiuta prima Rosi e poi Cassetti in fase difensiva, ma non brilla mai.
GAGO 5,5
La sorpresa più sorpresa di Luis: ha piedi buoni, sa come toccare il pallone, non si fa pregare se c’è da difendere. Ma, atleticamente, dura poco. E la squadra ne risente.
BOJAN 6
Massacrante il suo lavoro in entrambe le fasi: ha la gamba giusta per farlo, si offre sempre come sponda per il compagno che arriva da dietro.
PJANIC 6
Delizioso il suo assist per Osvaldo-gol: un pallonetto a scavalcare la linea di difesa della Lazio. Quando la palla transita tra i suoi piedi, l’azione della Roma è sempre pericolosa. Con la Roma in inferiorità numerica, però, sparisce o quasi.
OSVALDO 7
Gli bastano meno di sei minuti per segnare, di sinistro, sotto la Nord su assist di Pjanic il quarto gol consecutivo. A seguire spreca, da due passi, l’opportunità per la doppietta. Lotta praticamente da solo contro tutti, lì davanti, fino all’ultimo secondo.
CASSETTI 5,5
Per l’infortunato Rosi già nel primo tempo: si sistema a destra, nel suo vecchio ruolo, e in apertura di ripresa salva su Klose. Poi soffre tanto Hernanes e anche le accelerazioni di Lulic.
BURDISSO 5,5
Per Perrotta dopo l’espulsione di Kjaer: serata complicata anche per un difensore esperto come lui, non solo per l’inferiorità numerica della propria squadra.
PIZARRO 5,5
Al posto di Bojan per dare un po’ più di solidità al centrocampo, con la Roma in netta difficoltà. Rimedia qualche calcio di punizione e nulla più.
LEGGO a cura di F.BALZANI
STEKELENBURG 6
Tocca più palloni con i piedi che con le mani, e non sempre lo fa bene. Nel finale si riscatta su Lulic poi si arrende al tocco vincente di Klose.
ROSI 6
Accorto su Cissè, si concede poche discese. Esce imprecando dopo un brutto contrasto con Radu (38’ Cassetti 5,5: determinato e ordinato fino alla mancata chiusura sul gol di Klose).
KJAER 4
Mostra segni di sbandamenti sin dall’inizio. A inizio ripresa va fuori strada: espulsione e rigore procurato.
HEINZE 6,5
Tiene a galla la barracca attigendo a tutta la sua esperienza. Nel finale crolla fisicamente.
JOSÈ ANGEL 4
Impaurito, sbadato: più che Angelino sembra Marcellino pane e vino.
PERROTTA 5,5
Soffre troppo contro Brocchi e Gonzales. (7’st Burdisso 5: si perde Klose nel momento più importante del derby).
DE ROSSI 6
Se non fosse per lui, la Roma sarebbe capitolata molto prima.
GAGO 6
Gara di muscoli e corsa. Tagliavento lo punisce a ogni contrasto.
PJANIC 5
I difensori biancocelesti lo maltrattano, ma lui fa vedere ben poco.
BOJAN 6
Primo tempo da Dotto, secondo da Pisolo. I numeri ce li ha, ma deve acquisire coraggio. (28’st Pizarro ng).
OSVALDO 6,5
Capelli al vento e sangue freddo: il Cipolla si trasforma in guerriero, ma alla fine piange lui.
LUIS ENRIQUE 5
La prima mossa giusta la fa quando inserisce Pizarro. La sua Roma soffre troppo a centrocampo, in più divide la coppia Burdisso-Heinze che finora non aveva mai tradito.
CORRIERE DELLO SPORT a cura di A.MAGLIE
6.5 De Rossi - Davanti alla difesa, assolve ai compiti di copertura con grande diligenza. Prova anche a segnare ma rimedia soltanto un «giallo» perché con troppa irruenza cerca un pallone che con qualche fatica Marchetti trattiene tra le sue mani.
6,5 Heinze - In campo accanto al danese, garantisce quel contributo di esperienza necessario per tenere a bada un pessimo cliente come Klose.
6,5 Osvaldo - Sta attraversando un vero e proprio stato di grazia: segna subito, sfiora il raddoppio verso la metà del primo tempo, impegna severamente i centrali della Lazio.
6,5 Stekelenburg - Al rientro dopo l’infortunio di Milano, nel primo tempo molto impegnato soprattutto da Kjaer. Nella ripresa si produce in un paio di interventi complicati e poi alza bandiera bianca a dieci secondi dalla fine.
6 Bojan - Vicino al gol nel primo tempo, decisamente attivo e reattivo nel portare immediatamente il pressing sul portatore avversario. Esce stremato.
6 Burdisso - In campo dopo l’espulsione di Kjaer: a conti fatti la scelta di tenerlo in panchina non è apparsa felicissima.
6 Cassetti - Si rivede uno dei titolari degli anni passati, un po’ in declino nel nuovo corso di Luis Enrique. Entra al posto di Rosi e si produce subito in un paio di buone accelerazioni.
6 Josè Angel - Molto attivo sulla fascia sinistra. Rimedia nel finale del primo tempo una botta che finisce per menomarlo un po’.
6 Pjanic - Chiamato ad assolvere i compiti di Totti, non delude le attese del suo tecnico consegnando a Osvaldo l’assist per il gol del vantaggio. Col tempo scompare.
6 Rosi - Resta in campo poco più di mezz’ora poi un infortunio lo costringe a uscire. Non stava demeritando.
5,5 Gago - Luis Enrique punta sull’ex madridista che appare un po’ impacciato e perde qualche contrasto di troppo.
5,5 Luis Enrique (all.) - La sua Roma in qualche momento lascia intravedere il «progetto » a cui lo spagnolo sta lavorando. Riesce a produrre anche cose interessanti ma fa discutere la scelta di tenere in panchina Burdisso in una partita così delicata per puntare su un Kjaer forse troppo acerbo per un derby.
5,5 Perrotta - Inserito nel « trio » di centrocampo, si presenta perdendo un paio di palle che spianano la strada ad altrettanti pericolosi contropiedi della Lazio.
4 Kjaer - Condiziona tutta la gara con quel fallo su Brocchi. Molto insicuro.
IL TEMPO a cura di A.AUSTINI
Stekelenburg 6 Il primo intervento è una presa sicura in uscita su Klose.
Dopo una serie di rinvii lunghi che fanno infuriare Luis Enrique, rischia tantissimo con una parata in due tempi sul tiro di Hernanes.
[Spiazzato dal brasiliano sul rigore, fa una gran parate su Klose che l'assistente non vede: sarebbe calcio d'angolo. Poi trova due volte l'aiuto «divino»: traversa di Klose e palo di Cissè. Decisivo nel finale su Lulic, non può nulla sul 2-1.
Rosi 5.5 Romano ma debuttante assoluto nel derby insieme ai tanti nuovi acquisti. La sua partita non dura neanche 40 minuti: fa una brutta entrata su Radu, sfuggita a Tagliavento, e finisce per farsi male lui. Prima aveva sofferto parecchio dalla sua parte.
José Angel 5.5 Nella corsia di competenza il traffico è parecchio intasato. Konko spinge con costanza, Klose si allarga spesso e volentieri su quel lato dove all'inizio imperversa Cissè. In affanno quando c'è da difendere, le cose migliori gli riescono in fase di spinta. Non è un caso che entri nelle azioni più importanti. Ma dietro soffre troppo.
Perrotta 5 Ammonito in avvio per fallo su Hernanes, sbaglia anche gli appoggi più facili: il palleggio, si sa, non è il suo forte. Sostituito quando la Roma resta in dieci.
De Rossi 5 Contratto, il derby lo sente ancora, eccome se lo sente. Il primo segnale di vita gli costa un'ammonizione per un intervento pericoloso su Marchetti. Quando si scrolla di dosso la tensione prova a far girare la macchina e si affida spesso al lancio lungo che Luis Enrique non gradisce. In fase difensiva il suo avversario diretto è Hernanes, il migliore della Lazio: segno che qualcosa non ha funzionato.
Gago 6.5 L'uomo che non ti aspetti nel centrocampo della Roma, ma quello più in partita sin dall'inizio nel terzetto scelto dall'allenatore. Dà qualità alla manovra e brilla in personalità rispetto ai tanti giovani buttati nella mischia da Luis Enrique.
Pjanic 6 In versione trequartista, quella che preferisce, fa subito il suo dovere: l'assist per il gol di Osvaldo. Galleggia tra le linee e non dà riferimenti alla difesa laziale che fatica a prendergli le misure. Dopo il «rosso» a Kjaer deve tornare a fare l'intermedio di centrocampo e se la cava niente male anche lì.
Bojan 5 Largo a destra, cerca di sfruttare al massimo la sua velocità e mette in difficoltà la difesa di Reja. Manca l'appuntamento con il gol su assist dell'amico José Angel, idem nella ripresa su imbeccata di Osvaldo. Si spegne alla distanza e non lascia impronte sulla gara prima del cambio. Osvaldo 6.5 «Vi ho purgato anch'io!». Si presenta così nel derby di Roma: gol alla prima palla toccata (il quarto nelle ultime quattro gare) e maglia celebrativa ispirata al grande assente Totti. Non gli riesce il bis sul cross di José Angel. Continua a combattere e si rende utile anche nell'area della Roma. Sforzi vani.
Cassetti 5.5 Risorge dalla panchina grazie all'infortunio di Rosi e torna a giocare sulla destra: non gli sembra vero. In avvio di ripresa salva alla disperata su Klose, soffre la spinta di Lulic e non arriva a chiudere sul 2-1.
Burdisso 5.5 Deve entrare nel momento più duro per rimettere in piedi la difesa. Il muro vacilla e alla fine crolla.
Pizarro 5.5 Entra per dare tranquillità alla squadra ma stavolta non ci riesce, anche perché il pallone ce l'ha sempre la Lazio.
Luis Enrique 5.5 La sua storia nel derby inizia malissimo. Sceglie una Roma inedita, piena zeppa di nuovi acquisti. La sua impronta stavolta si vede poco: la squadra lascia il boccino alla Lazio e le cose migliori le fa in contropiede. Costretto a cambiare due volte per gli eventi della partita, l'ultima mossa è difensiva: Pizarro per Bojan. E non paga.
IL ROMANISTA
STEKELENBURG 6.5 Lui, il suo contributo per portare a casa il risultato, l’aveva dato. Con una bella parata su un tiro a giro.Ma non solo, anche con un paio di uscite basse senza paura, come se Lucio non fosse mai esistito. La botta alla testa è il passato, e questa è una delle poche buone notizie di ieri.
ROSI 6 Il primo derby da titolare lo lascia sull’1-0 per colpa di un infortunio alla caviglia su un’entrata fallosa in avanti. E dire che qualcuno ha avuto l’ardire di sentenziare che, con quell’intervento, non era possibile che si fosse fatto male e che era solo un modo per mascherare il fallo...
KJAER 4 Un primo tempo anonimo in cui lascia tutte le incombenze a Heinze.A conti fatti era di gran lunga meglio quel primo tempo, perché dopo una buona giocata dopo 2 minuti la fa grossa ed è Cassetti a salvarlo con un miracolo. Pochi secondi e non lo salva più nessuno. Il rigore non c’era, va bene, ma lui si era lasciato andare via Brocchi (dico Brocchi, mica Pelè) e non contento allarga pure il braccio. Su Brocchi? Poi Tagliavento ci mette del suo: rigore, espulsione e il derby che sfila via...
HEINZE 6 Un primo tempo sontuoso. Che spiega come mai Ferguson e Giggs gli avessero consegnato la fascia del Manchester. "Perché te la meriti" gli dissero. Come la maglia della Roma. Nel secondo tempo soffre anche lui, ma prova a resistere anche con una caviglia dolorante e non ha colpe sul finale amaro.
JOSE ANGEL 4.5 No, non ci siamo. Ma che fine ha fatto quel giocatore che nelle prime uscite aveva fatto intravedere potenzialità enormi? Per 80 minuti non ne azzecca una, sbaglia tanto e non sfrutta la sua facilità di corsa. Poi si ricorda che quella fascia deve essere roba sua e per poco non ci scappa pure il gol. Ma è tardi, molto tardi. Troppo.
PERROTTA 5.5 Neppure si inizia che Tagliavento gli sventola il giallo sotto al naso. E quel cartellino lo condiziona terribilmente. Dopo 18 minuti perde una brutta palla e per poco Hernanes non ne approfitta. Prima aveva trovato un bel destro uscito di niente. L’unico lampo di una partita opaca.
DE ROSSI 6.5 Prima del fischio d’inizio congiunge le mani e alza gli occhi al cielo. Ma evidentemente non è stato abbastanza, nonostante lui ce l’abbia messa tutta. Con lucidità, con interventi decisivi in recupero. Una, due, tre volte.A chiudere sempre. O quasi.
GAGO 6 Titolare a sorpresa, gettato nella mischia nel derby, dimostra che un posto un questa Roma se lo merita. Con la personalità di uno che ha giocato nel Real Madrid, che non si vergogna a riporre il fioretto per usare la spada. Lo fa spesso, per un’ora buona. Poi cala, arranca, meriterebbe il cambio. Ma di cambi non ce ne sono più.
BOJAN 6 Il piede c’è, la velocità pure, ora si scorge anche la capacità di sterzare e puntare la porta. Tutte buone indicazioni per il futuro,ma intanto c’è il presente, il derby. Che va giocato con un qualcosa in più che te la fa buttare dentro comunque. Ecco, quel qualcosa gli è mancato.
PJANIC 6 Grandi piedi, gran cervello, un assist che per un po’ è stato decisivo. Il fatto è che lo è stato solo per un po’, che di punti non ne hai presi. E in una serata così anche il suo genio, che va ancora ad intermittenza, passa in secondo piano.
OSVALDO 7 E i gol sono quattro. Di fila. Tanta roba. Come tanta roba è stata la forza e la qualità con la quale per 45 minuti ha tenuto alta la Roma. Non solo muscoli, ma gamba e ottime giocate. Per la prossima volta giusto un pizzico di scaramanzia in più...
LUIS ENRIQUE 6- E’ andata male. Fa male, brucia e qualcosa non ha funzionato. La Roma che vorrebbe si è vista solo a tratti e qualche colpa ce l’ha anche lui. Anche se di attenuanti ce ne sono: l’espulsione, gli infortuni di Rosi e Heinze. E in fine dei conti l’aveva quasi tenuta in piedi la partita. Ora sa esattamente cos’è il derby, appuntamento al 4 marzo per la rivincita.
CASSETTI 6 Entra dalla panchina come nel 2009, ma stavolta non riesce ad essere l’uomo derby. Eppure non va affatto male, con qualche chiusura provvidenziale, con discese puntuali.
BURDISSO 6 Fuori a sorpresa. Dentro altrettanto a sorpresa, a freddo. Entra e fa il suo. Come sempre.
PIZARRO 6 Pochi minuti, per tenere palle a fa rifiatare i compagni. Lo fa e anche bene. Quasi fino alla fine.
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