Lazio-Juve, il web biancoceleste si divide: da “Due fisso e scansamose!” a “No, vinciamo e basta!”

Si comincia così, si finisce con un tifo anomalo. Tutto già visto, tutto amaramente subito in nome della rivalità tra i colori: la serie A è ferma per le incursioni della nazionale, è tempo di riflettere su cosa sarà la ripresa del campionato e su quali incroci legheranno il destino della Roma e della Lazio nella corsa ai posti più alti in classifica.

“Neanche a dirlo...Scansamose!!!” applausi a scena aperta e standing ovation virtuale che il web biancoceleste tributa ai writers più sinceri: il pensiero pervade gran parte della tifoseria, logorando il senso ultimo della passione in nome di una competizione che predilige lo spirito anti-romanista.

“Lazio-Juventus? Due fisso!” standing ovation per chi concretizza un'idea innata, lasciando da parte il pudore della consuetudine e mostrando le spalle alla propria squadra: anatomia di un “Oh Noo” che attraversa tempo e spazio, mutando le tonalità dal nero-azzurro al bianco-nero con il semplice intento di negare a Totti e compagni ogni possibile vantaggio.

“Secondo me dovremmo concentrarci sulla gara contro il Chievo, perché pensare di battere la Juve è impossibile. Ho paura che la squadra possa disperdere troppe energie...”visione a lungo raggio per mascherare il desiderio di un successo zebrato, cancellando le ambizioni di una squadra, quella guidata da Pioli, che stra ritrovando piano piano la strada verso la continuità.

L'attesa per la gara contro la compagine torinese non si esaurisce tutta nella passività, sono in molti a censurare l'atteggiamento provinciale, tentando di porre l'attenzione sulla centralità di una gara fondamentale per il prosieguo della stagione: “Della Roma non me ne frega niente, contro la Juve dobbiamo vincere...Basta con queste cose ignobili: tifate per la vostra squadra, è l'unica cosa che conta per sperare di tornare protagonisti.!” considerazione che trova terreno fertile tra chi mostra la grinta dei tempi migliori: “La Juve ce la mangiamo! E la Roma non mi fa di certo paura...”