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Lazio, Diaconale: “Dal premier Conte uno sgarbo ai laziali. E la Raggi da noi non è mai venuta”

LaPresse

Al portavoce della società biancoceleste non è andata giù la presenza delle istituzioni all'inaugurazione della nuova sede della Roma: "Non vorrei che questo rappresenti una gerarchia"

Redazione

Ieri sera la Roma ha inaugurato la sua sede all'Eur alla presenza della dirigenza giallorossa, ma soprattutto delle istituzioni: al taglio del nastro del quartier generale romanista, infatti, hanno partecipato anche il sindaco Virginia Raggi e il premier Giuseppe Conte. In particolare, il Presidente del Consiglio ha rivelato al mondo la sua passione giallorossa. Un fatto che non è andato giù ad Arturo Diaconale: "Alla vigilia di un derby che si preannuncia importante, considerando che potrebbe essere decisivo per il quarto posto e per la stagione dei due club, mi sembra istituzionalmente improvvido il comportamento del Presidente del Consiglio e della Sindaca Raggi - ha detto il portavoce biancoceleste a Lazio Style Channel -. Quest’ultima è stata più volte invitata a visitare il Centro Sportivo di Formello sapendo che ha un figlio laziale. Fino ad ora non abbiamo mai avuto il piacere di incontrarla a causa di suoi impegni. Non vorrei che quanto accaduto rispecchi, oltre che uno sgarbo nei confronti dei tifosi della Lazio che vivono nella stessa città della Sindaca e del Presidente Consiglio, una scala gerarchica nelle istituzioni rispetto alle due squadre delle Capitale, un trattamento che non sarebbe comprensibile ed accettabile. Si è trattato probabilmente di un errore che, però, ha suscitato l’irritazione di quella parte della città di Roma che è legata i colori biancocelesti". 

Un tipo di trattamento che, almeno secondo Diaconale, è del tutto fuori luogo e scorretto: "Bisogna prendere atto che a Roma ci sono anche i laziali che devono essere trattati allo stesso modo con il quale vengono trattati i romanisti. Abbiamo assistito ad un atteggiamento di estremo sostegno da parte del Campidoglio per ogni iniziativa della Roma, come anche quella relativa allo stadio di proprietà. Credo sia opportuno che ci sia un bilanciamento a tal proposito. Vorrei che il discorso in merito allo stadio della Lazio possa beneficiare delle stesse agevolazioni di cui ha goduto lo stadio della Roma. Se la società giallorossa riuscirà a costruire il suo stadio, noi ne saremo contenti perché vorrà dire che si può costruire anche quello biancoceleste, Roma ha bisogno di due stadi di proprietà. Non possono esistere due pesi e due misure, ma sappiamo che ci possono essere motivi elettorali che possono portare a questo comportamento. Le istituzioni devono essere sempre aperte, se parteggiano il loro ruolo istituzionale perde di autorevolezza e rispettabilità".

Sullo stadio della Lazio: "Le proteste dei laziali sono state forti e continue ed è giusto che le nostre istituzioni ne siano consapevoli. Sono slittati una serie di incontri con Virginia Raggi: se si trova tempo per la Roma, credo si possa trovare anche per visitare Formello, altrimenti si tratterebbe di un atteggiamento pregiudiziale di cui dobbiamo prendere atto. Noi siamo sempre aperti, disponibili e contenti di ospitare la Sindaca e non avremmo comunque seguito mediaticamente affinché l’incontro non venisse strumentalizzato. Tale appuntamento sarebbe dovuto essere informale, non voglio che la nostra disponibilità venga confusa come condiscendenza a qualsiasi comportamento. Il progetto dello Stadio della Lazio c’è ed è stato presentato tempo fa, siamo pronti a presentarlo nuovamente nella speranza che venga trattato come è stato gestito quello relativo allo stadio di proprietà dell’altra squadra della Capitale; nonostante ciò, il nostro progetto era già stato illustrato. È giusto che i tifosi sappiano che non siamo una società passiva, siamo attenti a tutto ciò che accade e non subiamo sempre passivamente".