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Laureus Awards, Totti ‘celebration’. Da Conti a De Rossi: “Il capitano è solo lui. Come fai a non piangere?”

Le leggende giallorosse hanno omaggiato lo storico numero 10: "E' un fenomeno, incarna la Roma. Anche quando la squadra non andava bene se l'è sempre caricata sulle spalle"

Redazione

Ennesimo premio per Francesco Totti, che questa sera ha ricevuto il Laureus Sports Award nella categoria 'Traguardi Eccezionali' dopo la sua straordinaria carriera e il ritiro dello scorso maggio. A consegnargli il riconoscimento sono stati Bebe Vio e Alessandro Del Piero. "Cosa significa Totti? Difficile dirlo in poche parole - ha detto l'ex Juve al momento della consegna -. Rappresenta Roma in ogni dettaglio e sfumatura. Ho avuto il grandissimo onore di giocare e vincere la Coppa del Mondo insieme a lui, un momento straordinario. Eri un campione anche prima di vincere il Mondiale".

Prima di accogliere Totti sul palco però, sul maxi schermo è passato un video celebrativo dello storico capitano, in cui alcuni simboli giallorossi hanno tributato il loro omaggio al numero 10.

Bruno Conti: "Nel mio ufficio ho delle foto. Pelé, Maradona, Messi. Francesco fa parte di quella schiera di grandi fenomeni del calcio. Io ho avuto le mie grandi soddisfazioni, ho vinto uno scudetto, un Mondiale. Bruno Conti ha fatto divertire i tifosi della Roma e abbiamo vinto qualcosa. Quando parlo di fenomeni però parlo di Francesco. Vincere lo scudetto è il massimo per noi che siamo cresciuti nel settore giovanile, abbiamo giocato sempre con la stessa maglia. Poteva guadagnare molto di più, ma essendo innamorato di questa maglia non ha mai accettato. Come si fa a non piangere?"

Daniele De Rossi:"Io ho avuto la fortuna di iniziare a giocare con questa squadra proprio negli anni post scudetto, quando la Roma non andava bene e Totti non si è mai nascosto, si è sempre preso la squadra sulle spalle. Questo fa il capitano e il campione vero, quello che fa la differenza. Ho imparato da lui la forza, il carattere di rimanere fedele a questa squadra. La personalità, imporsi a livello mondiale. Se c'è stato un momento al Mondiale in cui ho avuto la sensazione che ce la potevamo è stato proprio al rigore contro l'Australia. La palla pesava 100 kg e quel rigore è stato una svolta importante. Quest'anno sono io il capitano e ho la fascetta, ma se dici 'oggi ho visto il capitano', tutti sappiamo che parliamo di Francesco".

Fabio Capello: "Con la sua permanenza, Roma ha trovato un altro simbolo nello sport e nel calcio, dove i campioni latitano. Totti era la Roma. Totti ha aiutato la Roma e ha aiutato me a vincere il campionato. Era il leader della giocata, il leader che faceva qualcosa di incredibile. Quella qualità che è nel dna dei grandi campioni. Totti incarna la Roma, Totti sente questa maglia come la pelle e dà qualche cosa di più".