Lamela: “Osvaldo? Non l'ho mai offeso”

(repubblica.it - M.Pinci) A Natale, evidentemente, sono davvero tutti più buoni. Anche in Argentina, dove Lamela - in un'intervista alla rivista La Roma, organo ufficiale del club giallorosso - torna sul litigio con Osvaldo a distanza di poco più di un mese.

Ammorbidendo i toni almeno della discussione. Sulla manata ricevuta dall'attaccante italo-argentino il giovane Erik non può far altro che soprassedere. Preferisce però rettificare le cause emerse nei giorni successivi all'episodio: "Una cosa è certa, non ho mai detto a Osvaldo 'non sei Maradona' come invece hanno scritto i giornali", giura oggi Lamela.

Che però non può certo cancellare quanto accaduto: "La lite con Pablo è già passata, lui mi ha chiesto scusa". Inevitabile, verrebbe da dire. Da quel momento, però, Lamela si è lentamente preso la Roma, di cui è diventato un cardine nelle ultime settimane. E da leader, ha parlato a Sky Sport della squadra e di sé stesso: "Sono molto contento del mio rendimento ma dobbiamo lavorare perché vogliamo raggiungere obiettivi importanti". Tardi per sognare il titolo, ma Lamela non abbandona la speranza di ritrovare un posto in Europa: "Siamo lontani dal primo posto ma dobbiamo lottare per arrivare in zona Champions".

Un obiettivo da raggiungere anche grazie al suo contributo: "Mi sento un trequartista e mi piace aiutare i compagni durante la partita. Ma il mio motto è: "Tutti per uno, uno per tutti", solo così si può diventare una squadra". Il primo obiettivo di Erik, che a Roma ha trasferito la famiglia, la fidanzata. Un posto di cui si è presto innamorato. "Anche se ho solo diciannove anni - conferma l'attaccante - questo può essere un punto d'arrivo della mia carriera. Amo stare in famiglia, mangiare fuori e ascoltare la cumbia", racconta. Intanto, ha iniziato a far sentire la propria musica.