news as roma

Lamela il sogno di Sabatini. Krkic altro obbiettivo

Accelerare sul mercato per consegnare a Luis Enrique il prossimo 9 luglio una Roma quanto più definitiva possibile.

finconsadmin

Accelerare sul mercato per consegnare a Luis Enrique il prossimo 9 luglio una Roma quanto più definitiva possibile.

Dopo il vertice con il neo allenatore e Franco Baldini, Sabatini è pronto a gettarsi anima e corpo sul mercato, in uscita, ma anche in entrata, cominciando dalle situazioni critiche da risolvere il prima possibile, Vucinic, Borriello e Menez su tutte, per poi passare al rinnovo di Daniele De Rossi.

Il centrocampista giallorosso ha incontrato Sabatini a Trigoria, per cominciare a mettere le basi per un accordo. I due sono rimasti a colloquio per circa una trentina di minuti, anche se tutto si è fatto meno che entrare nel dettaglio degli anni del rinnovo e dello stipendio. Ma quello che voleva il ds giallorosso era guardare negli occhi De Rossi e capire le sue intenzioni per il futuro, e a quanto pare l'ha ottenuto. «Ho visto un De Rossi con una motivazione feroce». A questo punto, si parlerà nelle prossime settimane e di certo ci sono i presupposti perchè si arrivi alla fumata bianca.

Quattro o cinque anni per un ingaggio allo stesso livello dell'attuale (circa 4 milioni netti). Insieme al rinnovo di De Rossi, Sabatini cercherà di risolvere le questioni legate ai malumori di Borriello, Vucinic e Menez. «Il francese è un giocatore forte che esalta la gente, ma ha già espresso il suo disagio. Terremo tutti i giocatori forti che accettino le nostre condizioni: mantenere certi comportamenti e rispettare le scelte dell'allenatore», ha spiegato il ds della Roma. La situazione più critica, però, è quella dell'attaccante italiano, che ha preferito non rispondere alle parole del ds giallorosso che nella conferenza stampa della sua presentazione, aveva parlato di lui come «un problema».

La Roma riscatterà il giocatore, come da accordi con il Milan di meno di un anno fa, per 10 milioni di euro in tre rate annuali. Il tutto sarà ratificato intorno al 20 giugno e a quel punto il cartellino di Borriello diventerà di proprietà del club giallorosso. Se poi rimarrà a Trigoria, questo alla luce di quanto detto da Sabatini, è tutto da vedere. Non tanto per mancanza di stima nei confronti del calciatore, quanto per una scelta tattica, il 4-3-3 che con Totti centro del progetto e al centro del tridente, ridimensiona il ruolo di Borriello.

Tra gli interrogativi da risolvere nel reparto offensivo, non si può tralasciare Vucinic. I problemi per il montenegrino non sono di natura tattica, ma ambientale, visto che il giocatore ha la convinzione di non essere apprezzato dalla piazza. Se la Roma toccasse con mano l'intenzione di una separazione anticipata, non ci sarebbero problemi per cederlo (la Juve guarda con attenzione). Poi, però, ci sarebbe da risolvere quello di trovare una punta esterna minimo di pari qualità, cosa non semplicissima. In entrata, sono tanti i nomi che il diretto sportivo e Luis Enrique hanno messo sul tavolo a Trigoria, con priorità assoluta su quattro giocatori. Non solo alcuni dei gioielli del Barca B, Montoya (20 anni, erede di Dani Alves) su tutti, anche se piace pure l'attaccante Soriano, ma soprattutto Bojan Krkic (si lavora sul prestito con diritto di riscatto del 20enne attaccante blaugrana), passando per il 19enne del River, Erik Lamela, «farò di tutto per portarlo a Roma» ha ammesso Sabatini, e per il 23 enne del Velez, Ricky Alvarez.

Conferma la trattativa in corso, anche se con le parti molto distanti, l'agente di Gaston Ramirez che porterebbe in giallorosso il centrocampista uruguayano del Bologna. E poi ci sarà da chiudere per un portiere: con Marchetti sempre più vicino alla Lazio, Sirigu e Viviano sembrano alternative valide e di prospettiva. Stekelenburg rappresenta l'identikit ideale per la nuova Roma, ma costa 12 milioni di euro.

ANSA