(di Alessio Nardo) Prima gemma d'autore firmata Erik Manuel Lamela. Una magia, un sussulto di talento che ha acceso i cuori dei 35.000 presenti allo stadio Olimpico.
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Lamela, esordio con gol. L'ultima volta toccò al baby Scardina
(di Alessio Nardo) Prima gemma d’autore firmata Erik Manuel Lamela. Una magia, un sussulto di talento che ha acceso i cuori dei 35.000 presenti allo stadio Olimpico.
La Roma ce l'ha fatta, è tornata al successo dopo il naufragio del derby e in gran parte lo deve al suo 19enne gioiello argentino. Un mix letale per lo scialbo Palermo da trasferta: perfetta scelta di tempo, coordinazione da manuale ed esecuzione al bacio. Sinistro a giro sul secondo palo, imprendibile per il portiere greco Tzorvas. Ha esordito così Lamela, con gol. E piazzare il colpo vincente al primo impatto con la nuova realtà non è da tutti. Dal 2001 ad oggi ce l'hanno fatta in sei, ma "el Coco" resta l'unico del gruppetto ad aver sbloccato il risultato di 0-0.
"L'ultimo caso effettivo, a dir la verità, non riguarda un neoacquisto, bensì un ragazzo del settore giovanile. Filippo Maria Scardina, classe 1992 (proprio come Lamela), non dimenticherà mai la data del 16 dicembre 2009. Ultima giornata della fase a gironi d'Europa League, Roma già qualificata e impegnata in Bulgaria col CSKA Sofia. Ranieri concede spazio a qualche giovane e nel finale Scardina, su assist di Perrotta, realizza il definitivo 3-0. Resta quella l'unica presenza in giallorosso dell'attuale punta del Viareggio.
"Per ritrovare un "volto nuovo" esordire con segnatura, dobbiamo tornare indietro di sei anni. Il 28 agosto 2005 la prima Roma spallettiana sbancò il "Granillo" di Reggio Calabria. Tris firmato Mancini, De Rossi e Shabani Nonda, centravanti congolese sbarcato qualche settimana prima da Montecarlo. Nella stagione 2003-2004 il debutto vincente fu addirittura "duplice". In Roma-Brescia 5-0, secondo turno di campionato, trovarono gloria le due perle della campagna acquisti estiva: Cristian Chivu (su calcio di punizione) e John Alieu Carew (in extremis su rigore). L'ultimo argentino ad esordire con gol, udite udite, fu Gabriel Omar Batistuta, schierato da Capello ad inizio ripresa nel match di Coppa Uefa del 28 settembre 2000 contro il Nova Goriça. Il "Re Leone" ruppe il ghiaccio col 7-0 finale, prima di dar vita alla sontuosa cavalcata che portò la Roma al terzo scudetto.
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