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L’affare Pedro e il calciomercato: a Trigoria c’è Giuffrida, in attesa del ds

L'agente italiano, legato a Fienga da un'amicizia extra-lavorativa, si è avvicinato molto alla Roma negli ultimi mesi è diventato qualcosa di più di un consulente

Valerio Salviani

Il vuoto di potere che Gianluca Petrachi ha lasciato dopo il licenziamento dalla Roma, ha cambiato gli equilibri dentro Trigoria. Il direttore sportivo è il primo tassello che Dan Friedkin dovrà mettere a posto nei suoi primi giorni da proprietario. Fino ad allora, negli uffici del Fulvio Bernardini e di via Tolstoj sul mercato si continua a lavorare con il supporto di consulenti esterni. Baldini è noto, ma il suo lavoro con i giallorossi si è chiuso di fatto con il tentativo (fallito) per trattenere Smalling. Si è detto anche di Raiola, regista della trattativa per Mkhitaryan e in questi giorni al lavoro per trovare una nuova sistemazione a Kluivert. Ma nelle cose di Roma da qualche tempo sta scalando posizioni anche Gabriele Giuffrida. L'agente lavora da anni a stretto contatto con i giallorossi, ma grazie anche all'amicizia con Fienga ora sta ricoprendo un ruolo decisamente più importante.

Giuffrida e l'ad giallorosso come detto hanno un rapporto extra-lavorativo. Qualche vacanza insieme, spesso a cena nella capitale. L'agente era con Fienga nel primo incontro con Fonseca e lo sta assistendo ora nella ricerca del nuovo ds e nel mercato. Pedro, primo acquisto di questa estate (sarà a Roma nei prossimi giorni per la firma e l'ufficialità) ha il suo marchio. Un'operazione portata avanti per mesi, nella quale Giuffrida è stato fondamentale. Anche l'idea Paratici è sua. Agnelli non sembra intenzionato a lasciar andare il suo uomo-mercato, ma la Roma si era fatta avanti sfruttando proprio Giuffrida, che anche con il ds bianconero ha ottimi rapporti. Un modo per continuare la sinergia con i giallorossi anche dopo la nomina del nuovo capo dell'area sportiva.

Sicuramente Giuffrida continuerà ad avere a che fare anche con il prossimo management incaricato da Friedkin. Diego Perotti e Antonio Mirante sono entrambi giocatori della sua scuderia, ed entrambi sono all'ultimo anno di contratto. Per quanto riguarda il portiere, l'idea è continuare con i giallorossi provando magari a strappare nel corso dell'anno un mini-rinnovo di un anno. La situazione dell'argentino è più delicata. Nello spogliatoio è un punto di riferimento (è il più longevo della rosa dopo Dzeko), Fonseca lo apprezza umanamente e tecnicamente. I problemi fisici però non gli permettono quasi mai di essere al cento per cento. Diego vorrebbe restare nella capitale almeno fino a fine contratto. A Roma sta bene, la moglie ha da poco aperto un'attività ed è il posto dove stanno crescendo i figli. Il ritorno al Boca Juniors è un obiettivo che, almeno per Perotti, può aspettare. L'ultima parola spetterà al nuovo ds.