In lontananza il rumore del martello pneumatico sul campo Di Bartolomei, in sottofondo le urla di Di Francesco che forma le coppie, in alcuni casi il trio, di giocatori da schierare sul campo. È ancora vago l’eco del colpo Cristiano Ronaldo. A Trigoria si pensa alla forza del gruppo, all’utopia scudetto (ma non ditelo a Monchi). Così mentre qualche giornalista viene braccato anche per una telefonata privata, si affronta il secondo giorno di ritiro. La stessa afa, la stessa voglia di crescere. Forse troppa quella di Bianda che entra con un tackle formato kamikaze su Gerson. Ha voglia il 18 enne francese, e a quell’età chi lo può biasimare? Appartati i quattro portieri in attesa del principale (Alisson) sono chiamati agli straordinari dal preparatore Savorani che apprezza da subito l’esperienza di Mirante, l’esuberanza di Romagnoli e Cardinali, gli scatti felini del neo acquisto Fuzato. La piscina lì vicino (con il logo della Roma ben impresso sul fondale) è osservata con occhi di invidia. Forse la stessa che risuonerà qualche ora dopo tra le nuove stanze di Trigoria: Cristiano Ronaldo è un giocatore della Juventus. Un motivo in più per stringere i denti.
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La voglia di Bianda prima del boato CR7
Ha voglia il 18 enne francese, e a quell’età chi lo può biasimare?
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